Chiusi in casa e ritrovarsi

L’epidemia di coronavirus continua e, a sentire gli esperti, potrebbe peggiorare ulteriormente: non essendoci al momento un vaccino, tra le misure messe in atto nel Paese, quella che sembra essere la più valida per contrastare questa situazione, l’espandersi dell’infezione, sembrerebbe essere soprattutto l’isolamento.
State in casa”.

Non raggruppatevi, mantenete almeno un metro di distanza tra ognuno di voi, uscite solo se strettamente necessario e camminate a distanza tra chi incontrate, non fate ressa nei negozi, nei supermercati, in farmacia”. E quest’altra direttiva sembra che i commercianti, tutti, l’abbiano presa in seria considerazione. In molte vetrine è posizionato un cartello in cui si legge: “quando entrate state almeno ad un metro uno dall’altro”, oppure “entrate uno alla volta”.
Ieri mattina sono passato davanti ad un panettiere che esponeva il cartello”entrate uno alla volta”: e in effetti dentro la panetteria vi era una sola persona, fuori però, sul marciapiede, in attesa di entrare, erano almeno una decina le persone, tutte ammassate una all’altra per non perdere la precedenza. Ho cambiato panetteria.

Torniamo così al “vaccino” contro il coronavirus “stare in casa”.
In un altro articolo vi ho segnalato alcuni film seguendo i quali, almeno con la mente, è possibile “viaggiare”.
Tuttavia in questo modo si possono trascorrere due o tre ore ma in casa, isolati, le ore passano lentamente e da quando ci si sveglia a quando si va a letto sono parecchie: ecco, bisogna allora trovare qualche altra cosa da fare, ma cosa.

Beh, tanto per cominciare, ci si potrebbe distrarre un po’ usando la cara, vecchia radio, sintonizzandola tuttavia su qualche rete che trasmette musica, per evitare di venire bombardati da notizie che portano ancora al coronavirus. O per i più tecnologici, sono moltissime le piattaforme in cui ascolatre la musica che più ci piace.

E un libro, perché non mettersi a leggere un libro. Volendo, per evitare di andare in libreria, si potrebbe scegliere un libro già letto, magari vecchio di qualche anno e che non ricordiamo.
Dovendo restare in casa per un bel po’, varrebbe la pena di scegliere un libro corposo, un libro che abbiamo in casa da tempo e proprio perché troppo corposo, non abbiamo mai letto, come “Guerra e Pace” o “Via col Vento”. O perchè no,  scaricarne dalle librerie online. Costano poco e ci permettono di avere una grande scelta o dalle bilbioteche comunali che in molti Comuni permettono il prestito online.

Un’amica, per far trascorrere le ore, si diverte a cucinare, ma non il solito piatto, anzi: da qualche giorno si sta sbizzarrendo in “alta” cucina, inventando primi o secondi difficili da preparare e per i quali è necessario anche “studiare”. Come? Andando a cercare ricette sulla “rete”, ce ne sono migliaia e per tutti i gusti.Potremmo, tra qualche settimana, ritrovarci tutti “chef”.

Internet: ecco un altro modo per trascorrere un po’ di tempo, usare l’web per andare alla scoperta non di come si muove il coronavirus, ma di un Paese che ci piacerebbe visitare per le prossime vacanze; oppure guardare un documentario su YouTube.
E visto che non possiamo uscire, sono moltissimi i video su YouTube che aiutano anche i “camminatori della domenica”  a muoversi un pò. Perchè stare sul divano è bello ma non possiamo non muoverci più.
Ma non solo, sempre grazie ad Internet, puoi giocare, seguire una lezione, leggere un articolo, cercare delle barzellette divertenti, scrivere un articolo, chattare con un amico.

Senza dimenticare il telefono, anche quello di casa, con la linea fissa: restare a casa non significa per forza essere isolati, sicuramente c’è qualcuno col quale si può parlare, ricordando momenti trascorsi insieme o programmando un prossimo incontro o una vacanza.

Perché poi, non impiegare il tempo pulendo casa o mettendo ordine nei propri documenti, tra le proprie fotografie, i filmati girati e in attesa di essere magari musicati o titolati, impegni questi che necessitano senz’altro il tempo che non abbiamo mai.

Potrebbe poi anche essere divertente, armati di carta e penna, scrivere una lista di cose da fare o da comprare in caso di vincita al superenalotto: cosa faresti con 1 milione di euro?
Ricordate il film “Non è mai troppo tardi”, con Jack Nicholson e Morgan Freeman, film che racconta la storia di un magnate d’industria e un umile meccanico che, malati terminali, si trovano a condividere la stessa stanza di ospedale, dove compilano una lista di cose da fare prima di morire?.
Ecco, anche se non dobbiamo morire, e non moriremo, potrebbe essere divertente compilare una lista di cose che non abbiamo mai fatto per un milione di motivi, ma che ci piacerebbe fare non appena si potrà uscire di casa.

E infine, usare questo lungo momento di tranquillità per meditare, contemplare il mondo e cercare di riscoprire noi stessi: chi sono, cosa voglio fare da grande, (ricerca che vale anche per quelli già “grandi”), dove voglio andare?