Weekend in Istria

Ormai ci siamo: la pandemia da Covid sta decisamente rallentando, l’inverno (anche se uno strano inverno) si avvicina alla fine, le giornate si allungano e anche se qualche meteorologo ci dice che qualche giorno di freddo potrebbe tornare, ormai possiamo decisamente pensare alle vacanze, sia a quelle estive, ma anche ad un weekend di primavera per cercare di dimenticare questi ultimi due difficili anni.

Rovigno, con al centro, la chiesa di Sant’Eufemia

E ci possiamo pensare senza andare troppo lontano, verso l’est del nostro Paese, magari in Istria, l’Istria  “blu” che è anche l’Istria più nota, quella con le sue città storiche che si aprono sull’Adriatico.
Per un bell’assaggio della penisola croata si può incominciare da Rovinj (Rovigno), cittadina che ha fascino storico da vendere e, specialmente in primavera, è pervasa da un’atmosfera solare e rilassata. Le sue vie acciottolate sono perfette da visitare a piedi: la sosta d’obbligo è alla chiesa di Sant’Eufemia, che svetta su Rovinj con il suo campanile ispirato a quello di San Marco a Venezia.

Cocktail & Champagne al Bar Valentino di Rovigno

Prima di cena si può sorseggiare un drink al Cocktail & Champagne Bar Valentino, “place to be” della città, famoso per i suoi cuscini dorati sparsi sulla costa rocciosa, punto perfetto per godersi tramonti spettacolari.
Infine, per i gourmet, non può mancare in agenda una cena nell’unica città in Croazia che offre ben due ristoranti stellati Michelin, il ristorante Monte e Agli Amici Rovinj.

L’Arena di Pola

Il secondo giorno potrebbe invece essere tutto dedicato a Pula (Pola, l’antica Polensium), la più grande città istriana, un emozionante scrigno di antiche vestigia: qui ci si può immergere nella storia dell’Impero Romano con una visita all’Arena di Pola, uno degli anfiteatri meglio conservati al mondo.
Altri monumenti da vedere durante il tour sono l’Arco di Trionfo dei Sergi e il Tempio di Augusto.
Per un pranzo “like a local” c’è Batelina, una taverna (konoba) a conduzione familiare che serve freschissimi frutti di mare, 6 km a sud della città.

Isole del Parco Nazionale di Brioni

Per chi invece ha ancora qualche ora a disposizione, Pula è anche un’ottima base di partenza per visitare a sud il parco naturale di Punta Kamenjak (Promontore) – scenografico promontorio che in primavera ospita una meravigliosa fioritura di piante selvatiche – e il Parco Nazionale delle Isole Brijuni (Brioni) a nord.
Dopo aver visitato Rovinj, Pula e ammirato, a piedi o in bici, la costa frastagliata di Punta Kamenjak (Promontore), nella penisola di Premantura, una decina di km a sud della città, è il momento di dedicarsi al relax e alla scoperta dei sapori istriani: a cominciare dall’olio extravergine di oliva, tra i più pregiati al mondo, da assaporare con una degustazione guidata presso l’azienda agricola Chiavalon.

E poi naturalmente ci sono i celebri vini istriani: per un’esperienza indimenticabile si può prenotare una notte al Relais & Châteaux Meneghetti Wine Hotel and Winery, dove organizzano degustazioni delle loro etichette e mettono a disposizione degli ospiti una piscina immersa nel verde e una spa che è un’autentica oasi di pace.
Il giorno successivo, ci si può regalare una giornata speciale prenotando uno yacht privato: da non perdere la baia di Leme, l’arcipelago di Rovigno e, se la stagione è già abbastanza inoltrata, si può andare alla ricerca di scogliere e baie romantiche in cui tuffarsi.

Port town Porec, Croatia

L’ultimo giorno, di ritorno verso l’Italia, la tappa d’obbligo è Poreč (Parenzo): i mosaici dorati della Basilica di Eufrasio (patrimonio mondiale UNESCO) sono uno spettacolo che riempie gli occhi e gli edifici gotici e barocchi del centro storico completano l’opera. Ma Poreč ha anche un coté che piace a bon vivant e festaioli, fatto di locali notturni e wine bar alla moda.

La giornata si può quindi chiudere in bellezza con un aperitivo sul lungomare oppure una cena al ristorante “fine-dining” Sveti Nikola, ammirando l’isola dello stesso nome (San Nicola) – la prima isola croata alimentata interamente da energia solare – si può pernottare all’esclusivo Valamar Isabella island resort.

Il tour di quattro giorni, che tocca le città principali della penisola, può essere rimpolpato con una serie di esperienze che permettono di scoprire quanto ha di bello e di buono da offrire l’entroterra istriano.
A nord di Poreč, prima di raggiungere Umag (Umago), ci si può concedere un’ottima sosta gastronomica a Brtonigla (Verteneglio), piccolo villaggio sul fiume Mirna (Quieto): qui si trova, in un edificio del XVIII secolo, l’Heritage Hotel San Rocco, incantevole boutique hotel famoso in tutta la regione per il suo ristorante, la cui carta dei vini conta oltre 250 etichette locali.

Per dormire, nel vicino paesino di Buje (Buie), c’è il San Canzian Village and Hotel: glamour country, in una struttura che mescola l’architettura tipica istriana con il design contemporaneo. Qui gli ospiti possono scegliere tra tour della regione in Porsche o romantiche cene per due immersi nell’uliveto (il ristorante Luciano, all’interno dell’hotel, è un altro fiore all’occhiello della gastronomia istriana).

La vasta zona circostante la pittoresca Buie, oltre che per il vino, è famosa per essere, insieme a Pinguente, territorio di raccolta dei tartufi istriani: la stagione del pregiato fungo è ovviamente l’autunno, quando vengono organizzate anche battute di caccia.

Motovun

In primavera, però, ci si può dedicare ad altro: ad esempio un bagno nella birra nella prima “beer spa” della Croazia presso il San Servolo Resort; oppure ci si può spostare più a est per visitare il paese di Motovun (Montona), una manciata di case arroccate in cima a una collina: qui in estate organizzano un famoso festival del cinema, ma il suo centro storico merita una visita in qualsiasi stagione dell’anno.

Per gli amanti della natura, una menzione speciale va al “Sentiero delle Sette Cascate”, un percorso di 13,5 km – con sezioni impegnative – che inizia e finisce nei pressi della fabbrica di birra di Buzet (Pinguente): per percorrerlo interamente ci vogliono circa 4-5 ore, ma in cambio regala panorami unici fatti di vecchi mulini, laghetti e, naturalmente, scenografiche cascate.