No alla violenza
contro le donne

Anche oggi, 25 novembre 2020, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, i femminicidi non si fermano: altre due donne sono state uccise dai loro compagni.
A Cadoneghe, nel padovano, un uomo, sembra per gelosia, ha ucciso, con una coltellata al petto la moglie: la donna era incinta del quarto figlio.
A Stalettì, in provincia di Catanzaro, è stata trovata morta martedì sera, tra gli scogli della costa ionica, una donna di 51 anni, colpita da numerose coltellate. Ad ucciderla, a quanto pare, il presunto amante.
Purtroppo questi sono gli ultimi atti di violenza contro le donne registrati in questo 2020: mentre nel corso dell’anno sono infatti diminuiti gli omicidi in genere, sono invece decisamente aumentati i femminicidi, addirittura triplicati nei giorni del lockdown.
Inoltre, va anche detto che stando ai dati forniti da Polizia e Carabinieri, il 75 per cento di queste morti avvengono in famiglia e le vittime sono quasi sempre ragazze, mogli o ex fidanzate.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita partendo dall’assunto che questa violenza sia una violazione dei diritti umani, violazione che è una conseguenza diretta della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.
Secondo i dati più aggiornati del ministero dell’Interno, le donne uccise fino al 19 novembre 2020 sono state 96, ma nei restanti sei giorni, sino ad oggi, 25 novembre, le vittime hanno superato le 100. L’anno scorso nello stesso periodo erano 98
Dal 1981, gli attivisti dei diritti delle donne hanno segnato il 25 novembre come un giorno contro la violenza in ricordo del brutale assassinio, nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, per ordine di Rafael Trujillo. Successivamente, il 20 dicembre 1993 l’Assemblea Generale, con la risoluzione 48/104, ha adottato la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne.
In questo contesto, nel 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato governi, organizzazioni internazionali e ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani ancora molto diffusa.
Ogni 15 minuti una donna in Italia subisce atti di violenza e sono 88, ogni giorno, le donne aggredite: nell’82 per cento dei casi gli autori sono i loro dai partner.
Le vittime e gli aggressori appartengono a tutte le classi sociali e culturali e a tutti i ceti economici. Nonostante i reati come il maltrattamento in famiglia siano in diminuzione, il numero delle vittime di sesso femminile è invece in aumento.