Alla ricerca degli oranghi

Ci sono due mondi in Malesia. uno è la penisola dove ci sono i grattacieli di Kuala Lumpur, le costruzioni spettacolari della capitale amministrativa Putrajaya, la cultura e le tradizioni di Malacca; un altro mondo è il Borneo malese.
Diviso a metà tra Indonesia e Malesia, l’isola del Borneo è costituita da una natura rigogliosa, spiagge spettacolari e fondali dichiarati Patrimonio Unesco.
La sola parola Malesia non può non ricordare Sandokan, personaggio creato dalla fertile mente di Emilio Salgari, che tuttavia per alcuni versi ha una base storica abbastanza consistente: secondo alcuni studiosi vi fu un principe di nome Sandokong, il quale avrebbe in comune con il personaggio salariano, la bandiera rossa con la testa di tigre, i luoghi, gli anni e i nemici.
L’ambientazione dei romanzi salgariani è abbastanza reale, ma poiché oggi la Malesia gode di un relativo benessere economico, il viaggiatore può visitare le zone di cui tanto si è letto fruendo di servizi di ottimo livello: i mezzi di trasporto sono efficienti, le strutture alberghiere di buona qualità, pochi i problemi da affrontare.
La natura, cambiata ben poco dal periodo di Sandokan, rimane la protagonista indiscussa di questo itinerario insieme allo straordinario crogiolo di razze e religioni: dalle Batu Caves di Kuala Lumpur, straordinaria espressione religiosa induista, alle Grotte di Gunung Mulu, Patrimonio dell’Unesco; dal Centro di riabilitazione degli oranghi agli ultimi Iban, un tempo tagliatori di teste; dai delfini Irrawaddy alle scimmie nasiche; dalle magnifiche rafflesie, osservabili con un po’ di fortuna, alle piante carnivore del Monte Kinabalu, anch’esso Patrimonio dell’Unesco, questo viaggio porterà i viaggiatori a scoprire un mondo nuovo e sorprendente.
Interessante anche la sosta al piccolo Sultanato del Brunei, completamente circondato dal territorio malese, i cui abitanti godono del primato di avere il più alto reddito pro capite al mondo.
Un viaggio per chi ha un po’ di spirito di adattamento, un viaggio di scoperta, intenso e ricco di attrattive naturalistiche nel cuore, come detto, della foresta pluviale equatoriale, con la visita di due siti Unesco: il Parco Nazionale di Gunung Mulu, con il suo sistema di grotte di proporzioni colossali, ed il Parco Nazionale del Monte Kinabalu dove, alle falde della superba montagna, cresce una flora straordinaria.