South Dakota preistorico

Milioni di anni fa, nello Stato Americano del South Dakota, le Black Hills, le Badlands e la prateria occidentale, ospitavano innumerevoli specie di dinosauri e altri animali preistorici: da allora la zona si è fatta un nome per se stessa come destinazione seducente e interattiva, attraente soprattutto per chiunque abbia una propensione per la paleontologia, lo studio di vita preesistente basata su fossili.

Un fossile che potrebbe essere una porzione reale dell’animale, come ossa, denti o conchiglie, o forse sostituito da minerali come silice, ferro e manganese come nel legno pietrificata; un fossile può anche essere una traccia o un’impronta o un calco, qualsiasi cosa che indichi forme di vita preesistenti.
Così, attraverso la paleontologia, gli scienziati sperano di creare una comprensione più completa di come la vita è cambiata da quando è apparsa per la prima volta nel record geologico del tempo
E allora, se amate la paleontologia, se state cercando di scoprire i fossili, il miglior sito per trovarne, è come detto, il South Dakota, in modo particolare nel Badlands National Park.

Circa 75 milioni di anni fa un mare poco profondo ricopriva la regione delle Grandi Pianure: nelle odierne Badlands il fondo di quel mare appare oggi come una roccia sedimentaria grigio-nera chiamata Pierre (peer) shale ed è una ricca fonte di fossili.

Una incredibile varietà di animali fossili sono infatti stati trovati nel Parco, creature marine che affondarono sul fondo del mare quando morirono, tra cui i cefalopodi (creature simili a calamari), vongole, granchi, lumache, pesci antichi, mosasauri (lucertole marine giganti), pterosauri (rettili volanti), Archelon (tartarughe marine giganti) e Hesperonis (uccello subacqueo simile a un moderno loon).
Le Black Hills, note per la bellezza naturale, le meraviglie paesaggistiche e le sculture di roccia nelle montagne – Mt. Rushmore National Memorial e Crazy Horse Memorial – fatte dall’uomo, sono anche il luogo per scoprire le meraviglie del passato terrestre e per fare questo, basterebbe una visita al Museum @ Black Hills Institute a Hill City: si tratta di un vero e proprio viaggio indietro nel tempo per vedere i resti di antiche creature che vagavano tra terra, cielo e mare nell’era dei dinosauri.

Si possono inoltre ammirare tesori minerari provenienti da tutto il mondo, con una sezione speciale dedicata all’area regionale, ma soprattutto è narrata la storia degli esploratori e dei minatori che hanno forgiato il presente e dei cacciatori di fossili che hanno fatto luce sul passato.
Anche il The Journey Museum & Learning Center , a Rapid City è un leader nella conservazione del ricco patrimonio geologico delle Black Hills e fornisce una vivida impressione della vita del Dakota durante i tempi antichi, osservando da molto vicino più di 500.000 esemplari di fossili, rocce e minerali. Inoltre, mentre la maggior parte dei musei mostra solo fossili e repliche di scheletri, i dinosauri del The Dinosaur Museum di Rapid City mostrano come erano i dinosauri quando erano vivi ed è possibile vedere anche un’autentica zampa di dinosauro che i bambini possono toccare.

Nel versante meridionale delle Black Hills, nella località di Hot Springs, il Mammoth Site è  una enorme fossa vecchia di oltre 26.000 anni, ancora oggi sito di scavo paleontologico attivo, con la più grande concentrazione di resti di mammut nel mondo, tanto da essere listato quale National Natural Landmark: il numero di mammut attuale è 61, con 58 colombiani e 3 mammut lanosi, ed è l’unica realtà dell’Era Glaciale del suo genere in Nord America, diventando una preziosa risorsa educativa per studenti di tutte le età, non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo.

La maggior parte dei fossili trovati nel sito di Mammoth provengono dal mammut colombiano nordamericano, ma il ritrovamento di tre mammut lanosi ha reso questa scoperta un “incontro tra l’est e l’ovest“: è la prima volta – infatti – che entrambe le specie sono state trovate insieme.

Sono stati scoperti anche fossili di altri animali dell’era glaciale: cammello, lama, orso gigante dalla faccia corta, lupo, coyote e cane della prateria per citarne alcuni, oltre che  fossili di piume d’uccello, scheletri completi di pesci e migliaia di conchiglie di molluschi.
Ma una delle specie più affascinanti è senza dubbio il Tirannosaurus Rex e Sue è il soprannome dato a uno degli esemplari di Tyrannosaurus rex più grandi, estesi e meglio conservati mai trovati, con oltre il 90% recuperato, datato oltre 65 milioni d’anni fa.
Sue fu scoperto il 12 agosto 1990 nella Cheyenne River Indian Reservation da Sue Hendrickson, esploratrice e collezionista di fossili, e prese il suo nome.

Come altri T. rex, Sue, il cui scheletro è oggi esposto al Field Museum of Natural History a Chicago, si erge per quasi 4 metri, misura circa 13 m. in lunghezza e pesa 340 kg. La sua bocca presenta denti seghettati, alcuni delle dimensioni di banane. Quand’era in vita i Trex rimpiazzavano i denti frequentemente, rinnovando così la dentatura, ma Sue morì di una dolorosa infezione orale.
Tutte queste informazioni sono scaturite dall’attento studio dei paleontologi. Oggi chi passa da Faith in South Dakota  la “T.rex Capital of the World”, trova un vero e proprio monumento a Sue, ma non è fatto di ossa. E’ una scultura di ferro riciclato del noto artista e scultore del South Dakota, John Lopez.

Ci fu un altro ritrovamento altrettanto importante in South Dakota da parte di un paleontologo amatoriale, Stan Sacrison, che scoprì nel 1992 un titano della terra del passato: un T.rex di circa 11 metri che fu appunto chiamato “Stan”.
E’ recente la notizia dell’asta di Christie che ha battuto la vendita di Stan per la cifra record di 31,8 milioni di dollari: il prezzo più alto mai pagato all’asta di un fossile: Stan ha battuto Sue, che il Museo di Chicago comperò all’epoca per 8,36 milioni di dollari.

In South Dakota il patrimonio museale del genere abbonda: a Lemmon, ad esempio, vicino al confine con il North Dakota, nella parte nord-occidentale dello stato, il Grand River Museum offre accesso gratuito e conserva ha una grande quantità di fossili di dinosauri.
Sempre a Lemmon c’é il Petrified Wood Park & Museum, dove si possono trovare grandi curiosità, sia per la geologia che per l’architettura: torri alte fino a 6 metri, un castello composto da legno pietrificato, un dinosauro pietrificato e ossa di mammut.

Se si è alla ricerca di un’avventura da non dimenticare, è sufficiente una visita al  PaleoAdventures, a Belle Fourche, a pochi km dal confine con il Wyoming e partecipare ad un tour di scavo alla ricerca di dinosauri: nel corso del tour viene infatti offerto ai partecipanti la possibilità di scavare alla ricerca di veri e propri fossili di dinosauro su terreni privati, sotto la stretta supervisione di personale addestrato.

Tutti gli strumenti e la formazione sono forniti e si possono tenere alcuni dei fossili più comuni che si riesce a trovare. Fossili commercialmente “significativi” come denti di T. rex, e ossa più complete di Triceratopi e Edmontosauri possono anche essere acquistati per un costo aggiuntivo, se lo si desidera. I pezzi “scientificamente significativi” sono riservati solo ai musei.
Info:
sulla paleontologia in South Dakota al seguente:
LINK
Colorado, porta d’accesso ufficiale all’immensa regione del Great American West:
Denver
The Great American West – Italia:
https://greatamericanwest.it/