Kanchanaburi, sul fiume Kwai

Ricordate il film “Il ponte sul fiume Kwai”, con Alec Guinness e William Holden? come sapete, si svolge in Thailandia, durante la seconda guerra mondiale e il palcoscenico è il fiume Kwai, a Kanchamaburi, quella che vi raccontiamo oggi.
La città di Kanchanaburi si trova 130 chilometri a ovest di Bangkok, a solo due ore di auto: è il terzo capoluogo di provincia più esteso della Thailandia e copre quasi 20,000 km2: i estende fino all’estremo ovest e fa da confine con il Myanmar e si trova alla convergenza dei fiumi Khwae Noi e Khwae Yai, che proprio alla confluenza formano il fiume Mae Klong.
E’ una città che gode di una nuova luce grazie alla strategia di promozione che fonde attività sportive, attrazioni naturali e storiche per giovani e famiglie.
Ma in cima alla classifica della popolarità troviamo il ponte e il museo della guerra che testimoniano la costruzione – durante la Seconda Guerra Mondiale – dell’infame “Ferrovia della Morte”.
In questo contesto, fra i luoghi di maggior interesse indispensabile una visita al Museo della guerra “JEATH”. La sigla si riferisce alle sei nazioni coinvolte nella costruzione della Ferrovia: Giappone, Inghilterra, America, Australia, Thailandia e Olanda. Il museo si trova vicino al tempio Wat Chaichumphon e mostra una fotografia vivida delle terribili condizioni nelle quali vivevano i prigionieri Alleati durante la guerra.
Altrettanto interessante anche il Museo della Seconda Guerra Mondiale & Cimitero della Guerra di Kanchanaburi. Questo museo contiene molti cimeli. Probabilmente ancora più toccanti del ponte e dei musei sono le tombe di pietra del cimitero: gli epitaffi danno informazioni dettagliate sui soldati mostrando che gran parte di loro era giovanissimo.
La storia di Kanchanaburi è quindi, come detto, molto legata agli eventi della Seconda Guerra Mondiale, ricordiamo tra l’altro che si tratta del luogo dove, nel 1942 i giapponesi costruirono il celebre ponte sul fiume Kwai, divenuto famoso grazie al romanzo che ne ha raccontato la storia e al successivo film.
Ma oltre alla sua storia bellica c’è molto di più da vedere e fare in questa pittoresca provincia.
Con tempo a disposizione si può scoprire, ad esempio, che qui ci sono le cascate più impressionanti di Thailandia, alberi centenari e una miriade di templi.
Una delle attrazioni naturali più belle di Kanchanaburi è sicuramente la cascata del parco di  Erawan che affascina ogni anno migliaia di turisti thailandesi e stranieri.
La Thailandia ha più di 110 parchi nazionali e uno dei più visitati è proprio il parco di Erawan: si trova 65 chilometri a nord-ovest di Kanchanaburi, quindi a circa un’ora di auto ed è talmente incantevole che va necessariamente inserito come tappa di viaggio in Thailandia.
I motivi sono molteplici, primo fra tutti, oltre alla bellezza naturalistica straordinaria, la vicinanza a Bangkok: il Parco si trova a poco meno di tre ore di strada dalla Capitale. Il luogo regalerà ricordi unici e momenti di grande pace.
Nulla può essere paragonato, ad esempio, all’emozione di fare il bagno nell’acqua fresca ed azzurra di cascate sparse in mezzo alla giungla tropicale, cascate non sono solo belle da vedere, ma decisamente “provate”.
Una cascata che compie ben 7 salti nel suo percorso, creando altrettante magnifiche cascate. I primi 3 salti sono facilmente raggiungibili, mentre per i successivi il sentiero si fa più ripido e impegnativo. Per una visita ideale è indispensabile salire fino al settimo salto, il livello più alto, che si dice assomigli alle tre teste dell’elefante “Erawan” guidato da Indra nella mitologia indù, salto che si raggiunge dopo circa un’ora di camminata lungo la quale si potrà godere anche di splendide panoramiche sulla foresta.
I livelli più belli per un tuffo sono sicuramente i 3 e 4, il primo con una grossa cascata e un ampio lago azzurro, mentre al secondo il fiume crea degli scivoli naturali divertentissimi.
E’ anche possibile mangiare in riva al laghetto scelto e all’interno del parco esiste un piccolo mercato coperto che offre cibo pronto e un centro visitatori con un piccolo museo sulla flora e la fauna dell’area.
