eXtramuros

Lunedì, 29 agosto, ha preso il via eXtramuros, un progetto che nasce per “aprire” metaforicamente le porte della città di Teramo a chi vi ha vissuto e sta facendo esperienze importanti altrove e a chi vuole “uscire” e cerca un’ispirazione.

Promosso dall’Associazione blowart, da un’idea di Luca Pilotti, curato da Roberta Melasecca, con il patrocinio e il contributo del Comune di Teramo, con il patrocinio di Cittadellarte Fondazione Pistoletto, eXtramuros si articola su di un asse temporale ampio, da agosto 2022 a giugno 2023 e prevede numerosi e diversificati appuntamenti che si snodano attraverso un percorso di riflessione e di indagine multidisciplinare.

eXtramuros inaugura il suo percorso, a Piazza Sant’Anna, con la rassegna cinematografica “Opere Rock: la guerra, la pace, la contestazione” con la direzione artistica di Leonardo Persia e in collaborazione con Cinemusica Nova.

eXtramuros vuole promuovere uno scambio virtuoso con l’obiettivo di riflettere sui modelli sociali, economici e culturali del passato – non in chiave retorica o celebrativa ma sotto forma di indagine – e rappresentare la contemporaneità nelle sue numerose e veloci trasformazioni.

La manifestazione è pensata per favorire e promuovere lo sviluppo di un sistema di relazioni e di interscambio tra Teramo e i Teramani che vivono fuori dalle sue mura, tra le realtà in cui hanno trovato una dimensione e la loro città natale, con il fine di arricchire quest’ultima attraverso il patrimonio delle loro esperienze, nei rispettivi ambiti in cui queste ultime si sono formate e si svolgono.

Il progetto possiede un duplice intento: per una parte può identificarsi con una “stardust memories”, per evidenziare i mutamenti sociali, di costume, culturali, storici, politici, urbanistici ecc., attraverso dibattiti e incontri con autori e personaggi di rilevanza locale e nazionale, ma anche attraverso i racconti dei teramani, le mostre e le proiezioni audiovisive; dall’altra parte mira a mettere in comunicazione tra loro le esperienze, soprattutto professionali, artistiche, imprenditoriali dei Teramani extramuros con la loro Città, favorendo l’interscambio di conoscenze e gli spunti per la visione futura: una sorta di “ritorno ad Itaca”.

L’obiettivo è, dunque, quello di costruire una città aperta, dentro e fuori le porte, con il coinvolgimento quei Teramani che quelle porte le hanno attraversate per andare incontro ad un futuro che li ha visti altrove, accettando l’invito di eXtramuros di raccontare la loro storia, come vedono Teramo e cosa immaginano per il futuro della città.