Monuriki, isola di Cast Away

Monuriki, l’isola delle Fiji sulle cui spiagge fu girato il film Cast Away

Monuriki è un piccolo isolotto dell’arcipelago delle Fiji, nel cuore dell’Oceano Pacifico, a cavallo dall’equatore, tra Australia e Polinesia ed è una delle 322 isole, di cui solo 105 abitate, che lo compongono, ubicato ad oltre 17 mila chilometri dall’Italia e raggiungibile con 32 ore di volo.
Difficile quindi da raggiungere, anche perché non è facile trovare una catalogo che ne esalti la bellezza proponendolo come meta per le vacanze, che siano queste estive o invernali, non solo a causa della distanza da noi, ma anche per i prezzi, che non sono decisamente a buon mercato.
Eppure molti, anzi, moltissimi Monuriki lo conoscono benissimo, ne conoscono la montagna che lo sovrasta, ma soprattutto conoscono le sue bellissime spiagge dalla sabbia bianchissima e dal mare cristallino.

Tom Hanks, nelle vesti di Chuck Noland, in un’immagine del film Cast Away girato sull’isola di Monuriki, alle Fiji

E questo perché sulle sue spiagge e sulla sua montagna, tra le sue palme, è stato girato 20 anni fa un film che ha riscosso uno straordinario successo di pubblico e critica e che credo pochi non abbiamo visto: stiamo parlando di Cast Away, che ha visto la magistrale interpretazione di Tom Hanks per la regia di Robert Zemecki.
Il film venne girato tra il 1998 e il 2000 ma non consecutivamente, bensì in due periodi di tempo separati da diversi mesi. Hanks dovette ingrassare di circa 23 chili durante la pre-produzione per interpretare il ruolo di un uomo grassoccio e di mezza età dalla vita sedentaria.

Una delle tante spiagge di Monuriki

Poi si dovette attendere che Tom Hanks dimagrisse, perdendo tutti i chili presi per poter interpretare la parte del sopravvissuto. Le scene sull’isola di Monuriki furono quindi riprese nel gennaio del 2000, e l’intera pellicola fu conclusa il 7 maggio dello stesso anno.
Il film uscì nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti il 22 dicembre 2000, mentre arrivò in Italia l’anno successivo.
Cast Away racconta la storia di Chuck Noland, dirigente operativo della FedEx, nota e grande azienda di spedizione merci in tutto il mondo che per un’urgenza di lavoro lo manda in Malaysia, in pieno periodo natalizio.
Durante il viaggio però, l’aereo della FedEx su cui Nolan-Hanks viaggia precipita nel Pacifico: Chuck si salva, unico sopravvissuto, approdando su un’isola deserta, appunto Monuriki, dove riesce a sopravvivere bevendo acqua di cocco, mangiando granchi e imparando ad accendere il fuoco con mezzi di fortuna.

Il pallone da pallavolo chiamato Wilson, che per 4 anni fece compagnia a Nolan sull’isola di Monuriki

Tra i detriti dell’aereo caduto portati dal mare sull’isola c’è anche un pallone su cui, servendosi dell’impronta insanguinata della sua mano, Nolan disegna un volto che chiama “Wilson”, rendendolo il compagno con cui parlare e confidarsi per non impazzire.
Due curiosità sul film: nella scena della “scoperta del fuoco“, mentre danza intorno al focolare, Hanks canta la prima strofa del celebre brano dei The Doors, “Light My Fire” e ancora, uno dei tre palloni da pallavolo usati nel corso del film, “Wilson”, è stato venduto all’asta per oltre 18 mila dollari.

Ancora una delle splendide spiagge di Monuriki, alle isole Fiji

E ora torniamo a Monuriki, isola di origine vulcanica: 1,15 chilometri di lunghezza per 600 metri di larghezza, circondati a 360 gradi dalla barriera corallina e una straordinaria laguna, ampia e cristallina, perfetta per lo snorkeling.
L’isola di Monuriki fa parte del complesso di atolli ed isolotti relativi ad un arcipelago delle Isole Fiji di origine vulcanica, ovvero le isole Mamanuca, situate ad ovest dell’isola principale di Viti Levu.
L’isola, come detto, è disabitata, ma non è isolata, anzi, si trova a pochissime miglia nautiche da Monu, Yanuaya e Tokoriki (quest’ultima abitata), ed è quindi relativamente vicina alla civiltà, a circa 18 miglia nautiche dell’isola maggiore delle Figi.

In primo piano l’isolotto di Monuriki, attorno, altre isole dell’arcipelago delle Fiji

Grazie a al film, negli anni successivi Monuriki  è divenuta un’interessante meta turistica: è a tutt’oggi disabitata, protetta e ricca di un prezioso patrimonio floristico e faunistico.
Monuriki è infatti un piccolo paradiso tropicale che si può visitare con escursioni organizzate, in barca o in idrovolante. Sulla sua superficie non ci sono edifici né strutture ricettive perché l’obiettivo è quello di lasciarla incontaminata. L’isola è abitata solo dagli iguana ed è luogo dove fanno il nido le tartarughe.

Resort sull’sola di Matamanoa

Tuttavia, le isole Fiji ospitano numerosi splendidi resort dove soggiornare: uno di questi, molto suggestivo, chiamato come il film, Castaway resort, si trova su un’isoletta più a sud, Qalito, ribattezzata Castaway Island. L’isola dell’arcipelago delle Mamanuca che ospita un resort ed è più vicina a Monuriki è l’isola di Matamanoa, a circa un miglio più a sud.
Per raggiungere la “grotta” di Cast Away, è opportuno partire da Nadi, dove si trova l’aeroporto internazionale più grande di tutte le Fiji e da dove partono tutte le barche per i viaggi verso i resort e per le crociere giornaliere.

Un’altro degli splendidi resort alle isole Fiji, poco lontano da Monuriki

Ogni isola dell’arcipelago ha delle caratteristiche proprie che meritano una visita e per fare solo qualche esempio, c’è la piccola isola di Beachcomber, ricca di coralli e di tantissime specie diverse di pesci, tra cui anche numerosi squali che non rappresentano assolutamente un pericolo per l’uomo; e ancora, le isole di Matamanoa e di Malolo, che invece sono adatte a tutte le coppie che vogliono passare una vacanza romantica e tranquilla, lontani dallo stress quotidiano e per finire Malololailai, l’isola indicata alle famiglie che possono qui scegliere tra quattro lussuosi resort, con ristoranti, negozi e possibilità di fare numerose attività acquatiche come immersioni, pesca e surf.
Per concludere le isole Mamanuca, rappresentano l’occasione perfetta per trascorrere in compagnia un soggiorno unico e avventuroso: Wilson però, dovrete portarvelo da casa.