L’Eden ritrovato

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E’ un palpito del cuore l’atterraggio in Nuova Caledonia, sperduto territorio d’oltremare, orgoglio francese del Pacifico, territorio che comprende una dozzina di isole.
Conosciuta per le spiagge costeggiate da palme, la Nuova Caledonia possiede una laguna ricca di vita sottomarina che, con i suoi 24.000 km quadrati, è tra le più grandi al mondo. Un’enorme barriera corallina circonda l’isola principale, Grand Terre, meta preferita degli appassionati di sub.
Dieci ore di fuso e si arriva in un altro mondo, si è distanti da tutto e da tutti – l’Australia è a 1.500 km –   ma poco importa davvero perché sembra di essere nell’Eden.
Una vacanza qui, probabilmente non ha eguali.
Si è rapiti all’istante dall’azzurro del mare e qualunque sia l’isola dove si va – quella dei Pini è la più celebre – le spiagge candide, considerate tra le più belle del pianeta –  saranno il luogo per eccellenza per un dolce far niente.

In Nuova Caledonia la laguna più grande del mondo, Patrimonio Unesco, lunga 1800 km, e la sua barriera corallina, seconda soltanto a quella australiana, sono due delle attrazioni con la A maiuscola.
Mille specie di pesci e piante creano una biodiversità endemica senza eguali e si lasceranno guardare senza alcun timore a cominciare dalle quattro specie di tartarughe, i pesci pagliaccio, una delle più numerose popolazioni di dugonghi al mondo.
Ma la Nuova Caledonia non vuole essere ricordata soltanto per il mare.
La “Grande Terre”, l’isola principale, lunga 500 km,  è attraversata da una catena montuosa: in sella ad una bici, noleggiando un’auto, a cavallo o a piedi si potranno esplorare i suoi territori, quelli dell’entroterra, quelli aridi degni del Far West o i boschi lussureggianti tra migliaia di piante che crescono solo qui.
Poco più ad ovest dell’isola principale, trovano posto le Isole della Lealtà (Ouvea, Maré, Lifou e Tiga), un arcipelago di atolli piuttosto grandi, la maggior parte dei quali “rialzati” decine di metri rispetto alla superficie del mare.
Più a sud si trova invece Ile Des Pins (Isola dei Pini), un’isola di roccia calcarea larga una ventina di chilometri.

Attorno alle isole maggiori, nei bracci di mare che separano quest’ultime, trovano posto decine di piccoli atolli disabitati e barriere coralline appena affioranti dalla superficie del mare, che creano un ambiente ricco di vita con una grande biodiversità.
Un viaggio in Nuova Caledonia è quindi particolarmente consigliato a chi ama il bel mare con ampie spiagge e lagune cristalline, a chi desidera ammirare paesaggi che vanno ben fuori dall’ordinario ed a chi è interessato ad osservare le specie endemiche che comprendono particolari uccelli, alberi, coralli e pesci
L’ “Amborella Trichopoda”, una specie “primitiva”, considerata il fiore  con il più antico DNA del mondo ne è un esempio o  ancora  il Niaoulì, l’albero tipico della Nuova Caledonia da cui si ricava un prezioso olio essenziale impiegato in preparati naturali.

E sempre parlando della natura e della sua bellezza come non citare il Cuore di Voh : una distesa di mongrovie che in modo spontaneo, ha creato un vero e proprio cuore, il simbolo della Nuova Caledonia nonchè dell’amore. Ammirarlo dall’alto, a bordo di un ultraleggero o recandosi sulla cima del massicco del Katepai,  è un’esperienza piena di emozione : Il cuore verde è proprio lì davanti circondato dal rosso della terra arida della Provincia del Nord e dall’azzurro della laguna.
E se nel proprio viaggio la cultura è un aspetto a cui non si vuole rinunciare, una tappa da non perdere è il Centro Culturale Tjibaou, disegnato dall’archistar Renzo Piano, a Noumea e la visita ad uno dei villaggi kanak, la popolazione locale della Nuova Caledonia che arrivò qui ben 30.000 anni fa.
Complessivamente, il territorio della Nuova Caledonia è piuttosto vasto, con numerose attrazioni turistiche sparse su grandi distanze e non sempre a portata di mano. Riuscire a vedere tutto in un singolo viaggio può essere abbastanza difficile e, a meno di non avere settimane a disposizione, conviene concentrarsi prima sui luoghi che interessano maggiormente, tornando successivamente per vedere il resto.

