Re-M Mantegna

Andrea Mantegna: "Resurrezione di Cristo"

Andrea Mantegna: “Resurrezione di Cristo”

Andrea Mantegna, dopo essere stato testimone del nostro patrimonio e avere idealmente unito Bergamo con due capitali internazionali come Londra e Berlino, torna nelle sale di Accademia Carrara. Per celebrare questo ritorno e, una volta di più, la sua straordinaria attribuzione, il museo invita a una mostra coinvolgente: un’occasione per rileggere la collezione, frutto della generosità di tanti donatori e un percorso di sorpresa, esperienza e innovazione. Accademia Carrara dalla riapertura del 2015 a oggi, ci ha insegnato molto e ora, con RE-M Mantegna, grazie ai linguaggi della contemporaneità, attraverso il sapere divulgativo dell’innovazione, ci auguriamo possa raccontare, coinvolgendo, sempre più persone” afferma Giorgio Gori presidente Fondazione Accademia Carrara e Sindaco di Bergamo.
Dopo la stupefacente riattribuzione del dipinto della Resurrezione di Cristo ad Andrea Mantegna, avvenuto nel maggio del 2018, ed un tour internazionale, l’opera è di nuovo nelle sale dell’Accademi Carrara, meravigliosa pinacoteca bergamasca, e protagonista della mostra RE-M MANTEGNA, aperta al pubblico fino alla fine di luglio 2019.
Il Mantegna torna a casa e Bergamo lo accoglie con una mostra che saprà rendere onore alla bellezza di tutti i suoi dettagli, raccontandone la storia e le intricate vicende critiche. L’esposizione si allarga anche al contesto in cui Mantegna si formò e diventa occasione per riscoprire e ammirare ancora una volta le collezioni della Carrara. Il museo conferma così la volontà di partire sempre dal patrimonio, il nostro tesoro più grande, che deve sempre essere oggetto di studio, ricerca e valorizzazione, metodo che ha portato, proprio in Carrara, a un risultato davvero straordinario.” sono le parole di Nadia Ghisalberti, assessore alla cultura del Comune di Bergamo.

Andrea Mantegna Resurrezione di Cristo retro

Andrea Mantegna Resurrezione di Cristo retro

RE-M MANTEGNA rappresenta un viaggio lungo più di 500 anni, dal 1492 a oggi, dalla meraviglia della pittura antica all’innovazione della multimedialità. Un viaggio tra passato, presente e futuro: un’esperienza multimediale e, insieme, un percorso espositivo nelle sale che, grazie a un allestimento ad hoc, offre al pubblico una passeggiata storica e artistica che culmina con l’opera di Andrea Mantegna creduta per secoli una copia. Un avvio sorprendente con un allestimento multimediale, MANTEGNA EXPERIENCE, all’interno dei nuovi spazi della Barchessa, aperti in occasione di questo appuntamento, grazie alla tecnologia Epson e alla ricerca multimediale di Museyoum. Un’esperienza affascinante, la tecnologia a servizio dell’arte e dell’emozione. La Resurrezione di Mantegna, la sua storia, la scoperta, l’eco internazionale, il tour all’estero, in una narrazione evoluta e tecnologicamente avanzata.
La mostra prosegue poi all’interno delle sale del museo con un nuovo disegno espositivo che evidenzia alcuni capolavori, conducendo il visitatore attraverso un itinerario nei secoli della pittura, tra i segreti dei grandi maestri, come Jacopo e Giovanni Bellini, approfondendo aspetti di storia e di arte intorno a Mantegna.
RE-M MANTEGNA analizza inoltre alcuni aspetti, anche grazie a numerosi materiali didattici, legati al collezionismo, con una sala dedicata a Guglielmo Lochis donatore del Mantegna, alle tecniche di restauro e alle alterne vicende di alcune opere, erroneamente attribuite o mutile o disperse, di cui la Resurrezione e la sua recente vicenda è un felice e auspicabile esempio.
MANTEGNA EXPERIENCE è la storia di un dipinto, l’attenzione ai dettagli, l’alterna vicenda critica, dalla sfortuna alla “riscoperta” grazie agli studi di Giovanni Valagussa, conservatore di Accademia Carrara. La piccola croce che unisce due tavole: Resurrezione di Cristo con Discesa al Limbo. E poi l’eco mondiale, i commenti, le prime pagine dei giornali, il restauro, il tour internazionale tra Londra e Berlino e il ritorno a casa. Un’esperienza straordinaria sviluppata grazie alla tecnologia Epson e alla ricerca multimediale di Museyoum.

