Festival Liszt ad Albano Laziale

Franco Mezzena e Stefano Giavazzi

La star del piano femminile Jin Ju, László Borbély, il duo Mezzena Giavazzi e Gabriele Bonolis con i Solisti e l’Orchestra del Festival Liszt dal 30 ottobre al 4 dicembre in scena nell’Ottocentesco Palazzo Savelli di Albano Laziale, in provincia di Roma, per i 35 anni dello storico Festival Liszt.

Un Festival dedicato al compositore ungherese e che, dopo un’anteprima sorprendente nella vicina Cattedrale di Castel Gandolfo, torna nello scenario di uno dei palazzi storici del Lazio, Palazzo Savelli, cornice romantica per un festival che fa del genio compositivo di Franz Liszt il cuore di una programmazione musicale che ogni anno conferma lo slancio internazionale sul filo dell’incanto musicale

László Borbély

Si parte il 30 Ottobre con László Borbély al pianoforte: eccellenza proveniente dall’Accademia Ferenc Liszt di Budapest, classe 1984 e con all’attivo numerosissimi riconoscimenti internazionali.

Dopo lui, il 6 novembre il progetto “Tzigane!” con il prestigioso duo Mezzena Giavazzi: il violino di Franco Mezzena e il piano di Stefano Giavazzi per una interpretazione trascinante dell’ardua sonata n.7 in Do min. op. 30 n.2 di Beethoven, della prima sonata in La min. di Schumann e infine, della Tzigane di Ravel: un concerto brioso e imperdibile per virtuosismo tecnico e coloritura del suono.

Jin Ju

Attesissima a Palazzo Savelli il 27 novembre anche Jin Ju, stella primaria del virtuosismo femminile pianistico, che eseguirà la nota Sonata op 57 “Appassionata” di Beethoven, un’opera per la quale la capacità di scavo espressivo della pianista si è già dimostrata sorprendente. In programma nella serata anche Chopin con Improvvisi op 29 -36-51-66 e gli Studi trascendentali n. 9, n. 11, n.10 di Liszt.

Jin Ju è tra le giovani pianiste più apprezzate del momento, con un passato di bambina prodigio nel suo Paese, la Cina; un presente di artista acclamata (Il nome di Jin Ju è risuonato in tutto il mondo nel 2009 dopo l’incredibile performance nella Sala Nervi di Città del Vaticano davanti al Papa) e il plauso unanime della critica internazionale che l’ha designata come interprete femminile da tenere sotto stretta osservazione. Una presenza preziosa nel programma di un Festival che fa incontrare sensibilità tecnica ed esecutiva in un racconto musicale unico nel suo genere.

Maurizio D’Alessandro

A chiosare sull’incanto musicale e la temperie romantica di cui Franz Liszt fu nume tutelare,  il 4 dicembre sale sul palco del Festival di Albano, Gabriele Bonolis: sarà lui infatti alla direzione del concerto finale affidato a Maurizio D’Alessandro, Gianluca Giganti e ai solisti del Festival dal titolo “Ottonovecento oltre confine, il rock entra nella classica”.
In programma l’esecuzione di quella che Wagner definiva apoteosi ritmica ovvero la  sinfonia n. 7 di Beethoven, qui nella versione per otto fiati e contrabbasso, il “Concerto” per violoncello e orchestra di fiati del leggendario Friedrich Gulda (1930 – 2000).

Una figura da riscoprire quella del pianista e compositore austriaco, scelta a chiudere questa edizione speciale del festival lisztiano con una composizione eccentrica, eclettica  in cui la creatività del ‘900 rinsalda il legame del moderno nelle interazioni con musica classica.

Il Festival è ideato e organizzato dall’Ass. Amici della Musica Cesare De Sanctis Festival Liszt Albano ETS con il contributo del Comune di Albano Laziale e la direzione artistica di Maurizio D’Alessandro

Tutti i concerti si svolgeranno ad Albano, presso la Sala Nobile di Palazzo Savelli (Piazza Costituente, 1), alle 18: biglietto unico d’ingresso 12 euro.
Info e prevendita:
Tel. 069364605
www.amicidellamusicaalbano.it