Alì Babà alla Scala di Milano

Dopo la pausa estiva il Teatro alla Scala di Milano riapre per la stagione autunnale, con l’opera Alì Babà e i quaranta ladroni di Luigi Cherubini, con la direzione di Paolo Carignani, la regia di Liliana Cavani, le scene di Leila Fteita, i costumi di Irene Monti e la coreografia di Emanuela Tagliavia.
Lo spettacolo impegna l’orchestra e i solisti dell’Accademia Teatro alla Scala, insieme ai giovani allievi della Scuola di Ballo che hanno avuto la possibilità di lavorare per un anno con Liliana Cavani, che torna alla Scala dove ha firmato indimenticate regie di Manon Lescaut, Un ballo in maschera e naturalmente La Traviata, ma anche del capolavoro di Spontini La vestale, e con Paolo Carignani, direttore che ben conosce i segreti del repertorio italiano.
La strettissima collaborazione fra il Teatro alla Scala e la sua Accademia costituisce un unicum a livello mondiale garantendo agli allievi una continuità tra percorso formativo ed esperienza artistica impossibile altrove.
Secondo la regista, il pubblico scoprirà “un’opera di intrattenimento” e anche il valore degli stessi studenti dell’Accademia. Non si tratta solo dei cantanti e dei ballerini, ma anche degli allievi dei corsi tecnici e artigianali (sartoria, scenografia, ecc).
L’Accademia è un’esperienza bella, fantastica – ha spiegato Liliana Cavani – che va divulgata perché funziona, anche se in Italia la scuola ha spesso dei buchi”. Invece, è convinta, bisognerebbe investirci e aiutarla perché “è dalla qualità delle scuole – conclude la regista – che si misura il livello di un Paese”.
Tornando all’opera, Luigi Cherubini, dopo le crisi creative che lo prostrarono alla fine del primo decennio dell’Ottocento, scriveva solo quartetti e pezzi religiosi. Si dice che sia tornato all’opera nel 1833 proprio con Ali Baba ou Les quarante voleurs, a distanza di vent’anni dall’ultima sua composizione.
Il settantatreenne Cherubini non presenziò alla prima assoluta a Parigi: l’opera non piacque in Francia, né in Italia, ma ebbe ottima diffusione in Germania, dove è molto apprezzata la dottrina compositiva.
Alì Babà, di cui Arturo Toscanini ha spesso diretto la Sinfonia, è stata rappresentata al Teatro alla Scala una sola volta, nel 1963, con la direzione di Nino Sanzogno e la regia di Virginio Puecher. Cantavano Teresa Stich-Randall, Alfredo Kraus e Vladimiro Ganzarolli.
L’opera va in scena, sempre alle 20, nei giorni 1, 3, 5, 9, 14, 17, 19, 21, 25 e 27 settembre.
Biglietti da 11 a 180 euro
Info:
Tel. 02 72003744