Sudafrica, dove tutto ebbe inizio
Non tutti sanno che il Sudafrica ha sempre avuto un posto speciale nel cuore di John Ronald Reuel Tolkien: nonostante vi abbia vissuto solamente i primi tre anni della sua vita e non sia mai riuscito a farvi ritorno, ci sono diversi luoghi direttamente o indirettamente legati allo scrittore sudafricano e alla sua opera letteraria, a partire dalla sua città natale: in occasione del Tolkien Reading Day (25 marzo), andiamo alla scoperta di tre luoghi a metà tra fantasia e realtà.
John Ronald Reuel Tolkien nacque a Bloemfontein, all’epoca capitale dello Stato Libero dell’Orange (oggi Free State), il 3 gennaio 1892.
I genitori, di origini britanniche, si trasferirono in Sudafrica quando Il padre, Arthur, venne nominato direttore della filiale della Bank of Africa a Bloemfontein.
Oggi, rimangono ancora alcuni luoghi legati all’autore della trilogia de Il Signore degli Anelli, anche se vi trascorse solamente l’infanzia.
Tra questi, la targa commemorativa in inglese e Afrikaans visibile presso la casa natale (Bank House), situata tra il municipio e la cattedrale anglicana di Sant’Andrea e San Michele, e la tomba del padre presso il President Brand Cemetery.
Sempre a Bloemfontein, lungo la President Steyn Avenue, sorge oggi lo Hobbit Boutique Hotel, hotel 4 stelle costruito in tributo allo scrittore, il cui arredo si ispira a lo Hobbit (con tanto di bancone del bar a forma di albero) e le cui camere portano i nomi dei personaggi della saga.
Se invece volete sapere qual è l’angolo del Sudafrica più simile alla Contea, abbiamo la risposta per voi: Hogsback, una cittadina nella provincia di Eastern Cape, che ancora oggi conserva la sua atmosfera magica.
Situata in cima ai monti che popolano la regione centrale della provincia, Hogsback vanta cascate mozzafiato, infinite praterie e foreste impenetrabili che ricordano il Bosco Atro, tra cui quella di Amatola, con i suoi maestosi alberi, il fitto sottobosco e l’ampia varietà di flora e fauna.
Chi sceglie di visitare Hogsback e i dintorni non avrà modo di annoiarsi, grazie alle tante attività outdoor, come escursioni sulle vette circostanti, percorsi naturalistici attraverso la Foresta dell’Amatola e itinerari alla volta delle cascate più scenografiche, come quella dei 39 gradini, ma anche Madonna, Child e Swallowtail Falls.
Per i più avventurosi, da non perdere una passeggiata a cavallo, come quelle organizzate dall’eco-lodge Terra Khaya.
Infine, chi visita la regione in inverno (da giugno ad agosto), con un po’ di fortuna potrà ammirare il paesaggio innevato e festeggiare questo momento magico attraverso eventi e workshop organizzati dagli abitanti del posto.
Per dormire si può optare per Away with the Fairies, la cui vasca all’aperto con vista sulla foresta è super Instagrammata e rappresenta una vera e propria attrazione. In alternativa, si può dare un’occhiata Hogsback Inn, Arminel Hogsback Hotel and Village o The Edge Mountain Retreat.
La catena montuosa più grande del Sudafrica è un luogo davvero magico, a prescindere dalle condizioni meteorologiche: in una giornata soleggiata, si può avere la possibilità di ammirare paesaggi mozzafiato, mentre se si è alla ricerca di atmosfere ancora più “tolkeniane”, in una giornata più cupa, ci si può trovare facilmente circondati da nuvole
Con oltre 35.000 pitture rupestri, un’enorme varietà di specie animali e vegetali protette, vallate sconfinate, ruscelli, aspre scogliere e cime che superano i 3000 metri, il Parco Nazionale del Drakensberg attira migliaia di viaggiatori ogni anno ed è tra i punti da segnare sulla mappa per immergersi, mentalmente e fisicamente, nel magico mondo di Tolkien.
Info:
www.southafrica.net