Andrea Mantegna: "Madonna col bambino"

Andrea Mantegna: “Madonna col bambino”

Il terzo dipinto di Mantegna delle collezioni dell’Accademia Carrara, dopo un tour internazionale – Londra, The National Gallery; Berlino, Gemäldegalerie, in occasione delle due edizioni della mostra Mantegna and Bellini– rientra a Bergamo. Dedicata a questo ritorno un’esperienza innovativa attende il pubblico che verrà ammaliato da un progetto ad alta tecnologia che traccerà il percorso dell’attribuzione, del collezionismo, della diagnostica, del restauro, oltre all’ipotesi della collocazione originaria del dipinto. Un ritorno che mette in piena luce il mondo in cui si iscrive l’opera di questo grande artista del Rinascimento. Un’esperienza che, esaltando la ricchezza dei contenuti, sarà capace di coinvolgere i visitatori di ogni età. La mostra dedicata al ritorno di Mantegna inaugura un nuovo spazio del museo, la Barchessa. Dopo la realizzazione della piazza, il recupero dell’ala destra della sede storica completa il complesso museale con una sala di duecento metri quadrati, e un sistema di ambienti di servizio, vocati a ospitare progetti espositivi, proiezioni cinematografiche e multimediali, convegni, conferenze, ospitalità, tutte attività che qualificano la vita della Carrara come museo moderno. La ristrutturazione dei nuovi spazi si deve alla generosità e alla cura dell’impresa Vitali. Il progetto è di Attilio Gobbi.” afferma Maria Cristina Rodeschini, direttore Fondazione Accademia Carrara.
Il restauro della tavola di Mantegna, preceduto da una vasta campagna di diagnostica alla quale hanno contribuito diversi istituti di ricerca, è durato sei mesi ed è avvenuto all’interno del percorso museale. In un box vetrato allestito in una sala, i visitatori hanno avuto la possibilità di seguire in diretta ogni fase dell’intervento realizzato da Delfina Fagnani. I materiali di studio e le immagini tecniche verranno presentati in modo da illustrare l’assetto originale del dipinto, nelle dimensioni reali, con i chiodi e le traverse sul retro (ora mancanti), tutti elementi importanti ai fini della ricostruzione della sua storia.

Andrea Mantegna: "San Bernardino da Siena"

Andrea Mantegna: “San Bernardino da Siena”

La tavola dipinta a tempera e oro è stata datata, grazie alla recente attribuzione, al 1492. Il soggetto è la Resurrezione di Cristo, nel momento dell’uscita trionfante dal sepolcro con in mano un vessillo crociato, tra lo sconcerto dei cinque soldati che hanno espressioni di meraviglia. Di qualità molto interessante appare soprattutto la descrizione dello strapiombante paesaggio roccioso, che forma un altissimo sperone obliquo incombente dietro la figura di Cristo e un terrazzo sporgente in primo piano sorretto da una sorta di grandioso arco naturale, sopra il quale l’intera scena si svolge.
In mostra l’opera è esposta in modo tale che il visitatore ne percepisca la fisicità e possa aver accesso anche al retro dove si legge, in alto al centro, la scritta Andrea Mantegna in una bella grafia capitale, tracciata a penna o con un sottile pennello.
Grazie alla tecnologia sarà possibile rievocare l’aspetto originario dell’opera, integrandola virtualmente con la parte sottostante Discesa al Limbo e la fascia a sinistra mancante, nota attraverso una copia antica conservata ai Musei Civici di Padova. Verranno infine illustrate le ipotesi sulla collocazione originaria dell’opera nel Castello di San Giorgio a Mantova e sarà proposto un mosaico di derivazioni antiche, a testimonianza della grande fortuna della composizione mantegnesca.
Antonio Mazzotta co-curatore della mostra, spiega come “la nuova, importante attribuzione della Resurrezione di Mantegna nelle raccolte della Carrara ci obbliga a considerare, una volta di più, la collezione come fonte di conoscenza, e di cercare nelle sue raccolte dipinti dalle vicende analoghe: vengono così a crearsi nuovi e insperati dialoghi tra le opere. La Resurrezione – oltre al suo San Bernardino e alla Madonna con il Bambino – permette di rappresentare nelle sale ancora meglio il percorso del grande artista padovano e in generale dell’arte veneta della fine del Quattrocento.”
Giovanni Valagussa, co-curatore della mostra e conservatore Accademia Carrara, afferma che “il catalogo scientifico di un museo, scritto da chi in quello stesso museo lavora, è un’occasione unica per riprendere in mano questioni aperte e farle diventare opportunità di migliore conoscenza. Aver intrapreso il volume sui dipinti del Trecento e del Quattrocento ci ha permesso di studiare bene un’opera che, da centocinquant’anni ritenuta una copia o un lavoro di bottega, si è rivelata essere invece la metà superiore di una ben nota tavola di Andrea Mantegna. Vincente in questa storia è stata sicuramente una modalità di analisi moderna dei dipinti che, sulla scia del metodo morelliano della ricerca positiva degli indizi, ha fatto convergere una molteplicità di osservazioni, che raccolgono i pareri più antichi sull’opera, ma anche valutazioni e materiali sul supporto, come pure di indagine ottica e radiografica, fino ad arrivare a un risultato complessivamente dimostrabile per via stilistica, principalmente, ma anche oggettiva.”

RE-M MANTEGNA
25 aprile – 21 luglio 2019
a cura di Antonio Mazzotta e Giovanni Valagussa
catalogo Skira
tecnologia Epson
ricerca multimediale Museyoum
allestimento Mauro Piantelli – De8 Architetti
La riapertura della Barchessa è stata resa possibile grazie a Vitali SpA, il progetto architettonico è di Attilio Gobbi.

Accademia Carrara Bergamo
piazza Giacomo Carrara, 82 Bergamo
www.lacarrara.it