Centroamerica da vedere

Le splendide città coloniali centroamericane si trovano ancora lungo le strade che collegavano gli insediamenti dell’Impero di Spagna nella regione fin dal XVI secolo: nel loro centro storico ci sono ville, palazzi e conventi densi di storia e di bellezza architettonica, molto amati dai visitatori che ritrovano qui atmosfere d’altri tempi.
Ecco di seguito alcune delle città coloniali da non perdere durante un viaggio in Centroamerica.

Santiago de los Caballeros de Guatemala, conosciuta oggi come Antigua, è stata la prima capitale della Capitaneria Generale del Guatemala in epoca coloniale: i suoi palazzi ottimamente conservati, sono in stile barocco ispanoamericano.
Patrimonio umanità UNESCO dal 1979, Antigua è stata la capitale dal 1541 al 1777, quando un violento terremoto ha raso al suolo quasi tutta la città e la Corona Spagnola decise di trasferire la capitale ad Asunción, oggi Città del Guatemala.
Montagne con estese piantagioni di caffè, vulcani possenti e un gran numero di chiese e conventi del XVIII secolo, sono il biglietto da visita di questa splendida città, nota anche come la più bella città dell’eterna primavera.
Le sue strade acciottolate, le rovine e le facciate colorate delle case, la rendono unica al mondo: le sue principali attrattive turistiche sono il Palazzo dei Capitani Generali, il Convento e l’Arco di Santa Catalina, la Piazza Maggiore e la vecchia Cattedrale, tra quelle da visitare nella città coloniale.
Antigua è davvero l’emblema dei tempi coloniali del Centroamerica e conserva ancora una magica atmosfera di altri tempi.
Ora il Nicaragua, dove Leon& Granada, sono due città molto differenti tra loro, ma entrambe da non perdere in un viaggio in Nicaragua.
Le strade e l’architettura che caratterizzano Léon ne fanno senza dubbio la città più bella del Nicaragua. Il gran numero di chiese ricorda lo stile architettonico delle colonie, ma su tutte spicca la Cattedrale Basilica dell’Assunzione di Maria, costruita nella seconda metà del XVII secolo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Ogni anno, una strada di Léon si copre di tappeti di segatura colorata che rappresentano Gesù, Maria, Santi o simboli religiosi durante la Settimana Santa.

Léon è anche una famosa città universitaria e un indiscusso centro intellettuale del Nicaragua. Qui è stata fondata la loro prima università nel 1812 ed è stata la città che ha dato i natali a famosi intellettuali del paese come Rubén Darío, i cui resti sono sepolti nella sala principale dell’imponente Cattedrale di Léon.
L’offerta turistica di Léon è ampia e offre, oltre a cultura e architettura, la possibilità di turismo attivo, d’avventura e turismo rurale per visitare i vulcani Las Pilas, El Hoyo o Cerro Negro, dove i viaggiatori possono praticare il sandboarding, ovvero lanciarsi con la tavola lungo le pendici del vulcano, ricoperte di ceneri laviche.

Dal canto suo Granada è la città più antica del Nicaragua ed è conosciuta anche come La Gran Sultana, per via del suo aspetto andaluso, che ricorda l’epoca coloniale. Infatti, oltre a essere un insediamento importante durante la conquista, è stata registrata nei registri ufficiali della Corona di Aragona e del Regno di Castiglia.
L’architettura coloniale e neoclassica del suo centro storico, i suoi musei, gallerie, hotel, ristoranti e l’atmosfera cosmopolita le hanno conferito anche il nome di Parigi del Centroamerica, rendendola particolarmente attraente per i viaggiatori.
Granada è molto vicina al vulcano Masaya, e questo la rende anche una tappa obbligata per chi desidera vedere il cratere. La sua ubicazione nei pressi del Lago Cocibolca, è inoltre ideale per visitare gli oltre 300 isolotti che si trovano proprio in queste acque.
Tra le sue maggiori attrazioni, il convento di San Francesco, con la sua Cattedrale dagli sgargianti colori, il giallo, rosso e bianco, il parco Colómìn, la Piazza dell’Indipendenza e l’Obelisco, ma anche l’area intorno ai moli cittadini.

