In viaggio col gusto

In tempi normali vi avremmo consigliato posti da visitare durante il periodo pasquale, dato dritte per gite fuoriporta, ristoranti stellati per festeggiare con la famiglia ma, alla luce della pandemia che ha travolto il nostro pianeta, tutto è rimandato. E così, perchè non fare un viaggio con il palato scoprendo ricette della nostra tradizione e di altri Paesi.

Avremmo potuto fare una ricerca online e uscire con un elenco di idee ma abbiamo voluto rendere quest’esperienza più vera e autentica pubblicando esclusivamente ricette avute da cuoche e cuochi casalinghi sparsi qua e là per il pianeta.

come-si-festeggia-la-pasuqa-nel-mondoCome festeggeranno la Pasqua in America? Lo abbiamo chiesto a Chiara, un’italiana che ha vissuto buona parte della sua vita ad Austin in Texas e che ci ha regalato un menù completo. Cosa ne dite di viaggiare con il pranzo di Pasqua quest’anno?

La tradizione vuole che per il giorno di Pasqua le tavole ospitino il prosciutto glassato nelle sue diverse versioni e l’honey mustard baked salmon with vegetables – salmone al forno con senape e verdure – per i vegetariani. Questi i main dishes, come dicono gli americani. Seguono asparagi gratinati alle erbe con salsa al formaggio e carote arrosto. Il tutto accompagnato dai cheddar popovers, muffin al formaggio. E il dolce? I blondies di burro d’arachidi e ovetti di  cioccolato da preparare con i bambini e il plumcake di mandorle e semi di papavero. Trovate tutte le ricette qui.

 

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Citrus Glazed Ham

Mentre a Miami, tra palme e sole, sulla tavola di Pasqua, oltre a un paio di occhiali da sole, non può mancare la Key lime pie, fresca e gustosa, che prende il nome dalle magnifiche isole Keys in Florida, dove vengono coltivati dei profumatissimi lime. Volete prepararla? Qui trovate la ricetta. Grazie a Marta per la dritta.

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Key lime pie

E in Russia? Innanzitutto dovete sapere che i russi non si augurano “Buona Pasqua” tra loro, ma si dicono “Cristo è risorto” e si rispondono “è davvero risorto”. La data della Pasqua Ortodossa Russa raramente coincide con quella cattolica dato che la Chiesa ortodossa conta il tempo secondo il calendario giuliano.
La domenica prima, chiamata Domenica del Salice – Вербное воскресенье – in Chiesa si benedicono i rametti di salice: la tradizione popolare dice che dopo essere  state benedette le piante diventino magiche e proteggano dagli spiriti maligni.

La Pasqua si festeggia in famiglia e i piatti tradizionali sono le uova sode dipinte, il Kulich (il dolce pasquale) e la Paskha (il dolce di ricotta). Per colorare le uova, anche oggi, si usano coloranti naturali come la buccia di cipolle, il succo di barbabietola rossa e gli infusi di tè nero.
Dopo pranzo i bambini giocano a “sbattere le uova”: un gioco antico in cui gli avversari sbattevano le uova le une contro le altre e l’uovo il cui guscio si frantumava per primo aveva perso la sfida.

Il Kulich Pasquale ha lo stesso significato religioso della Colomba pasquale italiana, ha una forma cilindrica ed è decorato con glassa bianca, frutta candita, mandorle, noci, gocce di cioccolato o zucchero colorato. Sulla glassa vengono dipinte le lettere ‘ХВ’ (Hristos Voskrese – Cristo è risorto) e viene servito con una candela sottile nel centro. La Paskha, invece, è il simbolo della Resurrezione, è fatta di tvorog, una ricotta molto dolce, ha forma piramidale ed è decorata con frutta candita, le lettere ‘XB’ e la croce. Tutte queste curiosità ce le hanno raccontate Svetlana e Medina.

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Kulich Pasquale

La fantastica Eve, invece, ci ha raccontato come si festeggia la Pasqua in Germania la cui tradizione principale, prima ancora di quella culinaria, prevede che le fontane cittadine vengano addobbate con uova pasquali sperando nella pioggia per un buon raccolto.
Il giovedì prima di Pasqua, detto “giovedì verde” – Gründonnerstag, si mangiano solo alimenti verdi mentre il venerdì santo – Karfreitag – la tradizione è di non mangiare carne. Il giorno di Pasqua, invece, la tradiizione vuole che si mangi agnello e che si prepari un Osterlamm/Osterhase: una torta di pane dolce a base di uvetta (o una treccia di Pasqua – Osterzopf).

