Nel Camelieto del Castello di Miradolo

Con oltre 160 esemplari di camelie, tra le varietà più antiche e rare d’Italia, la Fondazione Cosso, ha organizzato un mese di iniziative – dal 5 al 26 marzo – per presentare il progetto di recupero, salvaguardia e riscoperta delle piante simbolo di eleganza e raffinatezza.
Tutto questo, al Castello di Miradolo,  situato all’imbocco della Val Chisone, a poco più di 40 chilometri da Torino, da dove si gode una meravigliosa vista sul Monviso. È costituito da una parte nobiliare e da una zona rustica, che tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento assumono una conformazione molto simile all’attuale.

Ed è nell’ambiente protetto del Parco del Castello che si trovano oltre 130 giovani esemplari di camelie, moltissime delle quali uniche in Italia, propagate da piante vetuste appartenenti a due tra le collezioni di camelie più antiche e pregevoli d’Italia, provenienti dal giardino dell’ex Albergo Eden di Verbania Pallanza e dal Parco di Villa Durazzo Pallavicini di Genova Pegli.

Alle 30 camelie ottocentesche introdotte dalla Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, ultima discendente della famiglia e proprietaria della dimora fino al 1950, si affiancano così le 130 nuove cultivar, recuperate e salvate dall’abbandono. La collezione di Miradolo offre fioriture a scalare con colorazioni dal bianco puro sino al rosso intenso, passando per le diverse sfumature di rosa.


Il progetto di piantamento diffuso ha preso il via nel 2019 con l’obiettivo di mantenere e far sopravvivere un ingente patrimonio botanico formato per il 50% da esemplari unici in Italia, oltre alle piante madri decisamente vetuste, in alcuni casi a rischio estinzione.

Nel 2020 è stato avviato lo studio e la caratterizzazione dei giovani esemplari introdotti nel Parco del Castello di Miradolo e di quelli già esistenti, da parte di un gruppo di esperti dell’Università degli Studi di Torino guidati da Valentina Scariot del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), con la collaborazione dell’agronomo Andrea Corneo, presidente della Società Italiana della Camelia.


Nel 2022 è stato attivato il piano di recupero, tutela e valorizzazione del Camelieto realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) e Società Italiana della Camelia di Verbania, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Luoghi della Cultura 2019.

E siamo ad oggi: quest’anno, per quasi tutto il mese di marzo, sono in programma appuntamenti didattici a tema, incontri e degustazioni di the, occasioni uniche di approfondimento e di promozione della cultura botanica e del paesaggio
Info:
Castello di Miradolo, via Cardonata 2
San Secondo di Pinerolo (TO)
www.fondazionecosso.com
Biglietti, la prenotazione è obbligatoria
Mostra – 15 euro intero, 12 euro ridotto – Parco – 6 euro intero