“Tasting” a Porta Vescovo

Con giornate più lunghe, ormai in vista della primavera, prosegue senza sosta la stagione sciistica di Porta Vescovo Dolomiti Resort, (sopra Arabba), sponda veneta del comprensorio Dolomiti Superski.
E, anche in questo scorcio di stagione, non viene meno lo spirito del claim Scia bene, Mangia meglio”, con ulteriori iniziative a tema. A cominciare da “Tasting Veneto”, in programma sino al cinque aprile: cinque appuntamenti enogastronomici in un articolato percorso gustativo, alla scoperta del meglio della territorialità e dell’eccellenza regionale.
Le degustazioni, che si svolgono ai 2.500 metri del rifugio Luigi Gorza, si sono aperte il 12 febbraio con ospite la Cantina Bortolomiol, prestigiosa azienda produttrice del Prosecco Superiore di Valdobbiadene. Si è proseguito il 15 febbraio, con i vini della “viticoltura ragionata” della Società Agricola Bosco del Merlo, mentre il 1° marzo sarà la volta delle pluripremiate eccellenze delle colline di Custoza dell’Azienda agricola Monte del Frà.
Appuntamento speciale in programma poi il 24 marzo, legato alla manifestazione “Ski & Wine”, organizzata da Arabba-Marmolada, che proporrà un tour sciistico, da rifugio a rifugio, dove ogni sosta sarà caratterizzata da degustazioni di vini accompagnate da stuzzichini.: l’ultima data è in programma il 5 aprile, con i luppoli della “birra del territorio” proposti dalla Fabbrica di Pedavena.
Tutte le degustazioni di “Tasting Veneto” saranno abbinate a un piatto di salumi e formaggi, ovviamente del terroir regionale, proposti dallo chef del rifugio Gorza, Ivan Matarese. E dalle 11 alle 15,30, musica con dj-set.
Il costo di ogni degustazione è di 20 euro per due calici di vino e un piatto/tagliere.
Info:
Tel. 342/0994979.
L’8 marzo è in programma la Festa della Donna, in entrambi i rifugi di Porta Vescovo, Luigi Gorza e Cesa da Fuoch, (alla stazione intermedia della telecabina): animazione dj per tutta la giornata e “Cocktail mimosa” in omaggio a tutte le ospiti. In serata, durante il Pizza party al rifugio Gorza, effetto-sorpresa con una pizza speciale dedicata alle donne e dj-set fino alle 22.30.

A partire da questo mese, le giornate più lunghe invitano a divertirsi su tutte le piste del comprensorio, in una stagione che proseguirà fino al 7 aprile, (con orario prolungato alle 16.30) grazie anche alle ultime, abbondanti nevicate che hanno reso le discese ancor più godibili.
Senza dimenticare la fortunata esposizione del comprensorio, che permette di avere tracciati in perfette condizioni fino a primavera inoltrata, mentre il sole riscalda già le terrazze del rifugio Luigi Gorza e della Cesa da Fuoch, dove è possibile, tra una discesa e l’altra, godersi l’après ski en plein air.
Le piste che compongono il “mondo” di Porta Vescovo Dolomiti Resort sono comprese tra i 1.602 metri del paese di Arabba e i 2.538 metri di Forcella Europa: tra queste spicca, in particolare, la “Fodoma”, una tra le piste più belle d’Italia, (come recentemente sottolineato anche da Ansa.it), sia per le difficoltà tecniche – dislivello di 800 metri in 3 km, con impegnativi dossi e muri vertiginosi – sia per il fantastico contesto paesaggistico in cui si sviluppa.
Ma la Fodoma è solo una delle dodici emozionanti discese a disposizione di sciatori e snowboarder, (per un totale di 22 chilometri, di cui la quasi totalità a innevamento programmato), cui si aggiungono 8 moderni impianti di risalita.
Da Arabba parte sia la telecabina “Europa”, la cui stazione intermedia è il punto di transito per la Marmolada, sia il moderno Funifor che arriva a Porta Vescovo, a 2.478 metri di quota: un paradiso per gli sciatori, oltre che un autentico posto in prima fila – comodamente accessibile anche da chi non scia – per godersi lo spettacolo unico del ghiacciaio della Marmolada.
Inoltre Porta Vescovo può vantare una posizione strategica nel contesto del domaine skiable di Dolomiti Superski, inserita tra i più noti itinerari sciistici delle Alpi: il Sella Ronda, (il famoso “Giro dei quattro passi”) e lo Skitour della Grande Guerra, che ripercorre il fronte dolomitico lungo il quale si scontrarono – tra il 1915 e il 1917 – i Kaiserjäger austriaci e tedeschi da una parte e gli Alpini italiani dall’altra.