Sole e relax alle Cook

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Il mondo è ricco di posti meravigliosi e uno di questi si trova tra la Nuova Zelanda e le Hawaii: stiamo parlando delle Isole Cook, una destinazioni tra le più belle al mondo dove potersi allontanare dai percorsi turistici più convenzionali.

L’Ikurangi Eco Retreat è una struttura ricettiva competamente ecologica, che ha vinto un riconoscimento per il Turismo Ecosostenibile agli Air NZ Awards, gestita da marito e moglie è il luogo ideale per chi vuole trascorrere il proprio soggiorno immersi nella natura: qui si trova uno studio Tropical Area, 4 Luxury Safari Tents e l’esclusiva Ariki Safari Tent; i servizi igienici sono di compostaggio; i materiali utilizzati sono stati recuperati da fonti sostenibili; i prodotti da bagno sono naturali e biodegradabili così come i prodotti utilizzati per la pulizia. Le acque reflue vengono riutilizzate per irrigare il giardino e sono state utilizzate lampadine a basso consumo energetico mentre, quando possibile, l’illuminazione avviene tramite energia solare e nelle abitazioni non c’è aria condizionata ma ventilatori a pale.
L’Ikurangi Eco Retreat, inoltre, mette a disposizione dei propri ospiti biciclette per andare alla scoperta dei dintorni.

Per 33 anni Pa Teuruaa ha accompagnato gli escursionisti durante i trekking tra gli altipiani di Rarotonga, parliamo di 5000 trekking in 33 anni, in cui ha spiegato le proprietà delle erbe officinali autoctone dell’isola ed ora ha ceduto il posto al nipote Bruce Goldsworthy che continuerà i trekking nello stile unico tramandato da colui che è stato la “rockstar” del turismo delle Isole Cook e pioniere dell’eco-turismo.
Nella zona sud di Rarotonga, a Vaimaangaci, c’è un’insolita attrazione turistica: i resti dell’hotel, conosciuto come “The Mystery Hotel”, che oggi rappresenta un’attrazione turistica insolita: costruito nel 1987, sono stati molti gli investitori che si sono susseguiti con l’idea creare un albergo di lusso e campi da golf ma tutti i tentativi si sono rivelati dei fallimenti e così la gente del posto racconta che tutto fallisce a causa di una meldizione che fu lanciata nel 1911 secondo cui nessuna azienda avrà successo finché la terra non tornerà nelle mani dei legittimi proprietari!

Atro appuntamento da non perdere, al di là delle proprie credenze religiose, non si deve perdere la messa domenicale nella cattedrale di Avarua, recitata in lingua in Maori. È uno spettacolo nello spettacolo, cappellini di ogni foggia e colore indossati dalle donne, abiti di lino bianco, borsette di paglia e foulard, mentre vengono intonati canti sacri e melodie. All’uscita, l’aria scaldata dal sole, profuma di torte e biscotti alla papaya preparati da mamme, zie e nonne per un brunch domenicale formato famiglia.
Un suggerimento per godere ak meglio questo luogo incontaminato? Non dovete perdere un’uscita in notturna in Kite SUP sotto il cielo illuminato dalle stelle.

Atiu, chiamata la “terra degli uccelli”, è l’isola più selvaggia dell’arcipelago delle Isole Cook e proprio per questo motivo anche la più interessante da visitare. E’ la terza isola per dimensioni dell’arcipelago, un tesoro nascosto alle rotte della maggior parte dei viaggiatori ed è circondata da una stretta barriera corallina, al suo interno si trova un’incredibile foresta tropicale le cui piante si sono insinuate all’interno del suolo costituito da barriera corallina fossile, (un fenomeno detto makatea).
La foresta nasconde bellissime grotte calcaree: da visitare il Tiroto Tunnel, vera e propria galleria sotterranea che collega il lago di Atiu al mare, galleria nella quale è possibile camminarci dentro, finché l’acqua lo permette, dato che la parte finale della galleria è sommersa. Non a caso è chiamata la “grotta di fango”. Un’altra grotta imperdibile ha un nome difficile da pronunciare per noi occidentali: Anataketake. All’interno di queste pareti rocciose vive un uccello chiamato Kopeka, capace di “trovare la strada” verso il suo nido anche al buio solo con l’ausilio dell’eco presente all’interno della grotta. Qui è possibile anche fare un bagno rilassante, così come in altre due grotte d’acqua, Nurau e Vai Akaruru.

Giunta la sera è ora di fare un giro sul Going Troppo, il divertente  discobus che fa il giro dei locali notturni di Rarotonga a tappe e che, a fine nottata, riporta in albergo. Un modo alternativo e divertente di passare la serata e conoscere nuovi amici.