Coronavirus: parto o non parto?

Parto o non parto?
E’ questa la domanda che molti turisti si stanno facendo in questi giorni scanditi dai numeri dei casi di contagio da Coronavirus e una risposta esatta non c’è.
Ma in un momento in cui viaggiare è un vero caos ci sono alcune regole che è bene rispettare.

1. Il Paese di destinazione
Ogni viaggiatore, prima della partenza, deve verificare se il Paese di destinazione ha posto restrizioni per i viaggiatori italiani. Dove? Su Viaggiaresicuri.it, il sito dell’unità di crisi della Farnesina. E’ qui infatti che vengono inseriti costantemente tutti gli aggiornamenti sui Paesi che chiudono o limitano gli ingressi agli italiani ed è per questo che non vi facciamo noi un’elenco: tra qualche ora non sarebbe già più aggiornato. La fruizione di questo portale è poi davvero molto semplice: per sapere tutto della vostra meta non dovrete fare altro che cliccare sulla bandiera di riferimento.
Inoltre è opportuno, sempre, registrarsi su Dovesiamonelmondo.it sul portale della Farnesina ogni qual volta fate un viaggio così che si sappia sempre dove siete ed in caso di eventi imprevisti vi si possa contattare.

2. Informati
Prima di partire raccogli quante più informazioni possibili sul Paese di destinazione, verifica la presenza di un Ambasciata Italiana in loco ed inserisci nella rubrica del tuo telefono cellulare i numeri di contatto in caso di emergenza.

3. Non metterti in viaggio se non stai bene
In linea di principio non si dovrebbe mai viaggiare se si è ammalati, ma molto spesso questa regola viene ignorata piuttosto che rinunciare al tanto atteso viaggio. In questo momento storico, però, vi sconsigliamo davvero di partire se siete malati perchè il rischio è che veniate messi in quarantena. Ormai quasi tutti gli aeroporti del mondo si sono attrezzati con thermo scanner per la misurazione della temperatura dei passeggeri in arrivo e alcune compagnie aree hanno richiesto al proprio personale a bordo di isolare eventuali passeggeri “sospetti”. E in questi giorni di psicosi da contagio sappiamo bene che due colpi di tosse in più fanno già destare le antenne di chi ci circonda.

4. Organizzati per eventuali inconvenienti
Ovunque tu debba andare nel mondo, il rischio che le condizioni di accettazione di turisti italiani nel tuo Paese di destinazione possa cambiarenel giro di poche ore è reale e per questo la possibilità che il tuo viaggio venga interrotto. Per questo prepara il tuo bagaglio prendendo in considerazione che il “soggiorno” possa essere più lungo, porta con te medicinali e materiale per lavorare a distanza. Se resti bloccato in un Paese straniero, è opportuno comprare una SIM telefonica locale e avere denaro contante.

5. Fai l’assicurazione
In generale, quando si viaggia, fare una buona assicurazione è sempre una norma utile da seguire, soprattutto quando si tratta di viaggi lunghi e costosi. In questo periodo, più che mai, è opportuno stipulare una polizza che possa mitigare eventuali disagi in cui potreste incorrere in queste settimane.
Per i viaggi all’interno dell’Unione Europea, inoltre, è sempre necessario avere con se la propria tessera sanitaria poichè nei Paesi UE vale la copertura sanitaria comunitaria mentre per tutti gli altri paesi è necessaria, oltre all’assicurazione per il viaggio, un’assicurazione adeguata.

E se decidi di non partire?
Se avete deciso di non partire dopo aver prenotato il viaggio potete provare ad ottenere un rimborso, almeno in parte della cifra spesa.
In linea generale se decidete volontariamente di rinunciare ad un volo difficilamente potrete ottenere un rimborso contrariamente a quanto accadrebbe se il volo fosse stato cancellato dalla compagnia aerea. In ogni caso è bene verificare con la compagnia stessa.
Se invece volete chiedere il rimborso per un biglietto ferroviario, sia Italo che Trenitalia consentono rimborsi a condiozioni precise. E per questo vi consigliamo di verificare sui rispettivi siti ufficiali.
Se il vostro viaggio è stato organizzato da un tour operator e la destinazione è irraggiungibile per “circostanze inevitabili e straordinarie” normalmente avete diritto al rimborso totale di quanto versato.