Comayagua, la città più antica dell’Honduras sorprende per la sua bella architettura coloniale, religiosa e civile.
Centinaia di visitatori ogni settimana vengono qui attratti dal patrimonio coloniale del Paese. L’antica capitale della provincia dell’Honduras durante il periodo coloniale (1825-1880) ospita oggi due grandi musei che raccolgono la storia coloniale del Paese.
Il Museo regionale di Comayagua e il Museo di Arte religiosa sono due tappe obbligate per il viaggiatore che visita questa meravigliosa città. Una curiosità: l’orologio più antico d’America e tuttora funzionante, costruito nel 1.100 in stile moresco, si trova proprio in questa città.

Santa Ana è la seconda città più importante de El Salvador, chiamata anche la Città Eroica, fondata nel V secolo dai Maya.
Il nome nativo con cui è nota, è Sihuatehuacán, che nella lingua nahuat significa “luogo di maghe, pitonesse o sacerdotesse”. Il suo centro storico molto ben conservato, ricco di palazzi, teatri, cattedrali e chiese è piacevole da visitare a piedi. In questa provincia si trovano anche tre siti precolombiani, a Chalchuapa, dichiarati monumenti nazionali.
Dalla collina di Santa Lucia si gode di una bella vista della città e delle coltivazione di mais e fagioli, cibo alla base dei piatti tradizionali. A soli 18 chilometri da Santa Ana si trova il lago Coatepeque, ai piedi del vulcano Ilamatepec.

Belize City, in Belize, nota anche come Puerto Valiz, conserva ancora alcune strade molto strette tipiche dell’epoca coloniale, insieme a edifici come la Casa del Governo, la Cattedrale e l’edificio di Paslow, così come gli antichi uffici postali.
Oltre a essere un paradiso tropicale e la più grande città del Paese, Belize City offre anche numerose case con tipiche facciate in legno e tetti rossi, segno distintivo del Paese, ma la magia della città risiede nelle case coloniali d’epoca, molte delle quali sono state restaurate e trasformate in ristoranti e locali. Il contrasto tra i due volti di Belize City, quello coloniale e quello moderno, rende unica questa città.

Panama Vecchia (Panama Viejo), è il più antico insediamento europeo sulla costa pacifica delle Americhe.
Il pirata inglese, Henry Morgan e la sua flotta la saccheggiarono nel 1671, distruggendone in gran parte i bei palazzi. Per evitare un nuovo attacco, fu eretto un sistema di mura di cinta che circondava la città vecchia. Il sito archeologico è stato dichiarato patrimonio culturale dell’umanità UNESCO nel 1997
Altrettanto suggestivo a Panama City, è il Casco Antiguo o Casco Viejo, dove nel 1673 fu trasferita la capitale. Le sue numerose e differenti piazze, Herrera, Bolívar, Francia e Santa Ana, insieme agli edifici storici come Casa Góngora e Casa Boyacá, la decorano con i loro tocchi barocchi. Non a caso, il Palazzo Bolívar, il Teatro Nazionale e la Cattedrale Metropolitana di Santa María sono tappe obbligate per un tour coloniale quando si visita Panama City.

La zona coloniale di Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, è caratterizzata da numerose strade e vicoli acciottolati e con palazzi in stile barocco, da dove è possibile raggiungere i parchi cittadini e le piazza, ma anche il fiume Ozama.
Le strade coloniali più caratteristiche sono Calle del Conde, Calle de las Damas e Calle de Las Mercedes, con negozietti e edifici in stile. Tra queste, El Conde è l’unica strada pedonale di Santo Domingo e una delle più tradizionali.

La città coloniale di Cartago è tappa obbligata di chi visita la Costa Rica. Si trova nei pressi del Vulcano Irazu, nella Valle centrale di Cartago, in parte in rovina, e che ha assunto il ruolo di centro culturale del Paese e anche di capitale fino al 1823, quando fu trasferita a San José.
Si distingue per la terra fertile che produce alcune delle colture più importanti della regione, come quelle di patate e cipolle, oltre alla coltivazione delle orchidee. I suoi edifici ospitano invece musei, biblioteche e altre attrattive e sono molto apprezzati dai visitatori per le splendide architetture.
Nel mese di agosto, qui si celebra il pellegrinaggio della Basilica di Nostra Signora degli Angeli, il principale centro di pellegrinaggio della Costa Rica, al quale partecipano migliaia di fedeli.
Info:
www.visitcentroamerica.com