Trento, città del Natale

Vin brulè, prelibatezze culinarie, aria impregnata di spezie: i profumi saranno gli stessi di ogni anno, dolci ed entusiasmanti come un ricordo d’infanzia, con la piacevolezza di un rito senza tempo: ma a rendere speciale Trento città del Natale ed il suo Mercatino – giunto alla 28esima edizione – saranno due speciali biciclette, collocate a Piazza Duomo.
Simboli più autentici di una manifestazione che vuole ricordare al mondo (e a ciascuno di noi) quanto sia profondo il legame tra i nostri comportamenti individuali e la possibilità di consumare energia in modo più pulito e consapevole.

Le due cyclette saranno attive, per tutta la durata del Mercatino (dal 19 novembre all’8 gennaio), in Piazza Duomo: ciascun visitatore potrà provarle (e fare l’immancabile selfie da condividere sui social), non un esercizio fisico fine a sé stesso, ma per una ragione ben più importante: ogni minuto di attività sui pedali infatti si trasforma in energia pulita e in un piccolo contributo a tenere accese le luci della festa: grazie a un collegamento diretto con un accumulatore le bici infatti produrranno energia con il movimento dei pedali.

Questa iniziativa, fortemente voluta dal Comune di Trento, punta a lanciare un messaggio di cruciale importanza, ancor più quest’anno, caratterizzato dall’esigenza di ripensare e ottimizzare i consumi energetici: la transizione ecologica richiede il contributo di tutti. Ciascuno di noi può e deve fare la sua partespiega Elisabetta Bozzarelli, assessore comunale al Turismo ma le due cyclette saranno una delle tante iniziative volute dall’amministrazione e dall’azienda per il turismo per confermare la forte vocazione alla sostenibilità del nostro Natale cittadino”.

L’appuntamento inaugurale è per sabato, 19 novembre, nella cornice di Piazza Duomo quando, a partire dalle 16, ad accogliere i primi visitatori sarà l’inconfondibile vis comica di Antonio Ornano  volto celebre di Zelig, memorabile interprete di tanti personaggi ormai di culto. Toccherà quindi al Sindaco Franco Ianeselli e alle autorità locali dare il via al momento più atteso: l’accensione del grande albero di Natale in Piazza Duomo.

La Fanfara degli Alpini, infine, aprirà simbolicamente la kermesse organizzata dall’Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, dal Comune di Trento, dal Consorzio Trento Iniziative, da Palazzo Roccabruna e dal Tavolo Tuttopace che si avvale della sponsorizzazione di due marchi consolidati: Cavit, Cantina Viticoltori del Trentino, e ITAS Mutua.

Da sempre il Mercatino suscita una grande attesa e un forte entusiasmo e l’edizione di quest’anno non farà eccezionespiega Matteo Agnolin, direttore dell’Azienda per il turismo Trento e Monte Bondoneancora una volta, Trento diventerà la vetrina di tutto il territorio trentino e le persone potranno esprimere pienamente la loro voglia di stare insieme e di condividere lunghi momenti di gioia”.

Dal momento in cui le luci si accenderanno sull’Albero di Piazza Duomo e lungo le vie del centro storico, Trento si trasformerà di nuovo ufficialmente nella Città del Natale. E gli occhi saranno tutti inevitabilmente su di loro, i bambini e la loro gioia, perché questa è prima di tutto la loro festa.

Ad attendere i più piccoli, anche quest’anno, oltre alla ruota panoramica è il Villaggio incantato allestito in piazza Dante: la creazione è realizzata con legno e materiale naturale e include otto casette a tema, tra le quali il punto informativo, la dimora di Babbo Natale, il suo laboratorio, l’ufficio postale, la sartoria, la stalla, la casa degli Elfi e la fabbrica dei giocattoli.

Un microcosmo magico, tutto da sbirciare dalle finestre accompagnati da una voce in sottofondo che ne descrive i dettagli, ma anche un mondo da scoprire con una vera e propria immersione nei fine settimana quando, prenotandosi, sarà possibile condurre i giovanissimi visitatori nel cuore delle casette per coglierne al meglio le ambientazioni e partecipare ai laboratori proposti. Ed è solo l’inizio…

La Città del Natale apre infatti le sue strade alla curiosità dei bambini grazie all’impiego di mezzi di trasporto senza tempo. E così, mentre l’affascinante carrozza a cavalli percorre le strade, sulle rotaie sfreccia l’attrazione più amata: il tradizionale Trenino elettrico.
Due fermate – la stessa Piazza Dante e la Chiesa di San Pietro – e tre vagoni, uno dei quali dotato di pedana per garantire l’accesso alle persone disabili: il trenino è di tutti, nessuno escluso.

