Inedito Giappone

Dimenticate Tokyo, Kyoto e Osaka, le Olimpiadi e il sushi: le isole Kuyshu e Hokkaido, estremità meridionale e settentrionale, riservano esperienze per veri viaggiatori.
Ecco Kyushu, il volto nascosto del Giappone, una regione che occupa circa un decimo del territorio giapponese. Isola meridionale dal clima subtropicale, offre panorami dalla bellezza stupefacente, un’anima vulcanica, tradizioni che vengono tramandate da secoli, icone del buddismo e l’unica città dove vivevano gli occidentali.
Nel Kyushu ci sono tracce della cultura cinese, ma anche della presenza di portoghesi, olandesi e spagnoli. C’è una natura dirompente, con crateri di vulcani accessibili all’esplorazione e scenari introvabili nel resto del Giappone.

È qui che è stata introdotta la dottrina zen, con il tempio buddista Shofuku-ji nel 1195. È ancora qui che la ceramica viene lavorata allo stesso modo da 380 anni. Ed è sempre qui che si possono visitare villaggi contadini dentro la caldera di un vulcano, immergersi nelle terme bollenti e scoprire i quartieri che sono stati risparmiati dall’atomica durante la Seconda guerra mondiale.
Non vanno dimenticati la penisola di Kunisaki, con templi buddisti dei secoli X-XIV immersi nella foresta; il Beppu, con nove tipi di acque termali e sorgenti che sgorgano da 120 metri di profondità. E ancora, Asosan, nella cui caldera ampia 20 km sono sorti villaggi. Kumamoto, con uno dei castelli più particolari del Giappone. Nagasaki, unica prefettura a mantenere rapporti costanti con gli occidentali, con il Parco della Pace creato nel punto esatto dove esplose l’atomica il 9 agosto 1945, e infine,  Chiran, con le antiche residenze dei samurai, gioielli di rara bellezza.

Kagoshima, la “Napoli d’Oriente”

La città di Kagoshima è chiamata “Napoli d’Oriente” per il clima e la bellezza dell’ambiente e qui non bisogna mancare di assaggiare le tipicità: karukan, a base di riso e farina di patate, shochu, un particolare sakè a base di riso e patate dolci che arriva a 45°.

E ora la regione di Hokkaido, la più settentrionale del Giappone. La sua prima popolazione era rappresentata dagli Ainu, di origine siberiana. La stagione ideale per scoprirla va dalla primavera all’autunno, quando non piove praticamente mai.
Hokkaido è un Giappone puro, non snaturato, di laghi, foreste, terme e silenzio. L’economia si base su agricoltura e allevamento, i fondali sono fra i più pescosi al mondo.

Hakodate, cittadina dell’Ottocento, per proseguire nel parco del lago Onuma e lago Toya, dove una crociera consente di ammirare i vulcani che si specchiano nell’acqua.
Il parco nazionale Shiretoko: costituito da monti di origine vulcanica, con laghetti, sorgenti termali e cascate che alimentano piscine naturali in cui visitare tre laghi fra cui Mashuko, il più affascinante, chiamato “il lago del diavolo” dagli Ainu.

Un’altra esperienza tipicamente giapponese è il bagno negli Onsen, vasche di calda acqua termale dove ci si immerge, uomini e donne separati, in un rituale Sounkyo, che non è solo igiene ma purificazione. L’Hokkaido, per la sua morfologia, è il cuore degli Onsen, le vasche sorgono all’aperto sprigionando tutto il potere rigenerante della acque minerali.