Farout Live Arts Festival

Sino al prossimo 17 di ottobre, Base Milano presenta la terza edizione di “Farout”, il festival dedicato alle molteplici forme dello spettacolo dal vivo, che quest’anno si sviluppa a partire dal titolo, “Long Story Short”: la celebrazione di tante storie contro Una Storia.

Per oltre 10 giorni gli spazi post-industriali di Base si trasformano in ambienti e paesaggi immersivi, palcoscenici, percorsi e occasioni di scoperta attraverso la mescolanza di teatro, musica, danza e arti visive da un punto di vista transdisciplinare.

E non solo. Dato che il palinsesto di FAROUT si articola tra interno ed esterno di BASE, intrecciandosi ai quartieri di Barona e Giambellino, grazie a “Milano è Viva”, il bando promosso e coordinato dal Comune di Milano con il contributo del MIC a sostegno degli spettacoli dal vivo, e raggiungendo altri luoghi significativi della città come Volvo Studio Milano e CityLife Shopping District.

A partire dal 5 ottobre le atmosfere immersive di “Farout”,  “Live Arts Festival”, sono tornate a Base Milano: in serata, sempre il 5 ottobre, si inaugura In balìa, l’installazione di Giulia Crispiani che trasforma la Ground Hall in una dimensione sospesa tra acqua e aria, lasciandoci la possibilità di decidere se navigare e lasciarsi trasportare, o seguire l’andazzo di venti ed eventi. A seguire Di Venti e Correnti, una lettura/concerto dell’artista insieme a Federico Antonini.

Nel buio del Volvo Studio Milano, a partire dalle 21, il live di Mombao: una voce che diventa tante, un concerto ipnotico che si trasforma in danza collettiva.
A concludere il programma, martedì 17 ottobre Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal, una performance all’incrocio tra un concerto rock e uno spettacolo di danza nel semirimorchio di un camion, un pezzo di poesia mobile a Barrio’s Milano.

L’espressione “To Make a Long Story Short” significa arrivare direttamente alla parte importante di una narrazione, tralasciare dettagli non importanti o noiosi della storia che si sta raccontando, tralasciare quelle che possono apparire informazioni irrilevanti. Significa, in poche parole, scegliere con quale completezza raccontare una storia, quale versione della storia dare.

La linea portante di questa edizione di “Farout Live Arts Festival” nasce proprio su questo equivoco, nello spazio scivoloso che si crea tra la Storia con la S maiuscola – quella univoca, contrattata, mediata – e la pluralità delle storie dei singoli, minuscole, considerate irrilevanti, appunto.

Eppure, narrazioni plurali avrebbero potuto produrre futuri plurali. Diversi.
Futuri che oggi non sappiamo immaginare e che però possono trovare nuovi spazi di racconto attraverso l’arte, che sa inventare nuovi linguaggi, ritrovare voci e ricostruire forme di espressione. 

Questa è la convinzione che unisce tutte le proposte artistiche di “Farout 2023”.
Artiste e artisti provenienti da diversi Paesi del mondo portano alla manifestazione le loro storie e visioni umane, politiche, sociali. Prime nazionali e repliche di performance che hanno riscosso successo internazionale sui temi del corpo e della parola come strumenti di liberazione e resistenza ai canoni, del dialogo (im)possibile tra mondi in conflitto; della reazione generazionale al crollo delle ideologie; della liberazione della rappresentazione della sessualità dalle dinamiche patriarcali.
Dall’incontro di queste proposte si sviluppano i percorsi che il pubblico potrà scegliere di intraprendere, alla scoperta di una voce plurale della storia.

Farout è il pianeta più distante del sistema solare scoperto ad oggi. Letteralmente, “molto lontano, non convenzionale, non abituale”: Farout Live Arts Festival è il festival di Base Milano dedicato alla creazione contemporanea. Performance, concerti, installazioni e panorami immersivi in cerca di nuovi punti di vista. Un viaggio per osservare la terra e i suoi organismi (umani inclusi) dal punto più lontano. Linea guida nella curatela del festival, l’interdisciplinarietà di generi artistici, progetti e sperimentazioni tesi a superare le categorie tradizionali, integrando sempre di più scena, corpo, testo e musica, spaziando fino ai linguaggi connessi alle nuove tecnologie..

Base Milano è un centro culturale ibrido al servizio della città che nasce dalla rigenerazione degli spazi industriali dell’ex-Ansaldo in zona Tortona. Un hub creativo dall’atmosfera internazionale che produce innovazione sociale e contaminazione culturale tra arte, impresa, welfare e formazione: non è un museo, non è un teatro, non è solo uno spazio aggregativo, non è un coworking tradizionale, non è un locale da ballo. È tutte queste cose insieme e anche molto altro. 

Qui co-esistono attività di ricerca, sperimentazione e progettazione sociale con la produzione e co-produzione di iniziative culturali e di intrattenimento, tra cui processi di residenza artistica, festival dedicati a design e arte, appuntamenti musicali e un programma pubblico annuale che apre lo spazio 365 giorni all’anno.
Base si pone come istituzione artistica plurale e inclusiva, che abilita e promuove condizioni di accesso, convivenza e collaborazione tra i soggetti della filiera culturale e creativa.

Info:
Farout Live Arts Festival
Dal 5 al 17 ottobre 2023
BASE – Via Bergognone 34, Milano
www.base.milano.it
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