I colori delle spiagge Polinesiane

L’oceano Pacifico riflette le sfumature del cielo, i tesori sottomarini de Le Isole di Tahiti, la Polinesia Francese, sono incredibilmente variopinti, l’entroterra è verdeggiante e ricco di fiori colorati, che si ritrovano anche tra i capelli dei polinesiani o in profumatissime corone e collane: inoltre, parei, perle, abiti tradizionali, frutta fresca e vivaci cocktail punteggiano gli splendidi paesaggi, arricchendoli con ulteriori tonalità.

Ma anche la sabbia vuole la sua parte: sulle Isole di Tahiti, perfino le spiagge, uniche al mondo, rispecchiano questa varietà con diverse colorazioni che difficilmente si possono trovare in altri luoghi: dalla sabbia nera di Nuku Hiva, la maggiore delle isole Marchesi, alle dolci sfumature rosate di Rangiroa, a quelle bianche come fossero ricoperte di borotalco.

Perchè su queste straordinarie isole, quelle bianche non mancano, spiagge dalla sabbia finissima e tra queste, tutte straordinarie, una delle più popolari è sicuramente quella di Vaiava, sull’Isola di Tahiti, nell’arcipelago delle isole della Società, che annovera anche ottimi punti di immersione per gli appassionati di snorkeling: si tratta sicuramente della spiaggia più frequentata della costa occidentale dell’isola, specialmente durante il fine settimana.

È ideale per i bambini piccoli perché la spiaggia è di fine sabbia bianca, non ci sono onde e l’acqua è poco profonda, ed oltre ad essere attrezzata con servizi igienici e docce, l’area vanta anche tavoli da picnic a disposizione di tutti, ma il richiamo forse più straordinario sono senza dubbio i tramonti sul profilo di Moorea all’orizzonte, splendidi, unici.


Un’altra spiaggia da non perdere è quella di Joe Dassin, a Taha’a, una lingua di terra sul bordo di una folta foresta tropicale: è raggiungibile solamente in barca: una perla nascosta per un’intima avventura.

Taha’a, nelle isole Sottovento, ha spiagge altrettanto splendide e uniche: se si è disposti a fare una piacevole passeggiata, si può raggiungere la Joe Dassin Beach, sul lato sud-ovest dell’isola, a 15 – 20 minuti a piedi lungo la costa a nord di Pati.

Questa spiaggia, un tempo di proprietà, che prende il nome da un famoso cantante francese classico, una sorta di Bing Crosby di Francia, è ora libera. Basta chiedere indicazioni ad un abitante di Pati, farsi mostrare il sentiero attraverso il quale arrivarci, prepararsi un pranzo al sacco e, una volta arrivati, perdersi in questo straordinario paradiso.

Inoltre oltre al cestino per il pic nic, non bisogna assolutamente dimenticare l’attrezzatura per lo snorkeling: quello che è possibile vedere nelle trasparenti acque sulla quale si affaccia la spiaggia, è straordinario.

La Polinesia, come detto, presenta anche spiagge di sabbia rosa e tra queste una delle più belle è certamente quella di Tikehau, atollo appartenente all’arcipelago delle Isole Tuamotu, chiamata proprio l’Isola dalla sabbia rosa: un luogo magnifico per immergersi nelle profondità marine e nuotare accanto a mante, barracuda e tartarughe marine.

Altrettanto imperdibile è la spiaggia rosa di Rangiroa, nell’arcipelago della Tuamotu, un anello di spiagge infinite, formato da sabbia e ricoperto di palme da cocco, alberi del pane e macchie odorose, che racchiude una laguna incantata, azzurra e tranquilla.

Le onde si infrangono lontane, sulla barriera corallina esterna e dall’interno della laguna un giardino sottomarino con oltre 400 specie di pesci e molluschi.
Rangiroa significa “Cielo senza fine”: qui infatti, il mare si fonde all’orizzonte con il cielo, nascondendo l’estremità dell’atollo e dando così la sensazione di essere sospesi in aria. La sera si potranno poi ascoltare gli abitanti di quest’atollo dell’arcipelago cantare le leggende della storia e della vita di queste isole.

Cielo senza fine” è spiaggia raggiungibile solamente in barca, ed è la meta perfetta per un’emozionante escursione, in cui ammirare le bellezze della laguna, la cui sabbia sfuma lentamente verso i toni rosati

E poi le spiagge di sabbia nera, una perla di queste straordinarie isole e la più famosa è indubbiamente quella di Nuku Hiva, nelle isole Marchesi, chiamata anche l’isola misteriosa per il suo fascino enigmatico: un’immensa spiaggia di sabbia nerissima, che si allunga a perdita d’occhio: è anche la destinazione perfetta per tuffarsi fra diavoli di mare, squali e delfini.

Nuku Hiva è riconoscibile dai suoi picchi vulcanici vertiginosi e stupendi versanti che accompagnano il blu profondo dell’oceano.
Quest’isola, come l’arcipelago in generale, non rappresenta una delle principali destinazioni per le immersioni, ma la sua offerta rimane ugualmente interessante grazie all’isolamento geografico che ha permesso alla biodiversità di svilupparsi: nell’oceano aperto si incontrano mante, squali di varie specie, tonni, delfini e pesci spada. Una ricca storia archeologica e culturale completa il profilo dell’isola insieme allo straordinario spirito di accoglienza locale.

Restando alle spiagge “nere”, di rara bellezza anche la Plage de Taharuu, a Tahiti: un litorale molto tranquillo, in cui stendersi sulla splendida sabbia vulcanica, per una spiaggia che ha molto da offrire sia per chi vuole godersi una giornata sotto al sole, sia per i surfisti alla ricerca dell’onda perfetta.

Taharuu è situata sulla costa meridionale dell’isola: qui, le palme ombrose crescono dalla sabbia nera come il carbone e un’onda di mare è quasi sempre grande: e proprio per questo che i surfisti principianti vengono in questo posto, poiché è più conveniente allenarsi.

E chiudiamo questa nostra breve carrellata con la spiaggia di Teahupo’o, sicuramente la più adatta ai surfisti professionisti, perché è qui che si può trovareuna delle onde più complesse della Polinesia, che solo gli atleti esperti possono “cavalcare”: Teahupo’o si trova poco distante dall’aeroporto internazionale di Tahiti, quindi è meglio arrivarci con un taxi o un’auto a noleggio.

Ricordiamo a chi ci legge, che la Polinesia Francese è composta da un gruppo di cinque arcipelaghi, per la precisione si tratta delle Isole della Società (Isole del Vento e Isole Sottovento), Isole Australi, Isole Marchesi, Isole Gambier e Isole Tuamotu per un totale di 118 isole, di cui 67 abitate.