Sealand, la micronazione

Nel 1968 la magistratura inglese dichiarava che Roughs Tower, due torri con un ponte che le univa e che emergevano dalle onde del Mare del Nord, si trovava in acque internazionali e quindi fuori dalla giurisdizione di quel tribunale nazionale: i componenti della famiglia di Paddy Roy Bates e i loro compagni, che l’avevano occupata un paio d’anni prima, proclamarono così il luogo, “Principato di Sealand”, la più piccola nazione del mondo, con sovranità indipendente.
Sulla statualità del Principato di Sealand e sul suo status internazionale sono stati, nel tempo,  prodotti due diversi pareri legali da parte di due docenti universitari: il primo nel 1978 da parte di Béla Vitàny dell’università di Nimega; il secondo nel 2017, da parte di Jacobo Rios Rodriguez, dell’Università di Perpignano ed entrambi dichiararono lo stato e la legittima sovranità del “principato”.

E ora la storia, gli avvenimenti che hanno portato questa struttura artificiale a diventare, almeno per ora, la nazione più piccola del mondo, di fatto, una micronazione.
Nel 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale, il HM Fort Rough venne costruito in Inghilterra come una delle fortezze marittime “Maunsell”: si trattava di un’enorme zattera galleggiante con una sovrastruttura di due torri unite nella parte superiore da un ponte. La “zattera”venne successivamente trainata sino a 7 miglia nautiche (13 km) dalla costa del Suffolk, dove venne intenzionalmente allagata per farla appoggiare sul fondo del banco di sabbia Rough Sands: le colonne, rimaste emerse e la piattaforma superiore, costituirono quindi la sovrastruttura.

Paddy Roy Bates con la moiglie Joan

Su torri e piattaforma vennero poi dislocati circa 300 membri della Royal Navy, che vi restarono per tutta la Seconda guerra mondiale con l’incarico di difesa antiaerea contro gli aerei da mina nazisti della Kriegsmarine: terminato il conflitto i soldati furono trasferiti a terra e l’HMS Fort Rough abbandonato.
Ventun anni più tardi, nel 1966, le due torri vennero occupate da un gruppo di persone, tra queste, i componenti della famiglia Bates i quali, la prima cosa che fecero, fu di spostare la struttura  fuori dalle acque territoriali inglesi, in acque internazionali.
A quel punto Paddy Roy Bates, ex militare inglese, ex conduttore radiofonico, ex radiomatore, dopo aver chiamato la stessa struttura Principato di Sealand, si autoproclamò monarca di una piccolissima nazione che tuttavia, non ha mai ricevuto, nel tempo, un riconoscimento ufficiale da altri Paesi.
L’indipendenza a parole è un conto, ma per l’indipendenza vera vi era bisogno di soldi e i componenti della famiglia Bates e i loro amici  riuscirono a mantenere in attivo le casse del “reame”, grazie alla vendita di monete, passaporti e titoli nobiliari del Principato, buoni solo per collezionisti, pagabili però in euro.

Per essere riconosciuto come Stato e produrre poi denaro e documenti validi, un Paese che lo richiede, deve ottenere un “riconoscimento diplomatico”, o semplicemente ‘il riconoscimento dell’esistenza’: Sealand non ha ricevuto alcun riconoscimento ufficiale, ma i Bates hanno sempre sostenuto che i negoziati condotti dalla Germania per alcuni avvenimenti che li videro coinvolti, ha costituito “il riconoscimento dell’esistenza” e, dato che il governo tedesco aveva inviato sulla struttura addirittura un ambasciatore, ecco il riconoscimento diplomatico.
Inoltre, un’entità diventa uno Stato non appena soddisfa i criteri minimi per la statualità: pertanto, il riconoscimento da parte di altri Stati è puramente “dichiarativo” e non è necessario per l’esistenza dello stato stesso.

Monete del Principato di Sealand

A prescindere dal suo status giuridico, Sealand è gestito dalla famiglia Bates come se fosse effettivamente un’entità sovrana riconosciuta e venendo di conseguenza trasmesso agli eredi di famiglia.
Roy Bates, morto nel 2012 a 91 anni, si era designato come “il Principe Roy” e alla sua morte la vedova, era divenuta “Principessa Joan”; il loro figlio nel 1999 era nel frattempo succeduto al padre assumento il titolo di “Sua Altezza Reale, Principe Michael“, divenendo il “Principe Reggente”, oltre che “Capo dello Stato” e “Capo di Governo”. La Struttura, il “Pruincipato di Sealand”, è ora occupato da rappresentanti di Michael Bates, il quale risiede in Essex, Inghilterra.

La Costituzione di Sealand è stata scritta nel 1974 e si compone di un preambolo e sette articoli: il preambolo afferma l’indipendenza del Sealand, mentre gli articoli trattano lo Stato di Sealand come una monarchia costituzionale, il potenziamento degli uffici di governo, il ruolo di un Senato consultivo, le funzioni di una nomina, di consulenza tribunale legale, il divieto di portare armi, se non per i membri di designata “Sealand Guard” il diritto esclusivo del sovrano di formulare la politica estera e modificare la costituzione e la patrilineare successione ereditaria della monarchia.
Il sistema giudiziario di Sealand afferma di seguire la common law britannica e gli statuti assumono la forma di decreti emanati dal sovrano.
Sealand ha rilasciato passaporti di “fantasia” (come definito dal Consiglio dell’Unione europea), che ovviamente non sono validi per i viaggi internazionali e detiene il Guinness World Record per “la più piccola area che rivendica lo status di nazione”.
Il motto di Sealand è “E Mare Libertas”, (dal mare, Libertà).
Appare sugli oggetti Sealandic – come francobolli, passaporti e monete – ed è il titolo dell’inno, “Sealandic”, composto dal londinese Basil Simonenko ed è un inno strumentale, senza parole.
Nel 2005, l’inno è stato registrato dalla Slovak Radio Symphony Orchestra e pubblicato nel loro CD “Inni Nazionali del Mondo”, vol. 7.