Bressanone: I luoghi dell’acqua

Cosa può aver spinto i vescovi fondatori a spostare la loro sede episcopale dal monastero di Sabiona, sullo sperone roccioso sopra Chiusa, a Bressanone nel 911?: potrebbe anche essere stata l’acqua, perché proprio a Bressanone confluiscono due importanti fiumi dell’Alto Adige, l’Isarco e la Rienza.

Ma l’acqua può essere sia una benedizione sia un pericolo. Nel corso dei secoli si sono verificate diverse alluvioni nel centro storico di Bressanone. E così accadde che dopo l’ennesima inondazione del 1760, sul Ponte Aquila fu eretta la statua del santo protettore delle acque di Praga, Giovanni Nepomuceno, ma i due fiumi furono domati solo molto più tardi.

L’importanza per gli abitanti di Bressanone del “loro” fiume è dimostrata anche dal cantautore Max von Milland, originario della città vescovile. Il suo ultimo album, uscito il 3 febbraio, si intitola “Eisack”(Isarco): Max von Milland, che scrive poesie e canta in dialetto altoatesino, descrive la forza di questo fiume e le sue riflessioni sul corso della vita nell’omonima canzone “Eisack”.

I Giardini Rapp, l’oasi di pace nelle immediate vicinanze del centro storico di Bressanone, così come l’accogliente passeggiata lungo il fiume sono sorti alla fine del 19. secolo con la regolazione della confluenza dei due fiumi: l’Isarco, che nasce al Passo del Brennero, e la Rienza, che dallo spartiacque di Dobbiaco scorre in direzione ovest attraverso la Val Pusteria e la selvaggia gola di Rienza, presso Rio Pusteria, fino a Bressanone.

Nel 1890 a Bressanone sul fiume Rienza è stato costruito il primo stabilimento idroterapico austriaco secondo il modello di Kneipp. Il fondatore fu il medico Otto von Guggenberg zu Riedhofen (1848-1914), che dopo gli studi a Vienna e Berlino lavorò come medico termale in Boemia, a Merano e al Brennero.
Fino al 2017, la “Clinica Guggenberg” è stata un luogo di incontro per le celebrità del jet set, dell’alta nobiltà, dell’economia, della politica e dell’arte. In futuro ospiterà una casa di riposo e di cura.

Il 22 marzo, “Giornata mondiale dell’acqua”, la montagna locale di Bressanone, la Plose, è ancora innevata. Ma presto questa si scioglierà e intraprenderà un lungo viaggio attraverso diversi strati di roccia fino a quando la speciale “acqua di Bressanone”, che proviene da 16 fonti diverse, sgorgherà dai rubinetti e dalle fontanelle della città. L’acqua di Bressanone e dintorni è dolce e ciò è dovuto alla fillite quarzifera di Bressanone: in questa città, ogni giorno è la Giornata Mondiale dell’Acqua.

Non è solo per l’ambiente che già dall’agosto 2019 si è rinunciato alle bottiglie di plastica sulla Plose e si è dato vita al progetto “Refill your bottle”: le bottiglie in acciaio inox appositamente progettate sono ora disponibili anche a Bressanone, Varna e Fortezza e possono essere riempite, ad esempio, alle 48 fontane di Bressanone: l’acqua di Bressanone riempie anche le varie vasche del tempio pubblico del benessere Acquarena, dove tra l’altro non ci sono più bottiglie di plastica, ma è stata introdotta la “bottiglia refill”.

Sulle pendici della Plose, sopra Bressanone, ad un’altitudine di 1870 m, si trova la sorgente dell’acqua minerale Plose: da oltre 65 anni, l’acqua minerale riempita esclusivamente in bottiglie di vetro è una delle “acque più leggere e pure del mondo”, come si legge nella descrizione del prodotto.

Queste affermazioni sono chiaramente comprovate da analisi specifiche: una durezza molto bassa, pari a 1,1 F, un contenuto di ossigeno eccezionalmente alto con 10 mg/l, un residuo fisso molto basso di 22 mg/l, un basso contenuto di sodio pari a 1,1 mg/l e un valore di pH pari a 6,6.

