Artevento Cervia 2024

Artevento Cervia torna, dal 20 aprile al primo di maggio sulla spiaggia di Pinarella di Cervia: si tratta del più longevo Festival Internazionale dedicato agli aquiloni, per promuovere la pace fra i popoli e lo sviluppo sostenibile attraverso un progetto culturale basato sulla salvaguardia di tradizioni antiche e su un approccio divulgativo interdisciplinare.

Pochi giorni dopo la chiusura dell’edizione del 2023, che ha visto un record di 600.000 visitatori, ha avuto inizio la catastrofica alluvione che ha devastato la Romagna e per questo motivo Artevento Cervia dedica la 44° edizione alla Regione Emilia Romagna, celebrandone la rinascita dopo i tragici eventi della scorsa primavera.

Primo evento espressamente dedicato all’aquilone come forma d’arte, dal 1981 Artevento rappresenta un’imperdibile occasione d’incontro per gli “artisti del vento”, voci nuove di un linguaggio poetico all’avanguardia, propensi a sperimentare l’efficacia di questo innovativo medium artistico attraverso la creazione di vere e proprie opere d’arte.

Ogni primavera, aquiloni d’arte, etnici, storici, “giganti” e sportivi danzano nel vento sulla spiaggia di Cervia, dialogando in piena libertà nella sua splendida cornice per trasmettere un prezioso messaggio di resilienza e sostenibilità, in linea con l’attitudine green della Regione Emilia Romagna dove da oltre quattro decenni, Artevento promuove gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, tra i quali la Pace, la fratellanza e l’unità nella diversità come valori fondanti dell’umanità e del diritto dell’individuo.

Il Paese d’onore della 44esima edizione della manifestazione sarà la Corea, scelto a motivo della ricorrenza dei 140 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Corea.

In linea con l’originale format del festival, come di consueto la presentazione dell’ospite speciale prevede un approfondimento non solo sull’aquilone della tradizione, ma anche un focus su cultura e folklore.

Omaggiato come uno dei primi Paesi dove la pratica dell’aquilone si diffuse nell’antichità dopo l’origine in Cina, la “terra di nobili montagne e di splendide acque” sarà infatti rappresentata dal Chungham Cultural Heritage Content Cooperative e dal gruppo di musica tradizionale “Eidos” nel contesto di uno spettacolo arricchito dall’uso dei preziosi abiti tradizionali “hanbok” dipinti dall’artista ospite Kibeom Jung.

Tra i Paesi partecipanti saranno presenti Afghanistan, Argentina, Australia, Austria, Bali, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Curacao, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Guatemala, India, Indonesia, Inghilterra, Irlanda, Italia, Kuwait, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Palestina, Pakistan, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Scozia, Singapore, Slovenia, Spagna, Sri Lanka, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Tasmania, Thailandia, Tunisia, Ucraina, USA e Vietnam.
Non mancheranno balletti aerei acrobatici, volo dei giganti, installazioni ambientali, i “Giardini del Vento”, la “Notte dei Miracoli” e il volo notturno “Bussa al cielo e ascolta il suono”, la “Cerimonia delle Bandiere”, il Premio Speciale per Meriti di Volo, laboratori didattici per bambini e corsi di costruzione per adulti dedicati al fenicottero rosa, mostre e attrazioni per tutta la famiglia proposte dalle aree fieristiche sulla spiaggia.
La 44esima edizione sarà inoltre storicizzata da tre annulli postali speciali dedicati ai temi della manifestazione e realizzati da Filatelia Poste Italiane

A rendere ancor più indimenticabile il contesto del festival sono gli incontri dedicati all’impegno civile in difesa dei diritti umani che vedono la partecipazione di testimonial d’eccezione quali la Protezione Civile e ResQ People Saving People.
La contaminazione tra arti visive e performative è protagonista, con spazi dedicati alla musica dal vivo, alla danza etnica, al teatro di figura e al circo contemporaneo.

Antoniano Bologna, modello di armonia e unione, guiderà lo spirito di questa edizione così come i bambini dello Zecchino d’Oro, scelti come ambasciatori in quanto portavoce di una cultura della Pace: lo storico festival Zecchino D’Oro, ideato nel 1959 da Cino Tortorella, si lega indissolubilmente all’Antoniano a partire dal 1961 trovando accoglienza a Bologna nell’ambiente umano di Padre Ernesto Caroli.

Nel contesto delle Saline di Cervia – da pochi mesi candidate a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO – il fenicottero rosa, divenuto stanziale nelle aree umide del Palco del Delta del Po, si erge ora a ispirazione per i laboratori creativi e per le opere eoliche degli artisti ospiti, a partire dall’americano Joel Sholtz che firma per Artevento Cervia 2024 lo spettacolare “stormo” di fenicotteri, destinato a diventare simbolo di questa edizione e del suo nuovo progetto didattico.

