Venezia, riapre l’arte

Finalmente, dopo mesi di attesa, Venezia ha riaperto le porte dei suoi musei: ad attendere l’evento, decine, centinaia di visitatori i quali, secondo le direttive sulla sicurezza, si sono regolarmente incolonnati mantenendo il distanziamento sociale e indossando la mascherina.
Davanti a Palazzo Ducale, ad attendere gli “ospiti”, la presidente della Fondazione Musei Civici Mariacristina Gribaudi, il presidente del Consiglio Comunale di Venezia, Ermelinda Damiano e la direttrice della Fondazione Musei Civico, Gabriella Belli: il primo museo ad aprire, sabato mattina alle 11, il Museo del Vetro, a Murano, seguito, un’ora più tardi, dal museo del Merletto, a Burano.

Nell’occasione, dopo essersi detta felice per la presenza di così tante persone in attesa della riapertura, la presidente Gribaudi ha voluto aggiungere che “sappiamo che questo è solo l’inizio e che il futuro è ancora da scrivere, ma è un inizio meraviglioso, che ci dà la forza di proseguire con il giusto ottimismo verso la normalità anche della nostra offerta museale che non ha eguali in Italia”.

Da sinistra, Ermelinda Damiano, Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli

Felice per la riapertura anche il presidente del Consiglio comunale di Venezia, Damiano, che si è tra l’altro detto molto felice per la presenza tra quanti erano in attesa, degli operatori sanitari degli ospedali Civile e dell’Angelo, “a loro – ha precisato – va un grande ringraziamento da parte di tutti noi per il sacrificio e il senso di abnegazione che hanno dimostrato in questi mesi così difficili”.

“Un primo passo verso il ritorno alla normalità – è stato il commento del direttore Belliuna sorta di rinascita di Venezia che non poteva che ripartire da questa città e dai suoi musei”.
Una ripartenza che sarà tuttavia graduale, in armonia con la città e nell’osservanza di tutte le norme di sicurezza.

Ad aprire le porte sabato,il Palazzo Ducale, il Museo del Vetro e quello del Merletto, che saranno sempre aperti nei fine settimana, con ingressi che a Palazzo Ducale saranno con costi del biglietti ridotti, mentre saranno gratuiti gli altri due, che resteranno aperti anche durante la settimana insieme al Museo del Settecento Veneziano a Ca’ Rezzonico; Casa Goldoni; Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo e il Museo di Storia Naturale di Venezia, Giancarlo Ligabue
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