Per la presenza dell’unico aeroporto internazionale, tutti i viaggi in Nuova Caledonia iniziano e finiscono sulla Grande Terre, ma considerare l’isola principale del Paese solo uno scalo per raggiungere la propria destinazione, è decisamente riduttivo, in quanto il luogo offre moltissime attrazioni prettamente paesaggistiche e naturalistiche, che sapranno affascinare i viaggiatori più attenti e curiosi.
La Grande Terre può essere tranquillamente visitata con un’auto a noleggio, pernottando di tappa in tappa nei piccoli villaggi che si trovano lungo il percorso..
La capitale amministrativa della Nuova Caledonia, Noumea, è una tranquilla cittadina di centomila abitanti, con un bel litorale, un fantastico acquario ed alcuni interessanti musei. E’ sede di numerosi ristoranti in stile francese e di negozi di lusso che vendono moda parigina.
Una serie di piccole isole e barriere coralline da esplorare con maschera, pinne e boccaglio, sono raggiungibili dalla città in pochi minuti di barca.
Conosciute come Iles Loyautè in francese, Loyality Islands in inglese ed Isole della Lealtà in italiano, questo arcipelago si trova ad est dell’isola principale e comprende le isole di Ouvea, Maré, Lifou e Tiga, oltre ad una serie di piccoli atolli e barriere coralline, a volte senza un nome, che sorgono nei bracci di mare tra le isole stesse.

Ouvea, in particolare, consiste nel classico atollo del Pacifico che rispecchia l’immaginario collettivo, ovvero una lunghissima striscia di terra contornata da una laguna cristallina tra le più belle del mondo (patrimonio UNESCO) e da una spiaggia lunga decine di chilometri, con sabbia bianca fine come borotalco, che può essere percorsa ininterrottamente a piedi nudi.
Maré e Lifou sono invece atolli “rialzati”, così chiamati in quanto la spinta tettonica li ha sollevati decine di metri rispetto alla superficie del mare, creando un intrigante mix unico al mondo tra candide spiagge bianche, scogliere di corallo fossile e foreste di Araucaria che arrivano a lambire lagune dall’intenso colore turchese.
Isola dei Pini. Ile Des Pins, si trova a pochi minuti di volo da Noumea, a sud della Grande Terre, ed è così chiamata per i boschi di Araucaria columnaris (simili per portamento ai comuni pini), che ospitano alberi secolari alti oltre 40 metri.

Il paesaggio diventa particolarmente inusuale per un ambiente tropicale, in quanto queste conifere arrivano fino alle spiagge ed alle lagune cristalline attorno l’isola, creando un’atmosfera surreale e primordiale che sembra un misto tra Alpi e tropici.
L’Isola dei Pini è il luogo più famoso della Nuova Caledonia ed anche quello più sfruttato a livello turistico.
La Nuova Caledonia è dotata di uno status speciale, differente da quello delle altre proprietà extraterritoriali francesi. Viene amministrata da un Alto Commissario. A livello territoriale, il Governo viene esercitato da un Congresso formato dai componenti delle assemblee provinciali, per un totale di 54 membri.
Le tre assemblee provinciali vengono elette a suffragio universale ogni 5 anni. Nel Parlamento francese la Nuova Caledonia viene rappresentata da un senatore e due deputati.
Lo scorso novembre gli abitanti hanno detto ‘no’ al referendum sull’indipendenza: il 56,4% ha votato per restare parte della Francia, contro il 43,6% che ha espresso la volontà di diventare indipendenti. Interessante il dato sull’affluenza, con l’81% degli abitanti che si è recato ai seggi.
Info:
www.nuovacaledonia.travel