A Vercelli la processione delle “macchine”

Ogni anno a Vercelli, il Venerdì Santo, passano per le vie della città dei gruppi scultorei portati a spalla: è la magia della Processione della Macchina, che non è un mezzo a quattro ruote ma una statua di legno a grandezza naturale che viene portata in processione per le vie della città – illuminata solo dalla fiaccole – dai componenti delle antiche confraternite eusebiane con i loro costumi tipici.
Le prime notizie sulla processione risalgono al 1759 quando, per volontà dell’allora arcivescovo Broglia, si decise di celebrare in maniera solenne la Passione di Cristo.
Per i primi decenni, la Processione si svolgeva il Giovedì Santo ma, dal 1833 fu unita alle orazioni della Confraternita del Santissimo Crocifisso (che non esiste più), il Venerdì della Passione. E da, allora, è rimasta un punto fermo.
La Processione delle Macchine è legata alla storia delle Confraternite (nei secoli passati numerosissime a Vercelli): ognuna aveva una propria “macchina”, (ovvero un gruppo statuario in legno policromo a grandezza naturale) a rappresentare il cammino verso il Calvario e la morte di Cristo.
Alle 20.30 partenza dalla Basilica di S. Andrea della processione che conduce le “macchine”, come detto i gruppi scultorei in legno colorato rappresentanti i vari episodi della Passione di Cristo, da quello dell’orto degli Olivi fino alla Crocifissione, attraverso il centro storico e alla luce dei ceri e fiaccole: durante la Processione, che si chiuderà con il rientro in Duomo, la Cattedrale di Sant’Eusebio. avranno luogo  proiezioni di immagini sacre in Piazza Cavour.
Info:
www.atlvalsesiavercelli.it