Durante l’alluvione della scorsa primavera, l’affascinante animale divenuto stanziale nelle acque delle Saline di Cervia si allontanò temporaneamente dal Parco del Delta del Po, tanto da preoccupare seriamente circa il futuro delle attività di nidificazione in quell’habitat.

Fortunatamente, nei mesi successivi il fenicottero è tornato a colorare di rosa le acque dell’antico bacino, tanto da essere scelto come animale totemico del Festival, in quanto presagio di rinascita e rigenerazione. L’avvenimento in questione, infatti, non solo ha rinnovato il legame tra la comunità e la sua ricca biodiversità, ma ha anche alimentato la speranza di un radicale cambiamento culturale orientato alla cura e alla guarigione del nostro pianeta.

Nell’ambito dell’omaggio alla Regione Emilia Romagna si colloca anche la celebrazione per i centocinquanta anni dalla nascita del bolognese Guglielmo Marconi, che ricorrono proprio il 25 Aprile, in una delle giornate più attese della manifestazione.

Sviluppato in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Marconi e il Museo Marconi, l’approfondimento dedicato al grande scienziato è particolarmente sentito da Artevento, soprattutto per il ruolo che l’aquilone ebbe nel contesto dei suoi esperimenti di telegrafia senza fili.

Nel 1901 infatti, Marconi riuscì a captare a oltre 3000 chilometri di distanza il segnale telegrafico della lettera “S” trasmesso dalla stazione radio di Poldhu in Cornovaglia: quella fu la prima trasmissione telegrafica wireless transatlantica della storia, un successo di straordinaria importanza per le sorti dell’umanità cui il genio di Marconi poté arrivare grazie all’uso di un “cervo volante” che innalzò l’antenna ricevente:
L’aquilone, da strumento pionieristico a simbolo di cambiamento, continua a ispirare e a promuovere una visione di futuro incentrata sulla sostenibilità.

Paradigma del dialogo fra Occidente e Oriente, l’aquilone – come patrimonio culturale immateriale in grado di suggellare la fratellanza dei popoli sotto lo stesso cielo per mezzo dell’arte enfatizzata dalle forze della natura – è alla base dell’omaggio di Artevento ai Paesi nei quali questo poetico oggetto nacque e si diffuse più anticamente: Cina, Giappone e Corea.

Il focus sulla Cina celebra i 700 anni dalla morte di Marco Polo attraverso un’edizione speciale dell’iconica “Notte dei Miracoli” intitolata “In viaggio fra draghi e lanterne e dedicata al viaggiatore e mercante veneziano che per primo nella storia di occidente lasciò testimonianza scritta (1298) circa l’esistenza in Cina di un “oggetto volante”, descrivendo l’aquilone nelle pagine de “Il Milione”.

Simboleggiato dal drago, che illuminerà lo spettacolo notturno più atteso del festival sulla spiaggia costellata di lanterne e giardini del vento, l’omaggio alla Cina prevede anche un approfondimento sulla tradizione di Pechino.

Tra gli artisti che porteranno la loro magia sulla spiaggia spicca il nome di Carl Robertshaw, stella del design UK oltre che pluripremiato campione di volo acrobatico: Robertshaw, noto anche come visionario scenografo, ha creato mondi straordinari per alcuni tra gli artisti, registi e coreografi più famosi al mondo, con interventi spesso sviluppati proprio a partire dal concept “aereo” della costruzione di un aquilone.

Il suo capolavoro The Hatchling, una grandiosa azione scenica che fonde design, teatro e spettacolo e celebra il matrimonio fra il mondo dell’aquilone e quello del puppetry, è stato presentato alla Regina Elisabetta come omaggio per i 70 anni di Regno in occasione del Platinum Jubilee il 5 giugno 2022.

Così come il fenicottero rosa di Artevento 2024, anche il dragone – protagonista di quella performance studiata dopo la pandemia – simboleggiava la rinascita attraverso la rappresentazione figurata della libertà capace di prendere il volo verso nuovi orizzonti. Proprio per questo, il festival dedica un approfondimento a questa spettacolare opera del designer londinese, presentata attraverso la mostra di foto, modelli e disegni preparatori.

Oltre a Carl Robertshaw, fra le performance previste ci saranno anche quelle del campione USA John Barresi, del leggendario team The Decorators e dell’inglese Chris Goff, impegnato per anni nel cast della megaproduzione Toruk del Cirque du Soleil, nel ruolo di pilota degli aquiloni acrobatici dipinti per quello stesso spettacolo ispirato al film “Avatar” dall’artista francese Michel Gressier, altro ospite illustre di questa straordinaria 44esima edizione.
Info:
44^ Arteventon Cervia Festival Internazionale dell’Aquilone
Cervia, Spiaggia di Pinarella e altre location
https://artevento.com/
Dal 20 aprile al 1° maggio