Dalla cucina israeliana tre ricette per dare il benvenuto all’autunno

Sabich, hummus e insalata agrodolce di bulgur sono tre ricette della cucina israeliana perfette per dare il benvenuto all’autunno. La cucina israeliana di oggi, estremamente gustosa e innovativa, è il risultato della contaminazione tra i piatti della tradizione ebraica, provenienti da tutto il mondo, con quelli tipici dell’area del Vicino Oriente.

Cucina israeliana @goisrael

Lo street food israeliano è un’esperienza culinaria da non perdere, specialmente visitando città e mercati. Con l’arrivo dell’autunno, alcune ricette di cibo di strada, idealmente associabili a zone diverse, sono perfette per vivere questo periodo dell’anno all’aperto con un party in giardino, un pic-nic, una gita o, perché no, un’uscita in bici.

Pensando a questo tipo di piatti, semplici, ma pieni di sapore, non si può non fare riferimento allo chef Eyal Shani, che attraverso il suo approccio creativo e attento alla qualità delle materie prime ha portato lo street food israeliano nei menu di rinomati ristoranti e all’attenzione di tutto il mondo. Il suo percorso di ricerca segna un importante traguardo con l’apertura nel 1989 del primo ristorante e tra i piatti manifesto va ricordato il famoso cavolfiore arrostito intero, così buono da cambiare per sempre la percezione di questo vegetale.
Amante della sperimentazione, ha dato vita a ricette innovative senza snaturare le origini e la realizzazione tradizionale dei piatti: un esempio perfetto è quello del celeberrimo sabich, il saporito panino israeliano, realizzato con la pita.

Sabich @goisrael

Il sabich è un piatto che può essere definito israeliano al 100%, accomunabile ai più conosciuti falafel, allo shawarma o al kebab: cibo di strada, ma anche patrimonio culinario di ogni famiglia che difende la propria speciale versione.
Tra gli immancabili e ideali sia per la tavola di tutti i giorni sia per una serata all’aperto, non si può tralasciare l’hummus. La realizzazione più complessa prevede l’ammollo e la lessatura dei ceci, ma lo si può preparare con ceci già cotti. È buonissimo sia nella versione semplice sia aromatizzato con aglio e prezzemolo o coriandolo, che lo rendono più intrigante e squisitamente completo.
La chiave della sua bontà? La qualità dell’olio EVO e la ricchezza burrosa della tahina.

Sabich
Questo tipo di ricetta, nel suo aver unito influenze, ingredienti ed epoche diversi, ha uno spirito cosmopolita che può essere assimilabile a quello di una città come Tel Aviv, meraviglioso e unico laboratorio a cielo aperto sul futuro. Luogo ideale in cui provarlo? Uno dei locali sull’immenso lungomare, magari con un coinvolgente sottofondo musicale chillout israeliano (la scena musicale contemporanea di Tel Aviv è super interessante) e vista sul tramonto!
Ingredienti per 4 persone:
• Pane: 4 pita o altro tipo di pane;
• Olio vegetale;
• 2 patate lessate di media grandezza tagliate a fette;
• 4 uova sode, sbucciate e tagliate a fette;
• 1 melanzana grande, tagliata a fette sottili;
• Una piccola ciotola di insalata israeliana: cetrioli, pomodoro, prezzemolo, sale e limone tagliati a cubetti molto piccoli:
• 4 cucchiai colmi di Tahina;
• Amba: salsa portata in Israele dalle comunità ebraiche irachene a base di mango, aceto, sale, peperoncino, curcuma.
• Sale e pepe a piacere.
Preparazione
Salare le fette di melanzane e lasciar riposare per 15 minuti. Rimuovere l’acqua in eccesso premendole con tovaglioli di carta. Scaldare l’olio: quando sarà ben caldo, friggere le fette di melanzane per circa 1-3 minuti per lato. Se si preferisce non friggerle, spennellarle con olio EVO e cuocerle in forno a 180 gradi per 5-7 minuti. Dopo aver preparato l’insalata israeliana, spalmare la tahina sul pane e farcire la pita con tutti gli ingredienti: melanzane, insalata, uova sode, con l’aggiunta della salsa Amba a piacere.

