In maschera a Castrovillari

Oltre sessant’anni di vita, per una tradizione nata nel lontano 1959 grazie all’intuizione del professore Vittorio Vigiano che diede vita alla prima edizione: a Castrovillari, in provincia di Cosenza, va in scena ogni anno la festa mascherata più antica della Calabria, un evento unico nel suo genere: per la tradizione culturale e per la proposta ludica, perché propone insieme la festa, le maschere, la musica, l’arte, la gastronomia ed il folklore.
Grazie alla sua storia, quello di Castrovillari è stato riconosciuto a pieno titolo dal MIBACT tra i carnevali di grandissimo prestigio come Viareggio, Venezia, Putignano, Sciacca, Cento e, dal Touring Club, tra i dieci carnevali più belli d’Italia, riscontrando grande successo anche oltre i confini nazionali.

Protagonisti dell’evento sono il “Re Carnevale” e la sua “Madrina”: nei giorni della festa, non solo il comprensorio del Pollino, ma anche i popoli del mondo si ritrovano a celebrare insieme Re Carnevale, nel Festival Internazionale del Folklore, vetrina internazionale delle tradizioni del mondo, che si incontrano, si fondono e si contaminano in compagnia delle maschere.
Nel 1400 Ferdinando I d’Aragona conquistò Castrovillari e fece edificare il Castello Aragonese, simbolo architettonico attorno al quale si dispone il centro storico.
Oggi la città è divisa in due parti dal celebre Ponte della Catena: la parte vecchia, detta “Civita”, è caratterizzata da piccole viuzze e costruzioni molto caratteristiche. Vi si trovano la Basilica Minore di San Giuliano, il Protoconvento Francescano, il Castello Aragonese, il Santuario della Madonna del Castello e il Teatro Sybaris.
La parte nuova, detta “Casale”, è caratterizzata dall’urbanizzazione ottocentesca, col  grande Corso Garibaldi e l’isola pedonale di via Roma.
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