Da 50 anni in volo sul mondo

Cinquant’anni fa, il 21 marzo del 1972, alle 9.15 del mattino, dall’aeroporto bergamasco di  di Orio al Serio, decollava il DC 9 Itavia per il primo volo civile, destinazione Roma Ciampino, a bordo, 18 passeggeri: lunedì sera, 21 marzo 2022, nello splendido teatro Donizetti della città di Bergamo, alla presenza di autorità e di un folto pubblico, la celebrazione per l’importante traguardo raggiunto.

Tanti gli ospiti, dal presidente della società Sacbo, Giovanni Sanga, al sindaco della città, Giorgio Gori, collegato a distanza in quanto in quarantena per Covid; dal presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, al presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma; dall’attore e regista bergamasco, Giorgio Pasotti, ai campioni sportivi Vincenzo Guerini e Giacomo Agostini e ad altri testimoni dell’epoca: la serata si è poi conclusa con uno straordinario concerto del pianista Giovanni Allevi che aveva aperto la sua esibizione suonando l’inno nazionale ukraino con il pubblico in piedi ad applaudirlo.

Giovanni Sanga, presidente Sacbo

Ad aprire la serata il presidente Sanga, che nel suo intervento dopo essersi detto orgoglioso del riconoscimento per Orio al Serio – oggi Milano-Bergamo “Il Caravaggio” – di miglior aeroporto europeo, ha precisato che quello raggiunto “è un traguardo da ascrivere a chi, 50 anni fa iniziò questa straordinaria avventura, a chi l’ha proseguita e ci ha creduto e a chi oggi vive e lavora in Sacbo, ci siamo stati, ci siamo e ci saremo: il nostro volo è destinato a durare nel tempo”.
Avere un aeroporto da 50 anni – aveva detto ancora Giovanni Sangavuol dire tanto per Bergamo: nei primi 30 anni di questo lungo periodo, il viaggio aereo ha significato soprattutto lavoro e vacanza, negli ultimi 20, è stato proprio questo aeroporto l’artefice di una profonda trasformazione, un processo di cambiamento che ha generato nuove abitudini e avvicinato al volo vecchie e nuove generazioni. Oggi gli aerei sono più confortevoli, più capienti, meno impattanti sull’ambiente: il viaggio non termina con l’atterraggio, ma nella realtà multimodale che ci contraddistingue, si combina con il treno e gli altri mezzi. Ne scopriremo l’importanza nelle prossime tappe simbolo, come Bergamo-Brescia capitale italiana della Cultura 2023° le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026”.

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

L’aeroporto di Orio sono le parole di Giorgio Goriha contribuito a fare di noi ciò che siamo oggi; ha consentito ha persone di altri Paesi di arrivare a Bergamo e di contaminarci con la loro diversità. Ma non solo, lo scalo bergamasco ha consentito anche a fare di Bergamo una città più europea e moderna”.

Tra gli altri interventi segnaliamo quello del presidente dell’Enac – l’autorità italiana di regolamentazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell’aviazione civile – Pierluigi Di Palma: “si è detto che questo straordinario aeroporto è stato eletto miglior scalo europeo nella categoria 5-15 milioni di passeggeri, ma è un limite che eliminerei, perché a mio avviso questo è sicuramente l’aeroporto migliore d’Italia, se non d’Europa”.

Giorgio Pasotti

Sono poi seguiti, presentati dal giornalista Max Pavan altri interessanti interventi, tra i quali quello del presidente della Provincia Gandolfi e di Giorgio Pasotti con un suo personale  racconto di quel 21 marzo 1972 e di uno dei 18 passeggeri di allora, Giancarlo Rubini, al quale è stata consegnata una targa ricordo.

Breve intervento anche del giornalista Egidio Genise, allora redattore del quotidiano locale, L’Eco di Bergamo, che ha ricordato le emozioni di quel primo volo tra i tanti curiosi che si erano radunati intorno all’aeroporto e il racconto del secondo volo Orio-Ciampino.
La parabola dello scalo orobico, è stata raccontata anche attraverso testimonianze e immagini del docu-film “”Orio al Serio, un volo lungo 50 anni”,  curato dal giornalista  Eugenio Sorrentino, responsabile dell’Ufficio Stampa Sacbo.

Giovanni Allevi

Poi, il tanto atteso intervento del pianista e compositore Giovanni Allevi che ha aperto il concerto, come detto, con l’inno nazionale ukraino: sono poi seguiti altri brani che hanno coinvolto il pubblico.

Per concludere ricordiamo che in occasione dell’anniversario la Sacbo ha celebrato l’avvenimento con uno speciale annullo filatelico di Poste Italiane: lunedì 21, per tutta la giiornata, accanto alla scultura de “Il Caravaggio” di Giacomo Manzù, antistante la porta d’ingresso 3 all’aerostazione e che da il nome allo scalo, era stato allestito uno spazio filatelico dedicato presso cui era stato possibile ottenere l’annullo con il timbro creato per l’occasione: inoltre Sacbo, sempre in collaborazione in collaborazione con Poste Italiane ha realizzato una cartolina filatelica in edizione, che riporta la scritta: “Da 50 anni in volo sul mondo” e l’immagine della pista di volo con un aereo in decollo, scatto fotografico di Kamal Haroui.

Il timbro figurato, dopo l’utilizzo nella giornata del 21 marzo, è disponibile, per i centoventi giorni successivi, presso lo sportello filatelico di Bergamo Centro, in via Locatelli 11, e verrà poi depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma per entrare a far parte della collezione storico postale.