Hummus @goisrael

Hummus
Tipico della cucina mediorientale, l’hummus può essere considerato un cibo caratteristico della tradizione e come tale, perfettamente rappresentativo dei sapori di Gerusalemme, città dalla fondazione antichissima, con un patrimonio storico-culturale unico al mondo e che racchiude in sé tesori di inestimabile valore per tutta l’umanità. Luogo ideale in cui assaporarlo? Un ristorante con dehors vicino al nuovo e straordinario King David Tower Museum, magari, prima di godersi lo show di luci Night Spectacular. Altri luoghi con una storia affascinante in cui gustare un hummus superlativi sono Acri e Nazareth (entrambe in Galilea), sempre più nota anche per sua scena eno-gastronomica in vivace fermento.
Ingredienti per 4 persone:
• 500 g di ceci lessati e scolati;
• 1 limone (succo);
• 5 cucchiai di olio extravergine di oliva (più quello per la guarnizione);
• 1 spicchio di aglio;
• 1 cucchiaino di sale;
• 6 cucchiai di tahina;
• 1 ciuffo di coriandolo o prezzemolo;
• 1/2 cucchiaino di paprika (più quella per la guarnizione).
Preparazione
Dopo aver scolato i ceci e dosato la tahina e la paprika, mettere da parte 100 grammi di ceci. Frullare i 400 grammi rimanenti con il succo di limone, l’olio, lo spicchio di aglio pelato e privato dell’anima, il sale, la tahina, il coriandolo e la paprika: il composto finale deve risultare semidenso, liscio e senza grumi. Trasferito in una ciotola, va conservato in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Prima di servirlo, guarnire con i ceci tenuti da parte, qualche foglia coriandolo, un pizzico di paprika e un filo di olio.

Insalata di Bulgur con melograno:
Questo piatto vegetariano a base di grano spezzato, tipico del Medio Oriente, è ideale, nella sua variante israeliana, in ogni momento dell’anno. Con la sua complessità di note agrodolci e speziate, può essere un ottimo esempio di come la compresenza di numerose influenze renda la cucina israeliana un vero e proprio scrigno di profumi, sapori e saperi. Le etnie che sono confluite in Israele sono oltre 140 e il suo scenario culturale, di cui l’eno-gastronomia fa parte, è l’affascinante risultato di questa unione e del vastissimo scambio di tradizioni, retaggi e segreti di famiglia. Un consiglio pratico: va preparato in anticipo per permettere a tutti gli ingredienti di amalgamarsi al meglio. Un consiglio per farsi stupire in viaggio: provarlo in luoghi diversi per sperimentare come ogni volta sia buonissimo, anche se un po’ diverso.
Si può iniziare dalla verde Galilea, noleggiando un’auto e puntare verso sud toccando Tel Aviv, Gerusalemme, con meta finale Eilat, sul Mar Rosso. Tappa consigliata lungo il percorso prima di arrivare: un’azienda vinicola a ridosso del deserto del Negev.
Ingredienti per 4 persone:
• 250 g di bulgur integrale precotto;
• 400 g di pomodori maturi;
• 80 g di noci sgusciate;
• 30 g di menta fresca;
• 1 mazzetto di prezzemolo;
• 1 cipolla rossa di Tropea;
• 4 cucchiai di salsa di melograno;
• 4 cucchiai di chicchi di melograno;
• 1 cucchiaio di coriandolo in polvere;
• 1 cucchiaio di cumino in polvere;
• il succo di un limone;
• q.b. olio extravergine d’oliva;
• q.b. sale e pepe.
Preparazione
Versare il bulgur all’interno di una capiente ciotola, coprirlo con abbondante acqua fredda e lasciarlo in ammollo per circa un’ora. Scolare accuratamente e strizzare con un canovaccio per eliminare i residui di acqua. Preparare all’interno di una ciotola un condimento a base olio extravergine d’oliva, il succo di un limone, la salsa di melograno, le spezie in polvere, il sale e il pepe. Unire il bulgur e mescolare con cura, riporre in frigorifero e far riposare per circa 3 ore. Trasferire successivamente il bulgur condito all’interno di una pirofila e cuocere per circa 20 minuti in forno preriscaldato a 140°. Al termine, condire con le noci, la menta e il prezzemolo tritati, i pomodorini a cubetti, i chicchi di melograno e la cipolla rossa sminuzzata.

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