Salsomaggiore e i Cavalieri del sale

Un luogo affascinante, dove il tempo sembra essersi fermato, un po’ appartato, non lontano da Salsomaggiore, sulle colline che si affacciano nella Valle dello Stirone, a metà strada tra Parma e Piacenza: siamo a Scipione dove sorge uno dei 3 castelli del sale nel territorio di Salsomaggiore Terme, fortezze costruite nel corso dell’XI secolo per proteggere il “l’oro bianco” del territorio, il sale.

Una risorsa preziosa che diede vita a una vera e propria industria all’epoca dei Marchesi Pallavicino, risorsa ancora oggi di valore, ma protagonista di un’altra industria, quella del benessere e del turismo termale: salso infatti prova a scommettere sul rilancio del territorio partendo dall’iconico complesso delle Terme Berzieri.

Il Gruppo CDP ha infatti investito oltre 40 milioni di euro per l’acquisto e la ristrutturazione delle Terme Berzieri, in partnership con il gruppo QC Terme, per rispondere alle nuove sfide del turismo, sempre più orientato a un approccio olistico al benessere e interessato a conoscere la storia e la cultura del luogo che lo ospita.

Una domanda crescente che incrocia quella legata al fenomeno dell’holiday working, cioè la scelta di mete alternative alla propria abitazione per il lavoro da remoto.
I cosiddetti nomadi digitali: secondo una recente ricerca del Politecnico di Milano il 17% degli italiani ha dichiarato di aver lavorato in una località di vacanza nei sei mesi centrali del 2022.

Un’operazione che inoltre riporterà ai fasti del passato uno dei più significativi esempi di architettura Liberty in Italia, quello delle Terme Berzieri, di cui ricorre il centenario dell’inaugurazione avvenuta il 23 maggio 1923.

Palazzo dei Congressi

Un rilancio accompagnato dalla mostra “Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme”: l’esposizione, curata da Valerio Terraroli e Maurizia Bonatti Bacchini, presenta 120 pezzi, divisi tra Palazzo Tommasini e l’ex Grand Hotel de Thermae (oggi Palazzo dei Congressi) che raccontano il genio artistico di Chini attraverso grandi dipinti, disegni preparatori, oggetti ceramici. Una selezione di opere anche inedite, in dialogo con gli apparati decorativi e i soggetti dell’iconografia termale.

I Castelli di Scipione, Contignaco e Tabiano dei Marchesi Pallavicino incantano i visitatori con il loro fascino millenario ed esoterico offrendo un viaggio avvincente nella storia medievale dell’Emilia Romagna.

Castello di Scipione

Il Castello di Scipione è il più antico della provincia di Parma (1025): è stato costruito come fortezza militare dal potente sistema difensivo dei Pallavicino nel XI secolo, sotto la guida di Adalberto, importante condottiero per proteggere i pozzi del sale. Un castello labirinto dove all’esterno si possono  scorgere ancora i tipici merli ghibellini a coda di rondine.

Uno degli ambienti più suggestivi è il “Salotto del Diavolo“, situato all’interno dell’antico mastio che prende il nome da un affresco raffigurante un satiro presente proprio su una delle pareti. Le pareti del salotto completamente decorate con scene allegoriche di origine cinquecentesca e paesaggi settecenteschi donano un fascino esoterico unico all’intero complesso.

Oggi il castello è di proprietà del Conte Von Holstein figlio della marchesa Maria Luisa Pallavicino: grazie a lui sono state ristrutturate e aperte al pubblico alcune nuove sale dell’ala nord dove sono stati trovati bellissimi soffitti quattrocenteschi.

Castello di Contignaco

Il Castello di Contignaco, costruito all’inizio dell’XI secolo da Adalberto Pallavicino, è un’eccellenza nel cuore dell’Emilia Romagna: situato in un altopiano collinare è caratterizzato da un paesaggio bucolico suggestivo.

Nel corso dei secoli, il castello fu conquistato dagli Aldighieri di Parma nel 1315, che miravano a controllare le saline e sfruttare l’acqua delle Terme di Salsomaggiore per la produzione di sale. Gli Aldighieri vantano una presunta discendenza dal celebre poeta Dante Alighieri.

La leggenda narra che proprio il sommo poeta soggiornò in questo maestoso maniero durante gli anni dell’esilio, lasciando un’impronta indelebile nella storia del castello. Il castello si presta a tutta quelle attività come degustazioni di vini o cene romantiche ed è una tappa ideale per chi, dopo una lunga giornata di cure termale vuole rifugiarsi in un luogo dal panorama mozzafiato.

Castello di Tabiano

Il Castello di Tabiano, eretto anch’esso dai Marchesi Pallavicino, fu costruito per controllare la via Emilia, la via Francigena e le preziose risorse del sale di Salsomaggiore e Tabiano.
Nei primi quattro secoli della sua vita, il Castello di Tabiano fu teatro di conflitti tra Guelfi e Ghibellini, scontri tra il Papato e l’Impero, assedi e tradimenti.

Oggi, splendidamente restaurato, offre un’esperienza indimenticabile in cui gli ospiti possono immergersi in un’atmosfera di glorioso passato.: l’Antico Borgo alle pendici del Castello è stato infatti trasformato in un Relais de Charme, un luogo incantevole immerso nella tranquillità e nella bellezza della natura.