Across Asia Film Festival

Torna a Cagliari dal 14 al 20 dicembre, “Across Asia Film Festival”, il festival internazionale del cinema incentrato sui linguaggi più innovativi della scena asiatica contemporanea per scoprire la produzione cinematografica dell’Estremo Oriente.
Dopo il grande successo delle edizioni presentate a Cagliari e Roma (MAXXI, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo), e l’ampliamento a livello regionale sulle città di Quartu e Sassari, quest’anno il festival presenta un programma ad ampio respiro che include numerosi momenti di formazione e un’esplorazione su diverse cinematografie e opere filmiche fuori formato, concentrandosi in particolare sulle produzioni cinematografiche di Taiwan e delle Filippine.
Con la direzione artistica di Stefano Galanti e Maria Paola Zedda, “Across Asia Film Festival” è realizzato con il Patrocinio di MIBACT – Direzione generale Cinema, il contributo di Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Cagliari, il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, insieme alla collaborazione di Cineteca Sarda, ERSU, Ticonzero, Società di Santanna, Contemp0ranea – Liceo Artistico Brotzu di Quartu, DiDstudio e ai media partner Taxi Drivers e Asian World.
In programma una prima europea insieme a diverse prime nazionali di film – da uno sperimentale horror filippino fino alle produzioni taiwanesi più recenti e ai lavori di affermati registi filippini raramente visti in Italia – e ospiti internazionali che animeranno per una settimana il programma del festival fra masterclass, incontri, mostre, installazioni, presentazioni ed eventi interdisciplinari diffusi in diversi luoghi della città.
Fra gli ospiti speciali del festival John Torres, che presenta il suo recente lungometraggio “People Power Bombshell: The diary of Vietnam Rose”, re-edit e détournament del film perduto del regista di genere Celso Ad Castillo e la regista Shireen Seno con “The Kalampag Tracking Agency”, una selezione di film indipendenti per celebrare il centenario della nascita del cinema filippino.
All’interno del palinsesto anche un’esplorazione sui fantasmi dell’Asia – richiamo al titolo della precedente edizione – per ripercorrere la storia di un continente teatro di eventi disastrosi e guerre devastanti, come raccontano i film “Graves without a name” del cambogiano Rithy Panh e “Jinpa” di Pema Tseden, un western visionario ambientato nelle distese sconfinate degli altopiani del Tibet tra richiami antropologici e un presente da cui riemergono ferite profonde, già vincitore alla Biennale di Venezia per la migliore sceneggiatura nella sezione “Orizzonti
Fra le tante novità dell’edizione 2019, per la prima volta, la presenza degli “Stan” con il regista kazako Emir Baigazin e il suo straordinario film “Ozen” (The River), terzo lavoro della Trilogia di Aslan che racconta l’isolamento familiare di cinque fratelli di un remoto villaggio del Kazakistan tenuti lontani dalla città e dal desiderio prometeico nei confronti del possesso dei gadget elettronici, che mette in atto la tentazione di uccidere.
Al centro del festival le produzioni cinematografiche di Taiwan e delle Filippine.
Saranno inoltre presentati interessanti lavori provenienti dal Tibet, Cina, Giappone, Kazakistan e Cambogia.
Info e programma:
www.acrossasiaff.org
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti