Carnevale di Ronciglione

Si chiuderà il prossimo 21 febbraio il Carnevale di Ronciglione, in provincia di Viterbo: una manifestazione che si è aperta nei giorni scorsi con una festa centenaria amata dai suoi spettatori e capace di attirare pubblico da tutta la penisola, tanto da far ribattezzare Ronciglione la “Città del Carnevale”, carnevale le cui radici si riscontrano nel periodo farnesiano (1537-1649), quando nel cuore della Tuscia si svolgevano le Pubbliche Allegrezze, corse di cavalli senza fantino note come corse dei Barberi e affiliabili con il carnevale romano.

Quest’anno la tradizione e folklore sono già stati ammirati e lo saranno ancora il 16, 18, 20 e 21 febbraio: per più di un mese Ronciglione è il centro del divertimento tra sfilate, maschere e artisti di strada: domenica, 19 febbraio, dalle 16 è in programma la terzo, Grandioso Corso di Gala – altri due si sono svolti il 29 gennaio e il 5 febbraio – con maschere, carri allegorici, gruppi mascherati e bande folkloristiche.

Inoltre, è anche la giornata ideale per ammirare anche il Carnival Street Show, il Festival degli artisti di strada, la Parata Storica degli Ussari (alle 15.30) e per ballare il tradizionale Saltarello di Carnevale accompagnati dalla Banda cittadina A. Cantiani.

È dal 1570 che questo territorio celebra il suo unico e inimitabile Carnevale: neanche le truppe giacobine francesi che incendiarono la cittadina nel 1799 riuscirono a porre fine alla tradizionale festa, che riprese pochi anni dopo il saccheggio, con più spirito e voglia di rivalsa.

Oggi il Carnevale di Ronciglione – dopo aver cambiato le sue norme e la sua manifestazione – appare fortemente ispirato dal carnevale romano rinascimentale e barocco: lo dimostrano il suono del campanone del municipio, la danza saltarello accompagnata dalla banda comunale, la già citata corsa dei barberi, i carri allegorici e la sfilata dei Nasi Rossi, maschera tipica locale che offre in Piazza della Nave rigatoni al ragù in pitali di terracotta.

Giovedì 16 febbraio si celebrerà Giovedì Grasso: si inizia alle 14.30 con il Campanone di Carnevale che suona per annunciare il ritorno del Re Carnevale e si prosegue poi con la follia di Carnevale, con la Parata Storica degli Ussari, il Gran Carnevale dei Bambini e l’offerta di tozzetti e vino da parte della Confraternita di Sant’Orso.

Sabato 18 febbraio è poi la volta del Sabato Ghiotto: imperdibili la Carnevale Soap Box Race – parata di carrozzette – e il Carnevale Jotto, un pomeriggio gastronomico a base di porchetta.

Il 20 febbraio spazio al “Lunedì dei Nasi Rossi”, con la 123esima Tradizionale Carica e degustazioni a cura dei Faciolari: ltradizionale maschera di Ronciglione ha le sue radici addirittura nel 1900, quando due barbieri e due calzolai si trovavano nei pressi dell’osteria di Nostasìa, quando uno di loro raccontò ai compagni di essersi svegliato accorgendosi di avere il naso completamente rosso: colpa, probabilmente, del fatto di aver erroneamente scolato i rigatoni nel vaso da notte (sorprendentemente pulito).

I quattro amici decisero quindi di formare la Società di Nasi Rossi: una convivenza di bontemponi, mangiatori e bevitori: nasce da questa storia il rituale della Pitalata.
Gran finale Martedì Grasso, il 21 febbraio, quando si potrà assistere alla rappresentazione della Morte di Re Carnevale e all’apertura del suo testamento: prima dell’ultimo Saltarello, il Carnevale di Ronciglione si chiude con il corteo funebre e la tradizionale fiaccolata della Compagnia della Penitenza e della Compagnia della Buona Morte.

Due anni di stop forzato non hanno fatto che aumentare la voglia di noi ronciglionesi di vivere, respirare e dare nuovo impulso ad una delle tradizioni più antiche della nostra Cittàracconta il Sindaco di Ronciglione Mario Mengonicarnevale è sinonimo di tradizione e al contempo di innovazione; è artigianalità ed estro, creatività ed impegno, passione ed emozione“.
Info:
Pro Loco di Ronciglione – Corso Umberto I, 20
Ronciglione (VT) – Tel. 0761 627596
http://www.carnevaledironciglione.org
info@carnevaledironciglione.org