Dentro il ghiacciaio

Tempo purtroppo ne è rimasto poco, non giorni o mesi, ma comunque poco per poter godere del piacere di una visita “dentro” uno dei ghiacciai più spettacolari del mondo: siamo in Alaska, ad una ventina di chilometri dalla città di Juneau, capitale del Paese americano e il ghiacciaio di cui parliamo è il  Mendenhall, è lungo oltre 19 chilometri e si trova nella Foresta Nazionale Tongass.
Il “dentro”, è una serie di grotte che si perdono all’interno del ghiacciaio, luoghi incantati e surreali, un mondo dalle mille sfumature azzurre e dalle forme decisamente suggestive.

Le sue opere colpiscono per i loro giochi di tonalità, con  la loro struttura cristallina che assorbe e riflette la luce, donando al ghiaccio solo il caratteristico colore azzurro.
L’acqua ha scolpito le caverne dall’interno, creando mondi fantastici, dalle forme curiose: cupole glaciali si tingono di riflessi turchesi, mentre correnti gelide scorrono sotto la superficie.
Sfortunatamente il riscaldamento globale, con l’innalzamento delle temperature, sta pian piano sciogliendo questa meraviglia glaciale, anche se l’effetto dello scioglimento, oltre a sgretolare le lastre di ghiaccio, crea nelle grotte forme sempre nuove e bizzarre.

Il Juneau Icefield Research Program che dal 1942 sta monitorando i ghiacciai dell’area di  Juneau, tra cui anche il ghiacciaio Mendenhall, ha potuto accertare che nel periodo 1951–1958, il fronte del ghiacciaio, che fluisce verso la periferia di Juneau, è arretrato di 580 metri e di 2,82 km dal 1958 ad oggi: il limite del ghiacciaio ha attualmente un bilancio di massa di ghiaccio negativo e purtroppo continuerà ad arretrare anche in futuro.

Mendenhall, il Centro Visitatori di Juneau

Il Mendenhall, a quanto sembra formatosi oltre tremila anni fa, in origine aveva due nomi attribuiti dai nativi della zona: Sitaantaagu, che significa “il ghiacciaio dietro la città” e “Aak’wtaaksit, il ghiacciaio dietro il piccolo lago”, mentre l’attuale nome gli è stato attribuito solamente nel 1899.
Il ghiacciaio, uno dei 38 che emergono dal territorio di Juneau Icefield, si estende verso il lago e il fiume Mendenhall e le sue famose e spettacolari grotte sono accessibili solo tramite kayak, oltre attraverso una scalata di una parete interamente di ghiaccio: per questo motivo solo i visitatori più coraggiosi ed esperti possono cimentarsi in questa impresa, ma solo con il giusto equipaggiamento e la giusta preparazione, oltre che essere accompagnati da una guida.

Il sorprendente colore blu del Mendenhall è creato dall’aria che viene “spremuta” dal ghiaccio e dalla neve ghiacciata, in modo che il ghiacciaio finisca per assorbire tutti i colori tranne il blu.
Nuove grotte si formano nel corso del tempo a causa dello scioglimento dell’acqua che scorre attraverso e sotto di esso, grotte che, a volte crollano a causa del generale spostamento  del Mendenhall e della sua “ritirata”.
Queste forze sono costanti e particolarmente pericolose: i visitatori possono aspettarsi basi instabili, caduta di rocce, corsi d’acqua in rapido movimento e gocce d’acqua durante l’estate: negli anni non sono mancati gli incidenti, fortunatamente senza gravi conseguenze.

Durante un eventuale trekking verso le grotte, lungo un sentiero in gran parte non segnalato, può essere facile per gli escursionisti che non hanno familiarità con la zona, di  perdersi sulla via del ritorno, ecco perché è consigliato, oltre che obbligatorio assumere una guida esperta che oltre a conoscere l’intera area, conosca soprattutto il ghiacciaio e le sue condizioni del momento.
I visitatori che si recano nella zona, si parla di oltre mezzo milione di persone all’anno, dovrebbero assicurarsi di avere molto tempo per esplorare la zona: a volte possono essere necessarie fino a otto ore tra andata e ritorno. Indispensabile poi l’attrezzatura giusta, molta acqua e calzature impermeabili e robuste e per quanto riguarda gli indumenti, è meglio vestirsi a strati, come si dice, “a cipolla”, con vestiti ad asciugatura rapida.

Non tutti poi sono in grado di compiere questa escursione, anche se il desiderio quando si arriva in zona è alto: ramponi e picozza non sono sufficienti per cui il ghiacciaio lo si può osservare anche dall’alto, da un elicottero; per molti tuttavia, è sufficiente, una volta raggiunto il ghiacciaio, osservarlo da valle, immersi tra i sentieri della Tongas National Forest, una delle foreste pluviali più selvagge del mondo o dal lago in cui il Mendenhall si affaccia.
Tra quanti hanno percorso e visitato queste straordinarie grotte, anche, piccone alla mano, il fotografo Kent Mearig, riuscito a calarsi lungo la parete del Mendenhall e realizzare alcune incredibili fotografie per testimoniare la bellezza di questo luogo, facendolo conoscere al mondo intero.
L’accesso per accedere alle grotte di ghiaccio non è sempre garantito: le visite possono essere chiuse ai visitatori in qualsiasi momento secondo le condizioni del tempo,
Il Mendenhall non è tuttavia l’unico ghiacciaio esistente con una grotta percorribile, ne esiste uno anche in Austria, nella valle dello Stubai: la grotta che è possibile visitare è lunga poco più di 200 metri.

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