Tra i parchi della Valtiberina

L’aspetto del paese è bellissimo: immagina un immenso anfiteatro quale soltanto la natura può crearloscriveva Plinio raccontando la Valtiberina in una lettera scritta all’amico Apollinare.

Ai piedi dell’ultimo tratto dell’Appennino toscano, in provincia di Arezzo, Sansepolcro si affaccia dall’alto su questo anfiteatro montano e collinare, dove da luglio a settembre la vacanza è green e attiva fino alle sorgenti del Tevere.
Qui, al confine fra quattro regioni – Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche – l’arte e la storia incontrano la natura: tra borghi e parchi, aree protette e riserve, sono tanti i percorsi bike e trekking che si snodano attraverso la vallata, un’area unica dal punto di vista ambientale e paesaggistico, alternativa alle solite mete turistiche.

Un importante progetto, che vedrà la luce nei prossimi mesi, mette in rete i sentieri da percorre in bike della vallata, segnalati e arricchiti da nuovi servizi, per permettere di visitare i borghi storici, culla del più grande patrimonio artistico italiano, in maniera attiva e sostenibile.
Tra gli altri, uno dei tour più amati dagli appassionati delle due ruote conduce da Sansepolcro alla diga di Montedoglio, sul fiume Tevere, attraversando i borghi storici di Pieve Santo Stefano, Anghiari e Caprese Michelangelo: 40 km tra salite discese, scorci a perdita d’occhio sulle colline che si fanno dolci, accompagnati dalla ricca fauna del lago.
Lungo i sentieri segnati è possibile, infatti, avvistare il germano reale, l’alzavola, la strolaga, il gabbiano reale e il cormorano.

Tra i piccoli affascinanti borghi toscani di Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda, Sansepolcro e Sestino si snoda la Riserva Naturale dell’Alpe della Luna: uno dei percorsi più belli da scoprire in mountain bike parte da Sansepolcro e attraversa la riserva fino a raggiungere Germagnano. Da qui è possibile inoltrarsi nuovamente tra i sentieri dell’area naturalistica per scoprirne ogni angolo, grazie anche all’attività della Fattoria di Germagnano, che offre servizi di noleggio bike ed anche brevi escursioni in sella agli asini, attrazione del luogo.

Le riserve e i parchi sono attraversati da chilometri di percorsi trekking che portano in luoghi suggestivi, alcuni dei quali ripercorrono antiche strade romane, medievali, doganali o della transumanza.
Tra le tappe del Cammino di San Francesco, una delle più suggestive è quella che da Sansepolcro porta all’Eremo di Montecasale, 7 km lungo la Valle del torrente Afra, tra campi coltivati e antichi casali. Antichissime sono le origini di questo eremo, prima fortificazione poi adibito a ospizio dei pellegrini, dai Frati camaldolesi e successivamente a centro di assistenza per malati fino al 1212, quando fu donato a San Francesco e da allora abitato dai Francescani.

Oggi, il convento mantiene intatta un’atmosfera di profonda spiritualità, intimamente evocata dall’aspra bellezza dell’isolamento nella natura. Raggiungibile a piedi in circa 2 ore proprio dal borgo natìo di Piero della Francesca, la salita alla suggestiva falesia calcarea offre panorami delineati dalle sinuose colline e dai verdi boschi fitti di odori che ospitano daini, cervi e caprioli mentre in cielo volano maestose aquile reali e sparvieri: la leggenda narra che nelle giornate in cui il cielo è terso, dal Sasso di Simone è possibile vedere il mare.

Passeggiando nella Riserva, che prende il nome dall’antica pietra, si incontrano gli antichi resti della Città del Sole, la fortificazione urbana voluta da Cosimo de’ Medici: tutt’intorno le praterie che dalla primavera fino all’autunno diventano pascolo del bovino toscano per eccellenza: la Chianina.
Al fine di tutelare tale biodiversità, l’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, ha dato vita a “I Parchi della Valtiberina”: un progetto strategico di sviluppo sostenibile finalizzato alla valorizzazione e alla “messa a sistema” delle risorse storico-culturali, archeologiche, ambientali e paesaggistiche del territorio.