Prossima sosta? Divertimento. Lo sanno i bambini che ammirano il presepe di Piazza Santa Maria Maggiore, un’opera in legno – materiale simbolo di tradizione e sostenibilità che caratterizza anche i giochi per i più piccoli situati a poca distanza – costruita dagli studenti del Liceo Artistico Alessandro Vittoria e dai loro colleghi del Centro di Formazione Professionale Enaip di Villazzano.

E lo sanno le loro famiglie che li guardano correre verso l’ampia pista (20 metri per 10) realizzata da Consorzio Trento Iniziative che sorge accanto al secondo grande albero di Natale cittadino, nel cuore di Piazza Dante. Il Monte Bondone è sbarcato in città: tutti sullo slittino, si scende e si risale. La felicità è tutta qui.
Attenzione: per essere coerenti con la filosofia del risparmio energetico, la soluzione proposta dalla pista di slittino non prevede fiocchi di neve artificiale o impianti di refrigerazione in funzione: il grande scivolo sarà rivestito con un tessuto che simula la neve. Un altro segnale della gestione responsabile delle risorse.

Al cuore dell’evento, anche quest’anno, ci sono ovviamente le casette e i loro espositori: settantacinque stand, divisi tra Piazza Fiera e Piazza Battisti, accoglieranno ogni giorno i visitatori in un trionfo di luci, colori e profumi, ed è qui che si compie l’intrigante viaggio sulle strade della tradizione e della creatività di una manifattura di pregio capace di rinnovarsi continuamente nell’espressione delle eccellenze dell’artigianato e della cucina regionale, dove i visitatori si perderanno piacevolmente tra ciondoli e pendenti decorati, addobbi, alberelli in legno, angeli e presepi in miniatura, articoli in pelle e abbigliamento, gioielli artigianali e sorprendenti prodotti di cosmesi naturale.

Gli stand offriranno specialità culinarie per tutti i gusti, con il menu che prevede infatti lucanica, salametto natalizio, speck, porchetta, lardo alle erbette, cotechini e zamponi; e poi i formaggi, come Trentingrana, Puzzone di Moena Dop, Vezzena del Trentino, Casolet e tanti altri ancora; senza dimenticare i dolci, come Strudel di mele, Strauben, Zelten, treccia mochena, panettoni, biscotti, praline di cioccolato e specialità a base di miele, propoli, polline e pappa reale. Per tacere di tutto il resto.

Il Natale, però, non è solo una festa per i più giovani, anche “i grandi” sapranno farsi travolgere dall’atmosfera e a forza di assaggi si faranno venire sete. E allora quale migliore occasione per concedersi un’appagante degustazione? L’appuntamento è all’Enoteca provinciale del Trentino, dal 22 novembre all’11 dicembre, per lasciarsi ammaliare dalle bollicine di montagna dell’elegante Trentodoc: frutto dell’impegno di 64 cantine e di una tradizione più che centenaria, questo prodotto è il riconosciuto testimone della qualità della vitivinicoltura trentina nel mondo.

Realizzate secondo le regole del metodo classico, ovvero la rifermentazione in bottiglia, le bollicine trentine devono il loro gusto tanto all’esperienza e alla conoscenza di produttori, viticoltori ed enologi quanto alle caratteristiche del territorio: è la montagna, infatti, a costituire con il suo clima la vera ricetta segreta e inimitabile del Trentodoc.

L’enologia è notoriamente una scienza, ma anche una forma d’arte, e proprio quest’ultima dimensione non poteva mancare nell’infinito elenco di proposte del Natale trentino. L’evento ha come protagonista la luce e la sua dimensione umana, intesa, spiegano gli autori, come la responsabilità di ciascun individuo di fare quello per cui è nato: risplendere.
A partire dal 19 novembre, ogni sabato pomeriggio dalle 17 alle 19, per le vie del centro andrà in scena Lhuman, originale celebrazione del solstizio d’inverno attraverso una luce nascosta, attesa, in divenire, capace di collocarsi negli occhi di chi sa scorgerla.

