“Donatello”, il Rinascimento

Firenze celebra l’arte di Donatello: dal 19 marzo scorso al 31 di luglio, una mostra a Palazzo Strozzi e ai musei del Bargello racconta la passione e il talento di un grande artista e scultore che amava sperimentare nuove tecniche, ispirandosi al passato e aggiungendoci poi un tocco personale.

La sua arte si confronta con i capolavori di altri grandi artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo: ma non è tutto, il viaggio continua tra le vie del centro storico, alla ricerca di dettagli e piccoli capolavori che portano la sua firma.

E a chi desidera vivere la Firenze di un tempo, non resta che concedersi un soggiorno al Brunelleschi Hotel, un luogo esclusivo dove il passato e il contemporaneo si fondano in un’unica soluzione, elegante e raffinata come le opere di Donatello.
“Donatello, il Rinascimento”, questo il titolo della mostra, una rassegna storica e irripetibile che mira a ricostruire lo straordinario percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, con le opere del celebre scultore che incantò la famiglia dei Medici che si confrontano con i capolavori di altri straordinari artisti.

La mostra, a cura di Francesco Caglioti, è un percorso unico che coinvolge entrambe le sedi, con l’intento di celebrare Donatello, in dialogo con musei, collezioni e istituzioni di Firenze, di tutto il territorio italiano e anche internazionali.

L’artista, famoso per la sua tecnica dello “stiacciato”, ha sperimentato molti materiali: legno, marmo, pietra, bronzo e terracotta, rivoluzionando le tecniche del rilievo e della scultura.
Dal disegno all’architettura, le sue opere sono intrise di umanità e introspezione psicologica, il suo fu uno sguardo innovativo, ma allo stesso tempo fedele all’arte del passato. L’esposizione mira ad allargare la riflessione su questo maestro nel tempo e nello spazio, per poi proseguire il viaggio alla scoperta dell’universo donatelliano tra le vie di Firenze, nel centro storico, dove Donatello passeggiava, creava e rivoluzionava le tecniche del suo tempo.