Capodanno in rifugio

Si sale col gatto delle nevi al calar del sole fino ad arrivare a 2000 metri e oltre e si aspetta la mezzanotte avvolti in quella magica atmosfera che solo le montagne al chiaro di luna sanno regalare: il Capodanno in baita ha sempre un grande fascino e ad Arabba, hotspot tra i più esclusivi delle Dolomiti, quest’anno l’appuntamento raddoppia.

Sono ben due infatti i rifugi che offrono una New Year’s Eve Experience da non dimenticare, a cominciare dall’esclusivissima serata al Viel Dal Pan, ristorante gourmet all’interno del Rifugio Luigi Gorza, dove solamente 40 fortunati, (sono solo 10 tavoli) potranno brindare al Nuovo Anno gustando i piatti creativi preparati dal nuovo chef Salvatore De Laurentis e dalla sua brigata di cucina, proposti a 150,00 a persona, vini esclusi (menù bambino a 40 con bibita inclusa).  Dopo cena, poi, musica con DJ, panettone e brindisi di mezzanotte con falò e braciere.
La partenza in funivia è prevista per le 19.30 e durante la salita verrà offerto un aperitivo, circondati dal silenzio e dall’incantevole spettacolo delle cime innevate. Mentre la discesa è possibile a partire da mezzanotte e mezza fino alle 2 del mattino.
Per info e prenotazioni:
rifugi@dolomitiportavescovo.it

Primo giro di salita con gatto delle nevi invece alle 18.30 per arrivare al Rifugio Burz, dove alle 20.30 iniziano i festeggiamenti a suon di food, drink & music in attesa della mezzanotte.
Superlativo il menù, con brindisi di mezzanotte con spumante, panettone e uva benaugurante. E fuochi d’artificio ad illuminare il cielo stellato (tempo permettendo). La cena verrà accompagnata dalla dolce voce di Lisa Cassol, mentre dopo la mezzanotte dance party. In questo caso il prezzo, 150 euro a persona, ha incluso vino Sauvignon/Merlot e trasporto con gatto delle nevi andata/ritorno. (Menù bambino fino 10 anni 35 primo, secondo dolce compreso trasporto).
Per info e prenotazioni:
info@burz.it
oppure tel. 0436 79399 o 331 9590941
Neve perfetta su piste magnificamente battute, cielo azzurro, aria pulita e sole praticamente tutto l’anno, impianti di risalita ultramoderni che consentono di raggiungere alcune tra le location più belle e panoramiche di tutta l’area sciistica e, non da ultimo, tanto divertimento ed esperienze gourmet in alta quota.
Questa è Arabba, il punto di riferimento a valle, (Fodom), dello scenografico comprensorio sciistico di Arabba – Marmolada, che fa parte del celebre carosello Dolomiti SuperSki.
“The place to ski”, ovvero una certezza. Sì, perché ad Arabba si scia per davvero e per tutta la stagione, dall’apertura alla chiusura impianti, (quest’anno prevista per il 14 aprile 2020).
Arabba è il Luogo con la L maiuscola dove poter staccare la spina e mettersi alla prova sulle piste più belle, il punto di partenza per raggiungere le emozionanti discese fino a oltre 2.500 metri: un vero paradiso per sciatori e snowboarder oltre che un autentico posto in prima fila – comodamente accessibile anche da chi non scia – per godersi lo spettacolo unico del massiccio del Sella e del ghiacciaio della Marmolada.

