Seguendo Cristoforo Colombo

E’ stato Cristoforo Colombo, nel 1502 nel corso del suo quarto viaggio, a scoprire il Costa Rica, territorio che il navigatore genovese battezzò Castilla del Oro, ma la prima penetrazione nell’interno ebbe luogo soltanto sessant’anni dopo, quando J. Vásquez de Coronado conquistò il Paese e fondò la città di Cartago, capoluogo della Costa Rica fino al 1823, mentre già nel 1519-20 G. de Espinosa e J. Ponce de León avevano esplorato la costa del Pacifico.
Oggi il Costa Rica, con tutta probabilità, è quasi rimasto come allora, come 500 anni fa:  ha la più alta percentuale di territorio posto sotto tutela ambientale; dodici zone climatiche per accontentare tutte le esigenze ed i gusti in fatto di clima; l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico, i Caraibi in particolare; montagne maestose e vulcani imponenti; foreste rigogliose e città storiche.
Si tratta di un Paese che è il sogno di ogni amante della natura, con lunghi tratti di spiagge deserte, valli incontaminate, laghi e fiumi, tramonti affascinanti e un cielo notturno costellato di stelle.

Nei parchi e nelle riserve del Costa Rica vivono almeno 500.000 specie distinte, ossia circa il 4,5% di quello che si suppone sia il numero totale di specie viventi.
E’ un’oasi di pace, di sviluppo, di democrazia e di ricchezza tropicale; un Paese sapiente nella tutela della biodiversità nello sviluppo dell’innovazione tecnologica e nell’arricchimento del capitale umano.
Con il suo ritmo più lento della vita, il clima caldo e accogliente, i cibi freschi e sani, la reputazione di Paese tra i “più verdi e più puliti” del mondo, non c’è da meravigliarsi se i costaricensi sono considerati tra le “persone più felici del pianeta.”
Tra l’altro, anche l’assistenza sanitaria è di alta qualità e a prezzi accessibili. Gli Enti statali tutori di questo servizio sono la Cassa Costaricense della Sicurezza Sociale e il Ministero della Sanità, che offrono un’elevata qualità di vita ai cittadini con una notevole rete di ospedali, cliniche e sedi sanitarie, sia pubbliche che private. Sia gli ospedali pubblici che quelli privati hanno guadagnato un’eccellente reputazione per qualità e livello di servizio. I più grandi ospedali sono concentrati nelle principali città, a San José e a San Isidro del General, mentre un nuovo centro ospedaliero nella zona sud, vicino a Uvita, sta rapidamente diventando un riferimento sia per il turismo medico che per i residenti .
I residenti permanenti e anche i turisti possono fare domanda per l’assicurazione medica volontaria attraverso società di assicurazioni del governo, come l’Istituto Nacional de Seguro (INS), e sono molti gli stranieri e i pensionati che scelgono questa soluzione.

La sua situazione politica è altamente stabile: è un Paese pacifico che ha costruito sulla base di questo precetto la sua crescita sociale: vanta il diritto di essere considerato una delle più antiche democrazie consolidate dell’America Latina. Nel 1949 l’allora presidente José Figueres Ferrer ha abolito l’esercito, reindirizzando il finanziamento militare verso le forze di polizia, l’educazione, la tutela dell’ambiente e la cultura. Quarant’anni dopo, nel 1989 è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace ad un ex presidente, Oscar Arias Sánchez.
Tante quindi le ragioni per un viaggio in questo straordinario Paese e il periodo migliore per visitarlo, va da ottobre ad aprile, ma qualunque altro mese dell’anno va benissimo.
La formula di viaggio consigliata è fly & drive: si arriva a San José, la capitale, e si noleggia l’auto guidando sulle bellissime strade constarincesi, per un tour indimenticabile.
Come detto, il Paese è celebre per la sua biodiversità e la zona di Sarapiquí è la più verdeggiante: habitat naturale del macaco e luogo di coltivazioni di caffè – dicono sia il più buono del mondo – di banane e di altri frutti, grazie ai terreni fertili bagnati dal Rio Sarapiquí.
Per chi volesse praticare ecotourismo, fare birdwatching o trekking nella foresta, questa è sicuramente la zona migliore: si possono incontrare scimmie, tucani, pappagalli e la fauna più varia.

I venti caldi dei Caraibi soffiano inoltre sui pendii della Cordillera de Tilaran e si condensano in nuvole, creando un altro straordinario spettacolo, assolutamente da non perdere: la foresta “nebulare”, oltre 10mila ettari di terreno, tra i 600 e 1800 metri sul livello del mare.
Proseguendo la nostra “visita”, scopriamo che in un’altra zona del Paese Centro Americano, Monteverde, il 90% del territorio è costituito da foresta vergine. Le fitte nebbie che dominano tutta la riserva creano un ambiente suggestivo, davvero unico. Qui negli Anni ’70 si trasferì a vivere una comunità di Quaccheri pacifici perché il Costa Rica fu, come abbiamo già detto, il primo Paese al mondo ad abolire l’esercito. Monteverde è famosa per i suoi ponti di corda sospesi nella foresta e per le andrenaliniche attività come il canopy, lo sky tram, lo sky walk o il bungee jumping.

