Vivere la Giornata Mondiale degli Oceani in Irlanda
Ricorre, il prossimo 8 di giugno, la “Giornata Mondiale degli Oceani” e in questo contesto, a fare parlare di se, sono le acque oceaniche che circondano l’Irlanda, un Oceano, l’Atlantico che dialoga da sempre con questa straordinaria isola, un dialogo che è storia, identitá, tutela ambientale e passione
Le acque dell’Irlanda sono infatti tra le più importanti in Europa per i cetacei, con 25 specie su 86 presenti nel mondo, che vivono nei mari dell’isola di smeraldo.
Secondo un recente studio della Maynooth University, centro accademico della contea di Kildare, le aree costiere dell’Irlanda e i loro ecosistemi, oltre che un importante valore materiale, hanno anche un valore spirituale e contribuiscono, in modo significativo, al benessere umano e non è, quindi, un caso che il 40% della popolazione irlandese viva entro 5 km dalla costa.
E se non bastassero indicatori come questi per far mettere a fuoco il rapporto profondo, materiale e spirituale, dell’Irlanda con l’oceano che la circonda, vale la pena ricordare che nel 2024 cade il 10 anniversario della Wild Atlantic Way, la strada costiera panoramica segnalata più lunga del mondo, progetto turistico che, lungo i suoi 2500 chilometri, ha messo con orgoglio in fila i tesori atlantici della costa ovest irlandese, esaltando il ruolo dell’oceano nella loro unicità storico-naturalistico-culturale.
Vale la pena sottolineare che, per il suo legame con il territorio di appartenenza, questo progetto è diventato un caso di successo e da manuale di turismo in cui le attività a ridotto impatto ambientale – e pensate per contrastare potenziali fenomeni di over tourism – sono funzionali alla sostenibilità sociale: la Wild Atlantic Way supporta complessivamente 121.000 posti di lavoro e ha contribuito a crearne ben 35.000 di nuovi.
Sempre più consapevole della preziosità dell’Oceano, l’Irlanda anno dopo anno è sempre più impegnata nel mappare la biodiversità degli ecosistemi marini costieri, principalmente sulla base di campagne sul campo in situ, così come è sempre più forte la sensibilizzazione in merito agli effetti del cambiamento climatico e alla necessità di proteggere flora e fauna marine.
In relazione anche all’interconnessione tra il benessere economico del turismo per le comunità locali e la tutela ambientale, un network di imprese nella regione del Burren, reticolato calcareo che sviluppa nella contea di Clare, parte della Wild Atlantic Way, è costantemente impegnato per far sì che la propria area si metta in evidenza tra i leader mondiale del turismo sostenibile: operando a livello locale, ma pensando a livello globale, il Burren Ecotourism Network, nel 2021, per gli obiettivi raggiunti in ambito sostenibile, è entrato infatti nella Top 10 dei “Best in Travel” 2021 di Lonely Planet.
Anche in quest’ottica, l’8 giugno, gli irlandesi si sentono direttamente coinvolti da una ricorrenza importante per onorare, aiutare a proteggere e celebrare gli oceani che mettono in collegamento tutti i popoli.
Ed è proprio in virtù del legame indissolubile e ancestrale dell’isola di smeraldo con l’Atlantico che un’esperienza oceanica in Irlanda è unica, emozionante e coinvolgente, soprattutto se si sceglie di viaggiare fuori stagione: si può scegliere di esplorare il paesaggio sottomarino con un’immersione nello splendido Strangford Lough della contea di Down, o una semplice ma tonificante nuotata in acque libere nel Mare d’Irlanda fino al famoso Forty Foot di Dublino, o un sentiero naturalistico che costeggia il mare e un giro in barca con fondo di vetro al largo della costa della contea di Galway.
Il potere magnetico dell’oceano risuona in tutta l’isola, che si tratti di sfidare le onde sul surf in un vero e proprio tempio di questo sport come Easkey, nella contea di Sligo; del kayak a Clew Bay, nella contea di Mayo; di un viaggio in barca o in bicicletta alla scoperta della splendida Causeway Coastal Route o delle passeggiate su una delle numerose Bandiera Blu che punteggiano le coste tanto nell’Ireland’s Ancient East quanto sulla costa ad ovest o su quelle dell’Irlanda del Nord.
Vista la quantità di cetacei che si trovano a loro agio nelle acque irlandesi, un’attività che vale la pena mettere in agenda è il loro avvistamento: lo si può fare tranquillamente, con un po’ di accortezza dalla costa, anche grazie a un sito a dir poco straordinario (ed emozionante) come quello dell’Irish Whale and Dolphin Group – IWDG (https://iwdg.ie) che permette di informarsi sulla loro vita, i loro movimenti e la loro salute, pubblicando in tempo reale notizie sugli avvistamenti, video, immagini di avvistamenti mandate anche dalle persone comuni (molto nutrita la sezione dedicata alle megattere), contenuti interattivi, aggiornamenti video e fotografici su progetti internazionali di ricerca.
Sul sito è presente una mappa delle differenti zone da cui si possono avvistare i cetacei: in tutta l’isola d’Irlanda, infatti, dall’estremo nord de Donegal alle aree più a sud Contea di Cork o lungo i litorali nordirlandesi sono presenti numerosi luoghi per osservare i delfini e le balene: punti spettacolari – solo per menzionarne alcuni – come le Slieve League Cliffs, nella contea di Donegal; Klirush o la balconata dell’imponente faro di Loop Head, entrambi lungo la Wild Atlantic Way, nella contea di Clare; il Gobbins Cliff Path, con le sue passerelle sospese a picco sul mare, poco lontano da Belfast; le acque che bagnano il colosso di basalto Giant’s Causeway.
E con la contea di Kerry, che rivaleggia, e con quella di Cork per le migliori esperienze di osservazione delle balene via mare, per chi desidera vivere quest’esperienza in barca, non c’è che l’imbarazzo della scelta, facendosi portare al largo da realtà come Blasket Islands Eco Marine Tours, che salpa dal villaggio di Ventry sulla penisola di Dingle, nella contea di Kerry, o Cork Whale Watch, che solca le acque del West Cork, per avvistare, nel pieno rispetto della loro sicurezza, balenottere minori, delfini, nonché, con un po’ di fortuna, foche, orche e squali elefante.
Parlando di oceano e della sua relazione con gli irlandesi, non si può tralasciare l’aspetto gastronomico che permette di vivere momenti pieni di gusto e di bellezza. Impossibile non citare le ostriche, di cui si possono visitare su tutte le coste irlandesi diversi allevamenti, che contribuiscono anche a contrastare le emissioni di anidride carbonica e che offrono degustazioni “dal mare al palato”.
Chi invece vuole respirare lo spirito oceanico anche dal punto di vista dell’ambientazione e della vista magnifica trova in luoghi come Harry’s Shack a Portstewart, nella contea nordirlandese di Antrim, luoghi pieni di poesia e che permettono di gustare prodotti ittici da pesca sostenibile.
Che sia per avvincenti scoperte naturalistiche, per sapori che sanno autenticamente di mare e di tradizione, per farsi sedurre dalla verticalità selvaggia di luoghi come le Cliffs of Moher e come il Dún Aengus, il più famoso dei tanti forti in pietra preistorici presenti sulle Isole Aran, o per concedersi contemplativi momenti di relax su isole quasi disabitate come Rathlin Island, al largo delle coste nordirlandesi, l’8 giugno, pensare all’oceano irlandese e davvero un’ottima idea.
Info:
www.irlanda.com