Yueyaquan, oltre la realtà

Una mezzaluna nel deserto del Gobi: Yueyaquan non è un miraggio, è una incredibile oasi della provincia del Gansu, in Cina, che sorge attorno ad un lago che ha proprio la forma di una luna crescente. Conosciuto anche come Crescent Lake, è fra i luoghi più sorprendenti ed unici al mondo ed è stato chiamato così ai tempi della dinastia Qing.
Oggi il lago non è più grande come una volta, ma la desertificazione sembra essersi fermata, assicurandogli così 50 metri di lunghezza e 5 di profondità.
Questa particolarissima oasi aveva infatti rischiato di sparire a seguito della realizzazione di una diga negli anni 90: attualmente è nelle liste dell’UNESCO e il governo cinese ha ultimamente emanato una serie di leggi per preservarne l’integrità.

Secondo le misurazioni effettuate nel 1960, la profondità media del lago era da 4 a 5 metri, con una profondità massima di 7,5 metri. Tuttavia, nei successivi 40 anni, la sua profondità era andata riducendosi, tanto che nel 2006, il governo locale, con l’aiuto di quello centrale, aveva appunto iniziato a riempirlo e a ripristinarne la profondità e le sue dimensioni sino a quelle di attuali.
Oggi la desertificazione pare essersi arrestata e le dimensioni del lago si sono assestate, come abbiamo detto prima, sui 50 metri di lunghezza e su 5 metri di profondità.
Il lago, è circondato da una vegetazione rigogliosa che cresce lungo le sue rive e inoltre da una serie di pagode in legno in stile architettonico tradizionale, diventate una vera e propria attrazione turistica, un luogo da cui partono diverse escursioni in cammello e su fuoristrada per esplorare il deserto del Gobi.
Va detto tuttavia che anche se il lago sorge nel bel mezzo del deserto vi sono, a pochi chilometri, alcuni centri abitati, come ad esempio la cittadina di Dunhuang, in passato una tappa importante lungo la celebre ed antica Via della Seta.

Oggi il lago è collegato con la città da un servizio di bus e navette: per una visita è consigliabile evitare le ore più calde della giornata a causa della temperatura elevata e nel caso di escursioni notturne è invece necessario portarsi indumenti pesanti, nel deserto la notte fa freddo e anche in estate la temperatura può arrivare a zero gradi.
Ma qual è la ragione che ha permesso a questo bacino d’acqua di sopravvivere da più di 2000 anni in un luogo così inospitale come il deserto?
Con molta probabilità, ciò si deve alla sua bassa altitudine e alla sua precisa collocazione, che non hanno mai consentito alla sabbia di avere il sopravvento.
La zona, ha di certo un clima arido, caldissimo in estate e freddo in inverno, con piogge scarse e molta evaporazione, eppure il lago sembra quasi non risentirne più di tanto e misteriosamente continua a non mollare la presa.