Le radici di pietra
tra le sabbie del Nefud

Ten. col. Thomas Edward Lawrence

“Non tutti gli uomini sognano allo stesso modo, coloro che sognano di notte nei ripostigli polverosi della loro mente, scoprono al risveglio la vanità di quelle immagini, ma quelli che sognano di giorno sono uomini pericolosi perché può darsi che recitino i loro sogni ad occhi aperti per attuarli…”

In questa citazione de “I sette pilastri della saggezza”, libro autobiografico delle esperienze di soldato britannico del  tenente colonnello Thomas Edward Lawrence, nella sua attività di ufficiale di collegamento con le forze ribelli durante la rivolta araba contro l’Impero ottomano del 1916-1918, è rappresentata la filosofia di vita di uno dei personaggi più leggendari del XX secolo, famoso con il nome di Lawrence d’Arabia, il re senza corona degli arabi.

E alla ricerca delle sue orme, cancellate dal vento e dal tempo, questo viaggio – novità assoluta – va alla scoperta di un Paese tanto importante quanto ancora inesplorato. Solamente negli ultimi mesi qualche timido segnale di apertura al turismo ha scaturito il desiderio di molti di partire alla sua scoperta.

Ma l’Arabia Saudita è ancora un luogo del mondo largamente sconosciuto
, desertico, misterioso, retto da una monarchia che suscita molte attenzioni: è uno Stato prevalentemente costituito da deserti e zone aride, dove le città sorgono lungo la costa o in prossimità delle oasi e dove la vita beduina convive fianco a fianco con palazzi moderni e virtuosismi architettonici.

Sono i contrasti, i misteri e la lontananza culturale che ci avvicinano fatalmente a questo Paese e che costituiscono il motivo stesso del viaggio: la curiosità di vedere con i propri occhi come, in un altro mondo ma nello stesso pianeta, altri uomini e donne vivono e costruiscono il loro futuro.

Il viaggio – i fortunati partecipanti saranno accompagni in questo straordinario tour dallo stesso Maurizio Levi – è quindi una proposta dedicata ai viaggiatori più esperti, che mettono in conto imprevisti e avventure come parti caratterizzanti di un viaggio esplorativo.
L’itinerario si sviluppa da Jeddah tra i pellegrini diretti alla Mecca, antichi palazzi di corallo e curiose, eccentriche statue lungo la corniche.
Nel mezzo, gli inesplorati territori del nord ovest, verso la Giordania: da Hail ci si inoltrerà  tra oasi e incisioni rupestri nel deserto del Nefud, fino a raggiungere la provincia di Al-Jowf.

Tra castelli e antichi siti archeologici si giunge a Tabuk, da dove ci si può inoltrare  tra le sabbie e i faraglioni di arenaria della Hisma Valley, fino al Golfo di Aqaba, a Madyan, dove si inontrerà la prima necropoli nabatea, e poi lungo la costa, tra spiagge, idrovolanti e wadi scoscesi.

Nel corso di questo straordinario viaggio si attraverseranno terre che un tempo percorse da nomadi e carovane commerciali, abitate dai Nabatei, occupate per breve periodo dalle legioni di Traiano; terre le cui sabbie hanno occultato e saputo conservare autentici gioielli archeologici.
Come Madai’n Saleh, nella grande oasi di Al Ula, che si potrà raggiungere dopo un’emozionante traversata in 4×4 della Disah Valley.

E ancora, l’antica Hegra, la Petra perduta nelle sabbie, uno dei pochi luoghi al mondo dove all’arrivo si ha ancora la sensazione di scoperta, l’emozione di trovarsi al cospetto di una Storia che aspetta ancora di essere raccontata.

E il viaggio studiato e curato dagli operatori di Kel 12 e de I Viaggi di Maurizio Levi, terminerà a Riyadh, con i suoi grattacieli e le strade trafficate, ma anche con il suo cuore d’argilla inaspettato, centro del potere di una Penisola Arabica che guarda al futuro, tra mille contraddizioni, senza scordare le proprie radici. Resilienti, silenziose, sommerse ancora dalle sabbie del deserto.

Tra le tappe di questo straordinario viaggio, la città di Jeddah: affacciata sul Mar Rosso, era originariamente un villaggio di pescatori. Nel 647 d.C. il califfo musulmano ‘Uthmān B. ‘Affān la trasformò in un porto per i pellegrini musulmani che vi transitavano durante il viaggio che li portava alla Mecca.

Ancora oggi Jeddah è un crocevia per milioni di pellegrini che arrivano in aereo o via mare. Negli ultimi anni, come molte altre città della penisola arabica, ha visto un notevole sviluppo urbanistico, anche se più tradizionale e, salvo lungo la Corniche, evitando di svilupparsi in verticale, la città è la seconda del Paese per numero di abitanti, che oggi sfiorano i 4 milioni.

Altra tappa di questo viaggio in Arabia Saudita, Mada’in Saleh, un luogo di profonda bellezza e carico di suggestioni per il connubio estremo tra la natura e l’opera dell’uomo.
Primo sito patrimonio Unesco del Paese, nel 2008, anche conosciuto con il nome di Al Hijr, era nota ai tempi degli antichi greci, grazie alla testimonianza di Strabone, come Hegra. Sembra che i primi insediamenti risalgano attorno all’ VIII secolo a.C., ma è sotto il regno dei Nabatei che la città si espanse e, tra il 100 a.C. e il 75 d.C., furono realizzate tutte le principali opere che caratterizzano il sito.

I Nabatei regnavano da Damasco a Gaza, fino alle frontiere con lo Yemen, per conoscere poi un inesorabile declino con l’arrivo dei Romani, che conquistarono l’area corrispondente oggi alla Giordania per prendere il controllo delle principali rotte commerciali che in quest’area confluivano, dalla via della Seta a quella dell’Incenso, proveniente proprio dalla penisola Arabica.
Ormai è accertato grazie ad alcuni ritrovamenti, che fin qui si spinsero le truppe dell’imperatore Traiano, e che l’area probabilmente fece parte della provincia dell’Arabia Petrea, con capitale Petra.


Info:
Le radici di pietra tra le sabbie del Nefud;
partenza prevista il giorno 8 di marzo 2022 e rientro il 18 dello stesso mese;
costo del viaggio, 6.250 euro per un minimo di 10 partecipanti.
www.viaggilevi.com
www.kel12.com
www.toinitiative.org
www.astoi.com 
www.esteri.it