Oltre 62 km di piste lunghe e tecniche (le piste nere da non perdere sono sicuramente la Fodoma, la Ornella, la Sourasass e la Burz, le prime 3 interamente esposte a nord con tratti che superano il 70% di pendenza, ma non mancano ovviamente le piste rosse e blu altrettanto divertenti ed estremamente godibili dal punto di vista panoramico), 28 impianti di risalita e dislivelli oltre gli 800 metri (dai 1.602 metri di Arabba fino ai 2.538 di Forcella Europa, passando per i 2.478 di Porta Vescovo, punti raggiungibili sia tramite la telecabina Europa, la cui stazione intermedia è il punto di transito per la Marmolada, sia con il modernissimo Funifor), e uno scenario di rara bellezza che comprende due tra i più famosi e spettacolari itinerari sugli sci di tutte le Alpi: lo skitour della Grande Guerra, che ripercorre il fronte dolomitico lungo il quale si scontrarono tra il 1915 e il 1917 i Kaiserjäger austriaci e tedeschi da una parte e gli Alpini italiani dall’altra, e il Sellaronda, il famoso “giro dei quattro passi”, 40 km con gli sci ai piedi, un vero must per gli amanti dello ski-in ski-out – un’esperienza accessibile anche agli sciatori meno esperti che con la telecabina a 8 posti Portados, che non arriva in cima a Porta Vescovo, possono percorrere il mitico giro senza affrontare il muro in vetta.

Per chi invece non teme le sfide, un paio di giri in più sulla Fodoma o una scappatina in Marmolada sono d’obbligo, così da aggiungere un pizzico di emozione e adrenalina in più alla propria giornata.
Per info sugli altri suggestivi ski tour:
https://www.arabba.it/it/attività/attività-ski-tours/16-60766.html
Altre informazioni:
prezzi Skipass Arabba/Marmolada 2019/2020 – da 40 euro per gli adulti e 35 per Junior al giorno;
prezzi Skipass Dolomiti Superski 2019/2020 – da 62 euro per gli adulti e 43 per Junior al giorno.
https://www.arabba.it/it/attività/prezzi-skipass-arabba-marmolada-amp-dolomiti-superski/17-15.html
Oltre alle emozioni in pista, un altro fiore all’occhiello del comprensorio è sicuramente l’offerta food, tra le quali meritano una visita ben 5 diverse realtà: la principale in termini di ricettività rimane il Rifugio Luigi Gorza, piacevole punto di incontro a 2.478 metri di altezza con il suo elegante self-restaurant e il Grand Bar, perfetto per una sosta veloce sulle sue accoglienti gradinate esterne disposte ad anfiteatro e dotate di comodi cuscini.
Al suo interno si trovano anche il Viel dal Pan, ristorante gourmet tra i più alti delle Dolomiti, solo dieci tavoli per un’esperienza gastronomica unica, e il Bistrot, dehors in pieno sole affacciato sulle piste del comprensorio e sul ghiacciaio della Marmolada. Il nuovo chef Salvatore De Laurentis propone la sua cucina creativa e stuzzicante.
Per soste golose e aperitivi in località Pescoi, c’è la Cesa da Fuoch, rifugio di design a pochi passi dalla stazione intermedia della telecabina: qui la protagonista è la grande cucina a vista, aperta a tutte le ore, riscaldati dal fuoco dei grandi camini indoor o nelle due magnifiche terrazze esposte al sole che saranno teatro di dj set e wine tasting.
Le grandi vetrate panoramiche con vista mozzafiato a 360° su tutto il paesaggio bianco sono senza dubbio l’asso nella manica del Rifugio Burz.
Qui si possono gustare piatti della cucina tradizionale e internazionale sia per un veloce stop-and-go di qualità che per un pranzo più “relax” da assaporare nella scenografica veranda: in menù, stinco, maiale ai ferri, grigliate, agnello con patate, strudel alla vaniglia… e tutte le domeniche pomeriggio après-ski con DJ.
Non da meno il Bec de Roces, rifugio a gestione famigliare che offre tutto il meglio dell’ospitalità ladina: dalla cucina semplice e sana che utilizza esclusivamente prodotti locali (il rifugio ha anche una mini fattoria), alla calda accoglienza degli spazi interni, all’impareggiabile vista dal dehors.

Infine, il Rifugio Plan Boè è uno dei riferimenti più apprezzati e riconosciuti della zona perché riesce sempre a sorprendere con un menù genuino e creativo in grado di soddisfare con abbondanza e autenticità gli sportivi affamati che si concedono una pausa ristoro tra una discesa e l’altra.
Con la calda atmosfera tipica del rifugio di montagna il Plan Boè è ristorante, bar e aprés-ski ed è aperto anche a cena su prenotazione.
www.dolomitiportavescovo.it
www.arabba.it