Stresa:
riaperta Villa Pallavicino

Di Gisella Motta. Finalmente il bellissimo Parco della Villa Pallavicino è stato riaperto per la gioia di gran di e piccoli, soprattutto per questi ultimi, che potranno di nuovo andare a trovare i loro amici animali.
Con i suoi 18 ettari all’aperto, il Parco, situato a breve distanza dal centro di Stresa, sul lago Maggiore, è un luogo di grande relax e serenità per le famiglie e per tutti coloro in cerca di un contatto autentico con la natura.
Un spazio ideale per passeggiare tra viali alberati, perdersi nelle sfumature di colore del giardino dei fiori e scoprire, da vicino, oltre cinquanta specie tra mammiferi e volatili, qui ospitate e affidate alle cure del dottor Uberto Calligaric che, dopo una lunga carriera di veterinario nel suo studio di Stresa, passato il testimone alla figlia, ora si dedica anima e corpo alla salute degli animali del parco.

Sempre nel rispetto delle necessarie precauzioni previste per salvaguardare la salute di tutti i visitatori, indossando la mascherina e mantenendo le distanze, il Parco è aperto nei giorni feriali tra le 12 e le 17.30, ultimo ingresso, con chiusura alle 18; sabato, domenica e festivi tra le 10 e le 18, ultimo ingresso e chiusura 18.30.

Il tricolore illumina la facciata del palazzo Borromeo dell’Isola Bella

Anche la città di Stresa, dopo due mesi di chiusura forzata per Coronavirus, si appresta ad aprire, pur nel rispetto di tutte le regole decise dal Governo, anche se al momento solo per pochi, è pronta ad aprire, dicevamo, la stagione turistica.
Intanto, il tricolore si è acceso sulla facciata del palazzo Borromeo dell’Isola Bella, un “flash mob” a cui hanno aderito tutte le attività alberghiere che per solidarietà con il mondo in lotta contro la pandemia, hanno acceso tutte le luci delle loro strutture.

In primo piano Isola Bella, parzialmente nascosta, l’Isola dei Pescatori

La scena veramente inusuale della superficie del lago così calma, silenziosa e senza alcuna scia di battelli o barchette, così come è stato per oltre due mesi, aveva un che di magico e irreale. Il piazzale del lido deserto, nemmeno un auto parcheggiata, l’entrata della stazione della funivia che sale al Mottarone, sbarrata, mentre le luci delle isole regalavano affascinanti riflessi sulla superficie dell’acqua immobile. Solo qualche cigno, sino a ieri, ha provato a stropicciare qua e là quello specchio perfetto.

I fiori in piazza Dadorna, a Stresa

Intanto però, la primavera si rivelava in tutto il suo splendore: in piazza Cadorna, priva di tavolini; sul lungolago, transennato con le strisce bianche e rosse per non far passeggiare la gente e nel resto della cittadina e dei suoi dintorni, i fiori hanno continuato la loro esplosione di colori nonostante non ci siano stati e, non si sa ancora per quanto, non ci siano turisti ad ammirarli.

Nel frattempo, molti ristoranti e alberghi della cittadina, chiusi in attesa che la situazione migliori, hanno dato il loro contributo alla comunità, offrendo la cena alle persone più anziane e bisognose per farle sentire un po’ meno sole. E con loro ha collaborato il gruppo dei diciassette “magnifici” volontari della protezione civile di Stresa, che si è preso l’incarico di portare i piatti direttamente a domicilio ai più bisognosi.

Testo e fotografie di Gisella Motta

Info:
www.booking.isoleborromee.it
www.isoleborromee.it
www.stresaturismo.it