Un grande “cammino” italiano

Lavena Ponte Tresa

La Via Francisca del Lucomagno è entrata ufficialmente nei grandi cammini italiani: i 135 km che uniscono Lavena Ponte Tresa a Pavia hanno vissuto un anno di particolare interesse: oltre 1.400 pellegrini si sono incamminati sulla Via che ha elementi di valore naturale, artistico, storico e religioso.
Il cammino si sviluppa interamente in Lombardia seguendo le orme di quanti, fin dall’anno mille, scendevano dal nord Europa per raggiungere Roma: il tratto italiano si inserisce in un percorso storico in quanto la Via Francisca del Lucomagno entra in Italia nel pittoresco paese di frontiera sul Lago Ceresio di Lavena Ponte Tresa dopo aver percorso 375 chilometri da Costanza passando dal Canton San Gallo, i Grigioni e poi il Canton Ticino e raggiunta Pavia, si collega alla Via Francigena diretta verso la Città eterna. Inoltre, per chi arriva dal Centro Europa, la Via Francisca è un’arteria nodale per raggiungere Vercelli e da lì Briancon e Arles fino a Santiago di Compostela.

Pavia

La via si snoda in un territorio fortemente urbanizzato, ma che nel tempo ha saputo conservare quegli elementi capaci di renderla uente unica e ben riconoscibile. Cinque parchi (Argentera, Campo dei Fiori, Medio Olona, Altomilanese e della Valle del Ticino), luoghi impregnati di grande fede come il Sacro Monte di Varese, la badia di Ganna, il monastero di Cairate, l’abbazia di Morimondo e non certo ultima la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, ma anche testimonianze storiche di assoluto valore quali il monastero di Torba e borghi come Castiglione Olona ne fanno un itinerario suggestivo e arricchente.

Facciata della basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, a Pavia

Dal numero delle credenziali richieste, abbiamo verificato che più di 400 pellegrini hanno percorso tutti i 135 Km della Francisca, ma sono oltre mille coloro che ne hanno percorso solo qualche tappa. Tutto questo ha generato un controvalore economico per il sistema delle accoglienze e attività economiche locali superiore a 250 mila euro. Più di 3.000 le notti passate nelle oltre 40 strutture, tra ostelli (non ultimi quelli di Castiglione Olona e Morimondo gestiti da volontari), pensioni e B&B, che si trovano lungo il cammino e più del doppio i pasti consumati. È un segnale importante, soprattutto in un momento di grande difficoltà per tutto il settore turistico”, ha ricordato il vicepresidente della Provincia di Varese e presidente del Tavolo di coordinamento del progetto di valorizzazione della Via, Alessandro Fagioli.

Pavia, ponte coperto sul Ticino

Il lavoro messo in campo negli ultimi dodici mesi ha visto la mappatura dell’intero tracciato, il posizionamento di oltre mille segnavia così da rendere la Via Francisca accessibile anche alle biciclette e alle special bike, la creazione di una rete di accoglienza con più di 600 posti letto, lo sviluppo di un’apposita app e la pubblicazione della Guida ufficiale, redatta da Marco Giovannelli e Alberto Conte per Terre di Mezzo editore.
Dal Lago Ceresio, sulle quali si affaccia Lavena Ponte Tresa, per raggiungere la tomba di Sant’Agostino nella basilica di San Pietro in Ciel d’oro a Pavia, la Via Francisca del Lucomagno si articola in otto tappe per unire, in 135 km, le Prealpi allo splendido ponte coperto sul Ticino.