Banksy. Painting Walls
Chiudera’ il prossimo 5 novembre, alla Villa Reale di Monza, la straordinaria mostra “Banksy. Painting Walls”, grande evento aperto al pubblico lo scorso giugno, dedicato al nome più celebre della street art internazionale contemporanea, appunto Banksy.
Prodotto da Metamorfosi Eventi, in partnership con SM.Art e WeAreBeside, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, la mostra, allestita negli spazi dell’Orangerie e curata da Sabina de Gregori, presenta in Italia per la prima volta tre muri (porzioni di muro) originali dell’artista britannico, tre straordinari pezzi provenienti da collezioni private, dipinti da Banksy nel 2009, nel 2010 e nel 2018, realizzati a Londra, nel Devon e nel Galles.
Protagonisti di questi lavori sono tre adolescenti, rappresentanti di una nuova generazione che sembra essere da sempre la più sensibile alle tematiche intorno alle quali si muovono gli interessi dell’artista inglese, come la situazione climatica, le disuguaglianze sociali, i migranti, le guerre e i diritti dei popoli.
Season’s Greetings, apparso a Port Talbot, in Galles, nel dicembre 2018, è stato scelto come immagine della mostra: si tratta di un’ampia porzione di muro su cui Banksy ha dipinto un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo. Fiocchi che, però, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone della spazzatura in fiamme.
In mostra – oltre ad altri due muri mai esposti prima in Italia, “Heart Boy” e “Robot/Computer Boy” – sono presenti alcuni pezzi unici che arricchiscono ulteriormente il percorso espositivo, e nel complesso più di settanta opere originali.
Gli spettatori possono addentrarsi nell’immaginario artistico di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale e che anche negli attuali scenari di guerra è intervenuto con i suoi messaggi artistici, mostrando ancora una volta la sua capacità di stare in mezzo al presente.
La mostra intende accompagnare il visitatore lungo un percorso caratterizzato inizialmente da un allestimento “scarno” che vuole ricordare gli inizi della carriera di Banksy e la prossimità che poteva avere chiunque passasse davanti le sue opere per la strada.
Proseguendo si innescano i meccanismi di sacralizzazione che hanno trasformato i lavori di Banksy in veri e propri feticci: musealizzati, protetti, posti oltre un confine sempre più lontano dallo spettatore.
In occasione della festa di Halloween, martedì 31 ottobre e mercoledì 1º novembre apertura straordinaria dalle 10 alle 20, ma non solo: chi visiterà la mostra in costume entrerà con un biglietto di ingresso ridotto di 10 euro.
Info:
www.banksymonza.it
Ed ecco gli altri due muri in mostra, il primo dei quali è Heart Boy, un muro alto quasi due metri, dove si vede un ragazzino che rivolgendo lo sguardo profondamente turbato verso lo spettatore, avanza una richiesta universale di pace e amore: alle sue spalle, sullo stesso muro che occupa, con un pennello ancora sgocciolante tra le mani, ha disegnato un cuore rosa.
L’ultima opera, Robot/Computer Boy, realizzata in principio sulla parete esterna di un ristorante nel Devon, è un invito da parte di Banksy a riflettere sui temi della digitalizzazione e dei rapporti uomo-macchina; attraverso un’inquietante composizione speculare che porta alla disumanizzazione del soggetto, il muro ritrae un ragazzino travestito da robot intento a disegnare sulla parete dell’hotel un robot stilizzato.