Chi lo volesse, può anche pernottare nella foresta, dormendo in bungalow o piantare la tenda nelle aree apposite dopo aver chiesto il permesso al centro visitatori. A 10 chilometri dalla sede principale del parco si trova Tham Phrathat, una grande grotta adornata con meravigliose stalattiti.
Altro luogo da non perdere, è Tham Kra Sae, na piccola grotta incastonata tra le alte scogliere vicino al sito di un ex campo di prigionia lungo la famigerata ferrovia della morte Thai-Birmania.
I visitatori che arrivano in auto possono camminare lungo le traversine e arrivare alla statua del Buddha custodita nella grotta.
E ancora, da non perdere, l’enorme albero della pioggia parte della famiglia delle Fabaceae originarie dell’America Latina: si trova a Ko Samrong, nel distretto di Mueang.  Il diametro del suo tronco misura 7,8 metri e necessita di 10 persone per circondarlo e si dice che abbia più di 100 anni. Il raggio medio della sua corona è 25,87 metri, il diametro della sua ombra è di circa 51,75 metri mentre l’altezza della sua canopia è di 20 metri e l’ombra della grande corona si estende su una superficie totale di circa 2.416 mq. Il gigantesco albero e’ cresciuto sulla strada per Amphoe Dan Makham Tia.
Quella all’albero gigante è, come detto, una visita che dovrebbe essere inclusa in ogni tour di Kanchanaburi: non è previsto alcun biglietto d’ingresso e il sito è aperto tutti i giorni dalle 6 del mattino alle 18.
Pakprak Walking Street è una delle strade più antiche di Kanchanaburi e riflette lo stile di vita locale con esempi di architettura legati all’epoca della Seconda Guerra Mondiale. Oggi, Pakprak Walking Street è un punto di interesse turistico grazie alle numerose bancarelle che servono cibo tradizionale e moderno, oltre a negozi che vendono artigianato locale e manufatti storici. Aperta tutte le domeniche dalle 16 alle 22.
Ogni anno, verso la fine di novembre e all’inizio di dicembre, Kanchanaburi prende vita nuova durante il famoso River Kwai Bridge Festival
Il fulcro del festival è, naturalmente, il ponte sul fiume Kwai costruito dai prigionieri di guerra alleati e operai di leva asiatici sotto l’egida dell’esercito imperiale giapponese nei primi anni ’40.Ogni anno per circa una settimana, i locali di Kanchanaburi si uniscono ai viaggiatori per onorare e celebrare la vita di oltre 100.000 persone morte durante la costruzione della ferrovia.
Il clou è uno spettacolare spettacolo notturno di luci e suoni con un campo di prigionia di replica sulla sponda opposta del fiume insieme a proiettori, fuochi d’artificio e un treno vecchio stile che attraversa il ponte in un tripudio di colori.
E chiudiamo la nostra breve carrellata alla città e alla provincia di Kanchanaburi – anche se sono ancora moltossime le cose da vedere – con il villaggio degli elefanti di Sai Yok, situato a Mu 3 Ban Lum Phueng: chi lo volesse può trascorrere 30 minuti di trekking in mezzo alla natura cavalcando gli elefanti oppure fare rafting: il sito è  aperto dalle 8 alle 16. Per arrivarci, da Kanchanaburi, distante 45 chilometri, basta seguire la Sai Yok-Thong Pha Phum per circa 30 minuti.
Tra gli avvenimenti in programma nella zona, ricordiamo la River Kwai International Run 2018, che si terrà il 9 settembre.
Per la Thailandia è un evento sportivo leggendario sulla distanza. Europei e americani partecipano in gran numero attratti anche dalle meraviglie della natura. La prima mezza maratona River Kwai si è tenuta nel 1982 con circa 400 partecipanti tra corridori stranieri e thailandesi. Quest’anno la manifestazione festeggia il 37° anniversario e prevede un numero limite di partecipanti di 4.000 persone.
Altro evento di grande interesse, previsto per il prossimo anno, probabilmente a maggio, il River Kwai International Trophy, che ha celebrato la sua dodicesima edizione nel 2017, una manifestazione che affascina i partecipanti che amano le esperienze avventurose.
Oltre 200 squadre (maschili, femminili e miste), provenienti da tutto il mondo prendono parte alla gara, la più grande e popolare nel suo genere nel sud-est asiatico, che consiste in un percorso di corsa della durata variabile da tre a otto ore, mountain bike, kayak, nuoto sul fiume (con ostacoli a sorpresa) lungo impegnativi sentieri panoramici che attraversano le montagne, i terreni agricoli, le giungle e la storica valle Kwai.
Info:
www.turismothailandese.it