A Firenze “Vo per botteghe”

Firenze, splendida città d’arte, non regala ai propri visitatori solo straordinari musei, monumenti e piazze, ma anche artigianato, da difendere e da far conoscere, perché a Firenze, anche l’artigianato è arte. E questo la famiglia di albergatori Del Bianco l’ha capito e ha deciso di promuovere per i propri ospiti un’interessante iniziativa: “Vo per Botteghe”.

Il progetto, targato Life Beyond Tourism, propone la vera arte fiorentina ai propri clienti, con lo scopo di far conoscere le sue storiche tradizioni, tra le quali, quella intrinseca dei bottegai di un tempo che, di generazione in generazione, si sono passati il segreto del mestiere, un’arte che si può trovare negli angoli più nascosti della città, in negozi sconosciuti ai più, ma ricercati da quanti amano il “bello” e che non sono disposti a portarsi a casa un souvenir industriale, da mettere in valigia il giorno della partenza e poi, una volta rientrati, in un cassetto e dimenticarlo.

“Vo per Botteghe” è un tour gratuito offerto dell’Hotel Laurus al Duomo e dell’Hotel Pitti al Ponte Vecchio, dai quali, ogni mercoledì mattina, accompagnati da personale specializzato, gli ospiti partono per una visita ad una Firenze diversa, andando alla scoperta delle antiche botteghe, dove l’artigiano racconta la propria storia, quella dei propri prodotti, mostrandoli con l’orgoglio di chi sa di avere per le mani un pezzo unico, un pezzo che può avere una storia di anni o essere realizzato sul momento, seguendo anche le precise richieste del visitatore.

Ma “Vo per botteghe” non è solo scoprire l’artigianato locale, è anche il conoscere persone e personaggi che, a modo loro, hanno fatto e fanno la storia di Firenze.
 E alla fine di ogni visita, ad ogni viaggiatore verrà apposto sull’apposito passaporto “Vo per botteghe” fornito dall’Hotel, il timbro della bottega visitata e tornare a casa con un ricordo indelebile dell’esperienza fatta.

Questo progetto, come detto targato #lifebeyondtourism, ha l’unico scopo di far conoscere a chi visita Firenze, le sue botteghe: nessuno sconto per chi partecipa a queste visite “guidate”, ma solo il piacere di avere scoperto un “luogo diverso“, per un ricordo da portare con se e da conservare nel tempo.
 I tour variano di settimana in settimana perché molte sono le botteghe artigiane che hanno aderito all’iniziativa e noi, in vacanza a Firenze, abbiamo voluto conoscerla trovandola particolarmente piacevole e interessante, per una passeggiata assolutamente da non perdere.

Accompagnati dalla gentilezza degli organizzatori, abbiamo fatto la nostra prima sosta alla libreria Giorni, sopravvissuta alla grande alluvione del 1966, alluvione nel corso della quale moltissimi libri sono andati perduti.
Oggi la libreria offre stampe e libri di pregio, con chicche davvero particolari, come un libro non più grande di 3 cm.Il proprietario, Francesco Giorni ci ha spiegato come scovare un libro interessante, unico o raro che sia, come sia l’atteggiamento di chi entra nel negozio e di come ami proteggere i propri “tesori” e sia difficile separarsene quando qualcuno li li scopre e vuole acquistarli.

La tappa successiva è stata alla bottega dell’orafo Paolo Penko, dove l’arte e l’architettura fiorentina ispirano i suoi gioielli, gioielli per ogni occasione, unici. Ma non solo gioielli, qui vengono realizzate anche le riproduzioni in oro, argento e bronzo del Fiorino.
E dopo la cultura dei libri e la sontuosità dei gioielli, ci siamo inebriati nel mondo dei profumi alla bottega Aquaflor, per un viaggio olfattivo in una delle più suggestive botteghe del genere. Qui si realizzano profumi “su misura” dove “il naso”, Sileno Cheloni, dopo un’approfondita chiacchierata con il cliente prepara una ricetta unica, dedicata solo a lui,  perché il profumo è come un abito, un viaggio nella memoria: nella bottega si trovano 60 profumi per la persona e 30 per l’ambiente oltre a saponi profumati.

La tappa successiva è nella più antica bottega di Firenze, la bottega Filistrucchi, dove fin dalla sua nascita, nel 1720, si fabbricano parrucche. Il proprietario, il parruccaio Gherardo racconta la storia della propria bottega, riportandoci ad epoche passate, tra parrucche d’un tempo e trucchi che trasformavano i volti.

L’ Arte della miniatura è stata la degna conclusione del nostro tour: in questa bottega la vera arte  manifatturiera la fà da padrona. Fulvia Chiesi e il padre Franco uniscono la loro incredibile capacità artistica a materiali preziosi per creare oggetti unici.
 Vo per Botteghe ci ha convinti e siamo certi che susciterà nei viaggiatori grandi emozioni, facendo loro scoprire nuove realtà, probabilmente nemmeno ai i più curiosi.
Buona passeggiata.

Info
www.florencehotelpittipalacealpontevecchio.com/it/vo-per-botteghe
www.florencehotellaurusalduomo.com/it/vo-per-botteghe