Oslo: capitale verde europea

di Marco Moretti.

 

La capitale verde europea quest’anno è Oslo, che si aggiudicata il titolo perché ha migliorato più di altre città il proprio ambiente urbano in base ai 12 punti chiave individuati dalla Commissione europea per un futuro sostenibile: lotta e adattamento al cambiamento climatico, mobilità urbana, uso del territorio, biodiversità, qualità di aria e acqua, inquinamento acustico, gestione rifiuti, eco-innovazioni, efficienza energetica e governance.
Il progetto Oslo 2019 European Green Capital è stato reso possibile da attività concrete, dalle scelte politiche e dalla sensibilità ambientale dei suoi 650.000 abitanti, con il 90% dei cittadini che appoggia i cambiamenti nonostante comportino mutazioni anche drastiche dello stile di vita.
Un passaggio fondamentale perché per raggiungere gli ambiziosi risultati del progetto è stato necessario cambiare la mentalità, oltre che il modo di vivere degli abitanti.
Altro punto chiave è la produzione di energia: in Norvegia il 99% viene da fonti rinnovabili, quasi completamente dall’idroelettrico: dal 2020 sarà vietato riscaldare o produrre energia da combustibili fossili.
Resta la contraddizione che la nazione più virtuosa è anche quella che estrae più petrolio in Europa, anche se il Fondo sovrano norvegese (il più ricco del mondo) ha deciso nel 2019 di investire solo più in fonti rinnovabili.
A Oslo la lotta al cambiamento climatico prevede una programmata e coraggiosa riduzione progressiva di CO2, rispetto al 1990: meno 50% per cento nel 2020, meno 95% nel 2030. L’obiettivo è diventare una città a emissioni zero. Il fulcro della lotta al global warming è l’esclusione dalla città dei mezzi a combustibili fossili a vantaggio della mobilità elettrica. Una scelta fondamentale perché il trasporto nel suo complesso produce a livello mondiale il 54% delle emissioni, il 64% a Oslo. E qui sono state fatte scelte draconiane. Oslo deteneva già il record per la maggior alimentazione elettrica, ma i risultati recenti sono sorprendenti. Scelte decisive perché ‘I comuni devono essere leader nelle politiche di limitazione e contrasto al surriscaldamento climatico, perché il 70% della popolazione del pianeta vive nelle città’ ha affermato Lan Marie Nguyen Berg, assessore ad Ambiente e Trasporti del comune di Oslo
Nel 2018 le auto elettriche sono state per l’80% delle nuove immatricolazioni a Oslo e oltre il 50% nel resto della Norvegia. In città mezzi elettrici sono il 76,6% nel privato e sfiorano la totalità nel pubblico, grazie a incentivi fiscali, economici e pratici.

Chi compra auto elettriche o ibride plug in, (con batteria ricaricabile via cavo), è esentato dall’Iva e dall’esosa tassa ecologica sull’auto, non paga i pedaggi stradali né l’ecotassa per entrare a Oslo, parcheggia e ricarica gratis nei 1300 punti pubblici urbani, (saranno 1900 a fine anno), a cui si sommano 1700 punti privati a pagamento.

Per il trasporto pubblico, sono stati acquistati 70 nuovi bus elettrici e installato un sistema di ricarica rapida (in 6-7 minuti) durante le soste ai capolinea. Le Poste Norvegesi useranno presto solo mezzi elettrici. Il servizio dei corrieri funziona già in gran parte con mezzi a pedali o elettrici. I ferry che collegano il centro alle isole della baia sono al 70%. elettrici. L’elettrificazione del trasporto pubblico e la creazione di nuovi parcheggi gratuiti per le auto elettriche sono finanziati dai pedaggi pagati per entrare in città dalle auto a combustibili fossili (diesel, benzina, gas).

Anche le scelte urbanistiche hanno avuto un ruolo chiave, grazie ad architetti, urbanisti, costruttori ed esperti di mobilità. É in corso la ristrutturazione di 730.000 metri quadrati di aree urbane. É stato limitato lo spazio per le auto: pedonalizzate nuove aree, ridotte le misure delle strade per allargare i marciapiedi e creare nuove ciclovie, eliminati tutti i parcheggi in strade e piazze. Sono stati inaugurati inediti spazi di aggregazione. Sono stati trasformati 9 km di waterfront industriale in una promenade per pedoni e ciclisti. Entro fine anno saranno disponibili 60 km di nuove piste ciclabili. C’è un nuovo servizio di bike sharing con bici più leggere. E per ridurre l’uso di auto private, il trasporto pubblico è stato potenziato e più ramificato sul territorio

La protezione della biodiversità è uno dei cardini del progetto. A Oslo parchi e  foreste rappresentato il 68% del territorio urbano, al cui interno si trova una foresta primaria, fatto quasi unico in Europa: è a Svartdalen, a soli 20 minuti di autobus dal centro.

Una selva che ospita la maggior biodiversità del Paese ed è stata preservata grazie alla passione dei norvegesi per la natura. Il progetto prevede anche lampliamento dei parchi pubblici già esistenti, tutti raggiungibili con i mezzi pubblici e irrigati riciclando l’acqua piovana.

Fiumi e fiordi cittadini sono stati ripuliti dal mercurio (di origine industriale) e sono tornati i pesci. I permessi di costruzione sono vincolati alla riapertura dei corsi d’acqua sigillati dall’industrializzazione selvaggia del Novecento. Nell’ex porto industriale è stata allestita una fattoria con orti biologici e allevamenti di insetti (il cibo del futuro).

E i tetti di 7 alberghi cittadini sono stati adibiti ad alveari con decine di arnie che producono il fabbisogno cittadino di miele e garantiscono la presenza delle api, fondamentali per l’impollinazione e la conservazione della biodiversità botanica.

Il nuovo Oslo Airport City è stato costruitoa 47 km dalla città, collegata da treni elettrici ad alta velocità usati dal 70% dei passeggeri – impiegando solo energia creata al suo interno, dove circolano solo veicoli elettrici.

Nell’aeroporto sono stati installati serbatoi sotterranei di carburante per evitare l’uso di autobotti nel rifornimento degli aerei. In estate il terminal è rinfrescato con un sistema d’immagazzinamento della neve invernale (70.000 m3): l’acqua gelata viene incanalata per alimentare la rete di aria condizionata, senza consumare energia. L’obiettivo è diventare un aeroporto a emissioni zero nel 2024.
Info:
www.ecoreport.org/itinerari-naturalistici/europa/oslo-capitale-verde-europea