Chi non ha mai sentito parlare del Lido di Venezia, ma del Lido di Bressanone? Qui non c’era il mare, ma c’erano i meandri originali dell’Isarco, che sono gradualmente scomparsi dopo la sua regolazione. Ciò che rimase fu uno stagno per l’allevamento dei pesci e una piscina, il Lido. La piscina non esiste più, ma almeno il laghetto ospita ancora numerose specie di pesci, come tinche, lucci e carpe, e persino la rarissima taccola. Sulle rive del laghetto dei pesci, invece, è stato creato un vero e proprio tempio gourmet, il Brix 0.1, e altre strutture per il tempo libero delle famiglie.

A Bressanone non si vive solo sull’Isarco, il gruppo Riversurf Brixen si muove nell’Isarco. Questo sport è particolarmente popolare in estate, perché le corde elastiche attaccate al ponte Lido permettono ai surfisti di eseguire virate, torsioni, salti e altri trucchi spettacolari.

Ed è proprio sulle rive dell’Isarco che sorgeranno alcune delle strutture alberghiere di nuova costruzione o rinnovate: lo storico Goldener Adler Hotel direttamente sul lungofiume si trasforma in Adler Historic Guesthouse. Ispirate al passato, sono state create 43 camere con finestre a bovindo e balconi. Gli ospiti saranno deliziati dalla ADLER Spa con piscina sul tetto e vista sulla Torre Bianca e sulle guglie del duomo. Apertura prevista per l’inizio dell’estate 2023.

Sulla sponda opposta dell’Isarco sorge la Lasserhaus, un punto di riferimento all’ingresso degli Stufles, il quartiere più antico della città. Ogni bambino di Bressanone conosce la sua facciata con i suoi dipinti colorati. Da giugno 2023 diventerà “quite &art hotel”, un nido d’amore, un boutique hotel di charme per intenditori con nove camere e una cantina.

Non lontano dal fiume Isarco, nel tardo Medioevo a Bressanone c’erano dei bagni pubblici. Nello stesso quartiere in cui allora si trovava la “padehaus”, alla fine dell’estate 2023 aprirà la Badhaus, con la sua struttura a torre dal carattere particolare, nel cuore del centro storico di Bressanone, con 20 camere e un’esclusiva suite con sauna privata e vista sulla Torre Bianca all’ultimo piano.

Probabilmente il più antico impianto Kneipp dell’Alto Adige è stato costruito sul torrente Scaleres, sopra Varna, nelle immediate vicinanze di Bressanone. Qui, dal 1666, c’era in origine un bagno, il “Wildbad Schalders”, che, dopo diversi cambi di proprietà, è stato più o meno in funzione fino al 1914. Nel frattempo, l’impianto Kneipp è stato rinnovato e ampliato e offre sempre momenti di benessere ed energia.

In estate, quando fa piuttosto caldo nella conca di Bressanone, si è attirati dalle altezze più ventilate: da Scaleres, l’escursione un po’ impegnativa fino ai Laghi Gelati può essere coronata da un bagno rinvigorente nei cristallini laghi di montagna. Non meno faticoso, ma di una bellezza naturale unica, è il percorso da Le Cave al Lago di Pontelletto nelle Alpi Sarentine.

Dal 3 al 21 maggio torna il Bressanone Water Light Festival © powered by Durst. Durante queste settimane, artisti vicini e lontani daranno libero sfogo alla loro immaginazione con installazioni, azioni e mostre a Bressanone, Novacella e Fortezza. L’unica premessa è il motto: “Acqua è vita, luce è arte”. Oltre ai due elementi naturali, l’acqua e la luce, sono legati a questo motto il confronto con la natura e l’uso rispettoso e sostenibile di tutte le risorse. In questo modo vengono messi in evidenza temi come l’inquinamento luminoso, la plastica negli oceani, il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai.
Info:
I luoghi d’acqua di Bressanone:
https://www.brixen.org/it/stile-di-vita-urbano/acqua/luoghi-dacqua