Villa Bosurgi a Isola Bella

Al termine di una prima trance di lavori di manutenzione straordinaria, Villa Bosurgi, a Isola Bella di Taormina, in provincia di Messina, con le sue porte segrete in pietra perfettamente mimetizzate nella roccia, i sentieri immersi nel verde di essenze arboree di pregio, le sedute sinuose sospese sull’azzurro del mare, le finestre stondate con vetri giallo cattedrale per filtrare l’oro della luce del sole, è stata riaperta al pubblico: ricordiamo che Villa Bosurgi è probabilmente uno dei primi esempi di bioarchitettura ante-litteram del secolo scorso.

Isola Bella, a sinisytra Gabriella Tigano, a destra Daniela Sparacino

I lavori di manutenzione straordinaria svolti in questi mesi a Isola Bella, per un totale di  quasi 340.000 euro, sono stati realizzati in autofinanziamento dal Parco Naxos Taormina che ne ha curato la progettazione e direzione dei lavori tramite la propria dirigente, architetto Daniela Sparacino.

Gabriella Tigano

Abbiamo avviato questi lavori durante la bassa stagione, anche approfittando delle limitazioni imposte dalla pandemia che precludevano i siti d’arte alle consuete visite – ha precisato Gabriella Tigano, direttrice del Parco Archeologico Naxos di Taorminagli interventi, resi indispensabili e non più procrastinabili per la natura stessa del monumento, circondato dal mare ed esposto ai danni di salsedine e mareggiate, non sono conclusi del tutto e riprenderanno in autunno. Ma intanto apriamo con nuovi percorsi inediti: nel programmare gli interventi, infatti, abbiamo dato infatti la precedenza al recupero di alcuni ambienti che, per ragioni di sicurezza, negli ultimi anni non erano stati accessibili ai visitatori.

Dal 3 luglio, oltre alle due sale con le spettacolari terrazze sul mare – una delle quali ospita il piccolo museo di Isola Bella, con i reperti provenienti dalle acque della baia e la mostra documentale sulla storia del sito – i visitatori potranno scoprire finalmente la piscina di Villa Bosurgi, che gli storici proprietari, attraverso un sistema di pompe idrauliche, riempivano di acqua salata. Recuperato alle visite anche un affascinante locale destinato al barbecue o a cucinare all’aperto: un ambiente circolare con finestre quasi “ricamate” nella roccia che sembrano quadri sulla baia. Ristrutturata anche la cosiddetta “piscina coperta”, un ampio spazio al pian terreno, con uno scenografico finestrone sul mare dove, come Parco Naxos Taormina, abbiamo in programma di ospitare eventi culturali per arricchire l’offerta di svago sia per i numerosi turisti attesi quest’anno in Sicilia che per i residenti”.
Info:
Il sito è visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 19, al costo di 4 euro per gli adulti e 2 per i ridotti.

Collegata alla terraferma da un sottile istmo di spiaggia – che affiora o viene sommerso dalle acque a seconda della marea – Isola Bella è da millenni un luogo incantato, una vera e propria icona, insieme al Teatro antico, del paesaggio di Taormina e della natura lussureggiante e generosa della Sicilia.
Sotto il profilo ambientale e paesaggistico rappresenta un unicum, un monumento naturale: l’asperità delle rocce calcaree, le camere con vista e i vari belvedere sono collegati da minuscole scale interne ed esterne, scavate nella roccia; volte e passaggi sono mimetizzati con la pietra locale. Flora e fauna sono protette.

La storia dell’Isola Bella inizia con Ferdinando I di Borbone che nel 1806 la donò al sindaco di Taormina, Pancrazio Ciprioti. Nel 1890 fu acquistata da Florence Trevelyan, filantropa e naturalista britannica che, trasferitasi a Taormina, vi introdusse le prime essenze esotiche. Successivamente l’Isolabella passò alla famiglia Lo Turco che a sua volta la cedette nel 1938 alla famiglia Bosurgi, noti imprenditori messinesi che, nel rispetto dei luoghi e della vegetazione, costruirono diverse unità abitative scavate e mimetizzate nella roccia.

Nel 1992 viene acquisita dalla Regione Siciliana ed entra nel demanio dell’Assessorato Beni Culturali, gestito dalla Soprintendenza di Messina. Nel 1998 viene istituita la Riserva Naturale al fine di tutelare la flora e la fauna della baia. Nel 2010, con l’istituzione del Parco Archeologico di Naxos, l’Isolabella entra nel nucleo di siti tutelati dal nuovo ente insieme con il Teatro Antico di Taormina, il Museo di Giardini Naxos e di Francavilla.

Maria Grazia Vanaria, mentre allestisce le vetrine del museo

Il Parco archeologico, oggi denominato di Naxos–Taormina è stato istituito nel 2007 e gode di autonomia scientifica, di ricerca e organizzativa, amministrativa e finanziaria. Dal 2013 il Parco ha la gestione di alcuni tra i più importanti siti monumentali e paesaggistici della provincia di Messina: il Museo e l’area archeologica di Naxos; il Teatro Antico e l’Odèon di Taormina; Villa Caronia (sede direzionale del Parco); il Museo naturalistico di Isolabella, le aree archeologiche di Francavilla e il M.A.FRA il nuovo museo archeologico della città, inaugurato nell’ottobre 2020. Dal 2019 sono gestiti dal Parco, Palazzo Ciampoli (Taormina), il Monastero e la Chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio Siculo) e si attesta all’Ente anche Castel Tauro. Dal giugno 2019 il Parco è diretto dall’archeologa Gabriella Tigano. Fra i grandi eventi gestiti dal Parco e che hanno visto protagonista il Teatro Antico di Taormina – secondo sito più visitato in Sicilia dopo la Valle dei Templi – figurano il G7 nel maggio 2017 e la visita del Dalai Lama nel settembre dello stesso anno. Nel corso del 2019 i siti del Parco Naxos Taormina hanno toccato per la prima volta lo storico record di 1.033.656 visitatori (esclusi gli oltre 150.000 spettatori degli eventi serali nel Teatro Antico di Taormina nel periodo tra giugno e settembre).
Info:
Tel. 0942 51.001 – 0942 628.738
Acquisto biglietti online qui, a cura di Aditus Culture, concessionario dei servizi aggiuntivi
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