E poi incontriamo un’altra straordinaria attrazione, l’Arenal, un vulcano ancora attivo, inconfondibile grazie alla sua perfetta forma conica e nella sua ombra troviamo alberghi d’incanto con panorami mozzafiato.
Sono milioni i turisti che ogni anno lo visitano e gli amanti delle camminate saranno felici di percorrere i sentieri fino in cime, a più di 1.600 metri. Le pendici del vulcano ospitano delle terme di acqua calda dove vale la pena immergersi per un bagno benefico e rigenerante. Moltre delle piscine termali naturali sono state inglobate nei resort della zona.
E poi il mare, ad iniziare da Tamarindo, la Saint-Tropez del Costa Rica, nota località della provincia di Guanacaste, secondo Lonely Planet, è una delle più belle spiagge del Paese dove è possibile trovare la movida, negozi trendy, locali e ristoranti.
Ma Tamarindo, affacciata sul Pacifico, oltre ad essere la spiaggia più famosa del Sud America, è anche famosa per chi è alla ricerca dell’onda perfetta, di un vero e proprio paradiso del surf. Ricordiamo anche che il prossimo 6 settembre, sempre a Tamarindo, si svolge l’annuale Maratona che richiama atleti da tutto il mondo.
Tuttavia, se chiedete ai surfisti qual è lo spot migliore dove cavalcare le onde vi risponderanno anche: “Avellanas”, a una ventina di chilometri dallo stesso Tamarindo.
Nella vicina Playa Grande si possono invece osservare le tartarughe che depongono le uova.

Continuando la nostra carrellata sul Paese e percorrendo una strada costiera accessibile solo a cavallo o a bordo di un quad, si raggiunge Playa Carrillo, per gustare tutto un altro panorama, dove sembra di essere soli al mondo: un’ampia striscia di sabbia costeggiata da una fitta vegetazione e da rocce calcaree che rendono questo luogo davvero paradisiaco.
Tra i parchi, Parco Nazionale Manuel Antonio, è il più piccolo del Costa Rica, ma è il più ricco di flora e di fauna, motivo per cui è il più visitato del Paese ed è sempre super affollato: secondo Forbes è tra i 12 parchi più belli del mondo. Se volete essere sicuri di avvistare un bradipo – qui c’è anche un centro per la cura dei baby bradipi abbandonati – o una rana pigmea, è qui che li troverete.
Dopo una passeggiata tra i sentieri del parco avvistando questi ed altri animali, ci si può poi gettare nelle acque tiepide delle bellissime spiagge che si trovano all’interno del parco stesso.
E ora torniamo alle spiagge.
Ecco allora Bahía de los Piratas, la spiaggia più segreta del Costa Rica: due chilometri di sabbia rosa incorniciati da una parte da rocce e dall’altra da isole, un tempo nascondigli segreti dei pirati. Qui ci sono solo pochi hotel nascosti nella foresta tropicale destinati ai turisti.
Una baia lunga 7 km ombreggiata da palme e paradiso dello snorkeling, è Playas Samará, frequentata dagli artisti che arrivano dal vicino villaggio di pescatori a esporre i loro manufatti ed è molto amata dai cosiddetti figli dei fiori. È una delle spiagge più tranquille del Costa Rica e meta prediletta dalle famiglie locali: le acque particolarmente tranquille la rendono infatti adatta alle famiglie con bambini.
Sulla punta estrema della penisola di Nicoya, si trovano Santa Teresa – Playa Carmen – Malpaís:  queste piccole spiagge sono accessibili solo percorrendo una stradina polverosa. Sono frequentate da chi pratica surf per via delle forti correnti, ma anche da famiglie hippie e da musicisti di strada. Si può fare la spesa al mercato dei contadini che viene allestito ogni giorno.
A Nord delle spiagge di Nosara, ecco Playa San Juanillo, la baia che si trova davanti al piccolo villaggio di pescatori di Juanillo: sabbia bianca, palme e una fantastica barriera corallina sono ciò che il turista trova qui.
Vicino al confine con il Nicaragua, si trova invece Playa Rajada, famosa per lo spettacolare tramonto che si può osservare. Non offre molte facility, in compenso ha una sabbia bianca e soffice, rocce dalla strana conformazione e una vivace vita marina.
Altro luogo da non perdere nel corso del tour, è Nosara: si trova sulla pensiola di Nicoya e comprende quattro spiagge: Playa Guiones, Ostional, Nosara e Pelada. Paradiso del surf, estremamente selvagge, ma anche luoghi tranquilli dove fare snorkeling.
E anche qui è possibile ammirare le migliaia di tartarughe marine che vengono a rilassarsi e a nidificare sulla sabbia calda.
E ancora, Playa Cuevas (Secret Beach): raggiungerla non è semplice. La strada è faticosa e tutt’intorno non c’è assolutamente nulla. Ma una volta giunti, si trova il paradiso. Pareti rocciose, caverne e tanti angoli nascosti dove stare tranquilli. Anche qui i tramonti sono spettacolari.