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Osterlamm

In Brasile la tradizione della Pasqua vuole che non si mangi carne il venerdì precedente la Pasqua e si festeggi in famiglia. Sulle tavole brasiliane non può mancare il merluzzo di Pasqua, e la colomba pasquale. Come in Italia, anche in Brasile, gli adulti comprano grandi uova di cioccolato che nascondono ai bambini per la tradizionale “Caccia alle uova”.
Grazie a Caroline per le dritte.

In Inghilterra il pranzo pasquale non prevede un primo e un secondo ma un piatto unico accompagnato da svariati contorni. I piatti principali sono l’honey butter ham,  prosciutto glassato al miele, accompagnao da mash potatoes – puré di patate – o jacket potatoes, patate al cartoccio da mangiare con burro ed erbe; cavolini di Bruxelles in padella, carote e piselli.  Altro piatto principale pasquale è la spalla d’agnello con erbe aromatiche e aglio. Altro contorno immancabile sulle tavole inglesi, non solo a Pasqua ma ogni qual volta si mangia manzo o tacchino, sono gli Yorkshire Puddings a base di uova e farina. Si mangiano annaffiati di salsa Gravy, una riduzione del nostro sugo dell’arrosto. Non facilissima però da trovare nei nostri negozi in questo momento. Il simbolo immancabile del tradizionale pranzo di Pasqua inglese sono gli “hot crossed buns“, panini dolci speziati con una croce sopra da mangiare il venerdì prima di Pasqua. I britannici hanno anche un altro dolce tipico: la Simnel cake, un dolce decorato con paline di marzapane che simboleggiano gli 11 apostoli. Dopo aver mangiato per ore, rientrati a casa si regalano una cena leggera: sandwich con gli avanzi ed uno dei più buoni è quello con la carne e i Branstone pickles, verdure sottaceto e una tazza di tè. Grazie a Stella per tutti questi consigli.

Se invece volete rimanere in Italia per “una gita fuoriporta” allora partiamo da Napoli dove il tradizionale pranzo di Pasqua prevede la “Crostata di tagliolini”, il “Casatiello” e la famosissima “Pastiera”. Per le ricette, che trovate qui, ringraziamo Raffaella, cuoca superba e grande appassionata della tradizione.

Davvero curiosa è la tradizionale colazione di Pasqua tipica di Porto Santo Stefano, in Toscana, che ci è stata raccontata dalla famiglia Capitani: ci si ritrova dopo la processione del Cristo risorto in cui “la mattina molto presto la statua viene portata in spalla al mare dove tutte le imbarcazioni suonano le proprie sirene per salutare il Cristo risorto  che verrà poi benedetta nella Chiesa di Santo Stefano dal Vescovo o dal Parroco. E’ un momento molto emozionante. Al porto la statua viene alzata per benedire il porto marittimo  e commerciale e tutta l’attività marittima” ci ha detto Barbara Capitani; ci si siede a tavola con la famiglia e si aprono le danze.
La Schiaccia dolce è il piatto principale della colazione pasquale, e quindi immancabile, a cui si accompagnano affettati freschi come capocollo, prosciutto crudo e salame toscano; uova sode, rigorosamente benedette; cioccolata calda e vino toscano.

 

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Forse ancora più curiosa è l’usanza della famiglia Capitani, e chissà forse anche di molte altre famiglie toscane, è la rottura delle uova di cioccolato: si devono rompere sulla testa del più “zuccone”. Sempre in Toscana, nella campagna maremmana, in ogni casa si sforna il pane alla ricotta. E noi abbiamo avuto la ricetta originale direttamente da una toscana doc, la sig.ra Benelli.

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Pane con la ricotta

In Sicilia, invece, non può mancare la “martorana” di Pasqua. Dolci di mandorle a forma di percore. Belle e buone! In Calabria si mangiano le “Cullure” di Pasqua; nel Salento su tutte le tavole pasquali si trova la Puddhrica Salentina. A Verona, oltre alla famosissima Colomba, altro dolce tipico sono le brassadele broé.
come-si-festeggia-la-pasqua-a-parmaA Parma la tradizione vuole che sulle tavole dei parmigiani non possano mancare i ravioli. La città è conosciuta per il parmigiano reggiano, il crudo di Parma, il salame di Felino e il culatello oltre ai tortelli d’erbetta, gli anolini e i cappelletti. Ma per Pasqua ci sono dei ravioli molto speciali e noi abbiamo avuto la ricetta originale dalla signora Lucetta, 82 anni, che a sua volte l’ha ereditata dalla madre. Volete farli? Nella fotografia la ricetta, scritta a mano e trasmessa di generazione in generazione. Un grande regalo per tutti gli amanti del buon cibo.