A narrarla, le evoluzioni di trampolieri luminosi e artisti di strada, ma anche l’impegno dei negozi coinvolti nel progetto che offriranno brevi racconti, testi di ispirazione e poesie. Muovendosi lungo le vie, i visitatori incontreranno gigantesche fate alate danzanti, mangiatori di fuoco, un corteo capitanato da una cometa luminosa e musica dal vivo.

Contemporaneamente 100 persone provenienti da ambiti e luoghi del Trentino, apparentemente lontani tra loro, coloreranno altrettante tele abbozzate dall’artista Matteo Boato che, una volta unite tra loro, formeranno un’unica creazione di due metri per due che sarà esposta a partire dall’8 dicembre: una vera e propria opera d’arte collaborativa che intende aggregare la visione e gli intenti di più persone verso un unico obiettivo: rendere la città di Trento ancora più bella, luminosa, inclusiva e consapevole.
Il progetto Lhuman, che si avvale della direzione artistica di Federica Giulia Marchi, coinvolge l’associazione culturale “Il Vagabondo”, i trampolieri di “Lux Arcana” e tante altre realtà artistiche che nascono nei luoghi più diversi.

Arte chiama cultura e Trento risponde presente, nel segno dell’originalità. I visitatori potranno sperimentare l’insolita esperienza dei Balconi in Musica, due serate di dialogo virtuale tra i prestigiosi palazzi Thun e Geremia, autentiche gemme del centro storico: l’appuntamento è per le serate del 16 e 17 dicembre per apprezzare le note caratteristiche di ottoni e cornamuse.

A spiccare, poi, saranno anche i percorsi virtuali proposti dalla città a cominciare dalla visita guidata alla Cappella Vantini: il programma prevede itinerari immersivi di 5 minuti che offriranno al pubblico un’esperienza insolita e divertente. Basterà accedere a una delle quattro postazioni presenti all’ingresso dell’edificio in via delle Orne e indossare il visore per seguire il Conte Matteo Thun in un percorso attraverso il suo palazzo, Torre Civica, Torre della Tromba e Torre Vanga. Un modo originale per rendere disponibili al pubblico questi luoghi spesso inaccessibili. La voce narrante è disponibile in italiano e in inglese.

Da segnalare, inoltre, l’inedita caccia al tesoro: basterà armarsi di telefono, scaricare Telegram e cercare il bot @Nett1, un utente virtuale programmato per accompagnare i partecipanti in questa curiosa esperienza. Sarà lui a indicare i luoghi da raggiungere, a raccontare storie e a proporre, soprattutto, indovinelli da risolvere.

Realizzata da hiSTORIC, un’organizzazione informale che crea e gestisce cacce al tesoro pensate per valorizzare il territorio e il suo patrimonio, l’iniziativa è adatta a partecipanti di tutte le età, famiglie, coppie, gruppi di amici o turisti. La durata del gioco può essere impostata in base al desiderio degli utenti da un tempo minimo di 30 minuti a un massimo di due ore.

Le attività per bambini, dal treno elettrico alle discese in slittino, non sono l’unico tratto distintivo delle proposte natalizie de Le Albere: musica, divertimento e nuovi sport da provare in una cornice architettonica esclusiva saranno infatti di casa nell’innovativo quartiere progettato da Renzo Piano. Qui sorgerà una pista di ghiaccio di 200 metri quadrati realizzata nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e utilizzabile ogni giorno dalle 14 fino alle 21. Nel corso della manifestazione è prevista la partecipazione di ospiti d’eccezione come i campioni del curling e del pattinaggio Trentino.

Le attività natalizie sono anche l’occasione per accendere i riflettori su questa autentica gemma urbanistica frutto di un progetto di riqualificazione dell’area dell’ex stabilimento Michelin: situato a ridosso del centro storico, il quartiere, caratterizzato da un connubio unico di corsi d’acqua e aree verdi, è presidiato idealmente dal magnifico Palazzo delle Albere, edificato nel XVI secolo e oggi sede di mostre ed eventi organizzati dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea e dal Museo delle Scienze. Impossibile, dopo le evoluzioni sui pattini, non cogliere l’occasione per una visita.