Nel piatto, il Perù

A pochi giorni dal Natale, c’è ancora chi è in cerca del menu perfetto da servire in tavola: largo quindi ai piatti della tradizione di ogni famiglia, ma c’è sempre spazio per novità e per sapori differenti, per stupire gli ospiti con ricette che renderanno ogni cena e pranzo delle feste un ricordo indimenticabile.
Perché quindi non provare a deliziare i commensali con piatti che arrivano da oltre oceano e che uniscono prodotti e ingredienti locali con le culture dell’oriente e dell’occidente?
In Perù, da otto anni incoronata migliore destinazione culinaria al mondo ai World Travel Awards, il Natale si festeggia con trionfi di sapori, profumi e colori: qui, dove la cultura culinaria locale si fonde a quella di numerosissimi altri Paesi, gustosi stufati tradizionali e piatti sorprendenti trasformano le cene delle feste in un’autentica esperienza gastronomica.
Ed ecco alcuni piatti speciali da preparare per il giorno di Natale insieme ai tradizionali menù di casa nostra.
Partiamo con il Lechón al horno: il maialino arrosto. A Natale, sulle tavole peruviane non può di certo mancare la carne di maiale. Tra i piatti di carne più cucinati durante le feste e soprattutto per il cenone di Capodanno c’è il maialino arrosto, la cui preparazione prevede la macerazione della carne per un paio d’ore in una miscela di sale, pepe, cumino, aglio macinato, origano e chicha de jora. Vengono poi aggiunti una miscela di paste di peperoncini tra cui l’ají amarillo, l’ají mirasol e l’ají panca. Dopo la marinatura, la carne viene cotta al forno insieme a brodo di carne e una cipolla grattugiata.
E perché il piatto che abbiamo appena presentato, non potremmo servirlo con il Puré de camote: un purè di patate dolci? Una delle maggiori ricchezze del Perù è l’infinita varietà di tuberi e proprio per questo non c’è pranzo o cena di Natale che non veda nel menu almeno un piatto con le patate, specialmente quelle dolci.
Il piatto più famoso a base di patate è il purè, che fa da accompagnamento a molti secondi come il tacchino o appunto, il maiale. Per creare contrasti di sapori che stuzzicano il palato, vengono uniti alle patate zucchero, succo d’arancia, cannella, burro e noce moscata.

Ristorante Criollo

Nelle regioni più montuose del Perù, il piatto più preparato a Natale è sicuramente la pachamanca. Questo piatto viene cotto con il calore di grandi pietre in una buca scavata nel terreno. La sua preparazione è un vero e proprio rituale e per questo viene riservata ad occasioni speciali come questa.
Ingredienti protagonisti del piatto sono carni di manzo, maiale e pollo condite con erbe aromatiche e prodotti tipici delle Ande come l’huacatay, il peperoncino e altre spezie. Alle carni si aggiungono poi patate, fagioli o yucca, anch’esse cotte dal calore dei sassi sotto terra.
Pur essendo una pietanza davvero semplice e comune, il formaggio è tra gli ingredienti di spicco nella regione di Cajamarca, ma anche in Amazzonia. Il formaggio viene servito freschissimo e si accompagna con il miele (in Cajamarca), oppure con i picarones, frittelle a forma di anello preparate con farina, uova, zucca e patate dolci, tipiche della regione amazzone.
La Bola de Oro, alla lettera “palla d’oro” è un dolce tipico del Perù e soprattutto della sua capitale: per molti peruviani è il dolce tipico con cui concludere in bellezza il pranzo o la cena di Natale. Strati di gustoso pan di spagna vengono alternati e marmellata di albicocche, panna e noci tritate. Raggiunta l’altezza desiderata, la torta ottenuta viene modellata come fosse una cupola e poi ricoperta con una pasta chiamata ‘manna’, che si ottiene da tuorli d’uovo e che conferisce al dolce un colore dorato.
Per chi invece volesse provare la cucina peruviana originale, ecco alcuni ristoranti sparsi per l’Italia.
Partiamo da Torino, con Vale un Perù, in via San Paolo.

Ristorante Pacifico

E ora Milano con El Hornero, in piazza Monte Titano e, a seguire, sempre nel capoluogo lombardo, Pezson, a Porta Romana; Pacifico, in via della Moscova; Inkanto, in via via Emilio Gola; El Chorrillano, in via Varanini; Amor Y Pasion, alzaia Naviglio Pavese; Criollo, in via Padova 34.
Ora eccoci a Firenze, con La Vaca Loka, in via Francesco Baracca; El Inca, in Via Lapo da Castiglionchio; La cucina de Mamà, in Via del Ponte di Mezzo; El Ranchito, in Via Carlo del Prete.
Adesso la capitale, Roma, con El Norteño, in Via del Castro Pretorio; Imperio Inca, in Via Renzo da Ceri; Inka Chicken, in Via Palestro; Comida Peruana, in Via Calatafimi; Lima Chicken, in Via Flaminia; Sabor a Perù, in Via Laparelli; Salsa Y Sabor, Circonvallazione Appia;  Sabior Andino, Via Gregorio XIII; La Gallina Capricciosa, in Via Giuseppe Sacconi; Titan, in Via della Meloria.
Ora a Napoli con Urubamba, in Riviera di Chiaia e La rica finka, in via dell’Auriga.
Poi, a Palermo, potremmo andare da Freedom, in piazza del Monte di Pietà e all’Inka Wasi, in Via Emerico Amari.
A Como, al Rustica, in Via Morazzone,
Ora Genova, con Mi Rico Perù, Via di Canneto e a Bologna, con Quebracho, in Via di Corticella e Cusco, in Via Mascarella.
E chiudiamo con Bari, al Rù Peruano, in Via Andrea da Bari e Padova,  con Il Timo Sabor Peruano, in Via Luigi Lagrange.