Sulle orme di Montalbano

Iòl commissario Montalbano, Luca Zingarelli, a sinistra, con lo scrittore Andrea Camilleri

Sulle orme di Montalbano: potremmo chiamare così il nostro tour nella Sicilia sud orientale, in quella che è la provincia di Ragusa, alla ricerca della inesistente città di Vigàta, come della spiaggia di Marinella e della stessa provincia di Montelusa.
Inesistenti abbiamo detto, visto che le location dove si svolgono le vicende di Salvo Montalbano, interpretato magnificamente da Luca Zingaretti, sono nate dalla fantasia dell’autore dei racconti, lo scrittore siciliano scomparso solo da alcuni mesi, Andrea Camilleri.

Panorama, dal mare, di Porto Empedocle

Ma gli amanti dei tanti episodi del commissario e dei suoi collaboratori, per risalire ad altri luoghi che compaiono nella fiction, ad iniziare ad esempio dal commissariato dove ha sede l’ufficio di Montalbano, avranno bisogno non solo di un’auto per spostarsi lungo i litorali della meravigliosa isola, ma anche di una guida.
Prima di tutto partiamo da Vigàta, in realtà si tratta della città di Porto Empedocle, tanto è vero che sino al 2009, all’ingresso della cittadina faceva bella mostra di se il cartello “Porto Empedocle Vigàta”.
Ma non tutto si svolge a Porto Empedocle: il commissariato, ad esempio, è il municipio di Scicli e l’ufficio di Montalbano è quello del sindaco.

Lungomare di Marinella, a Punta Secca

E poi Marinella, dove si trova la splendida abitazione del commissario, affacciata su una spiaggia dorata e un mare cristallino. In realtà la palazzina a due piani, con la terrazza sul mare, si trova a Punta Secca di Santa Croce Camerina: l’abitazione è un bed & breakfast ed è ricercatissima dai turisti, soprattutto quelli stranieri, anche di quelli che non conoscono la storia del commissario.
Quando Montalbano passeggia lungo il mare, per riflettere o fare compagnia alla sua Livia, sta in realtà non passeggiando a Vigàta, ma sempre a Punta Secca.

Livia e Salvo, interpretati da Sonia Bergamasco e Luca Zingaretti

A proposito della compagna di Montalbano: tre sono le attrici che si sono alternate nella parte di Livia: la prima è stata l’austriaca Katharina Bohm, che abbandonata la serie, è stata prima sostituita da Lina Perned e poi, nelle successive puntate, da Sonia Bergamasco.
Ma torniamo al nostro tour, che potrebbe iniziare proprio da Porto Empedocle, la Vigàta di Camilleri.
Passeggiare per questo piacevole borgo equivarrà quasi a sfogliare alcuni libri della letteratura italiana e il modo migliore per esplorare questo angolo di Sicilia, sulla strada che porta verso Trapani, potrebbe essere quello di percorrere la Strada degli Scrittori, sulle tracce prima di tutto di Andrea Camilleri e poi di Pirandello, Sciascia, Tomasi di Lampedusa, senza dimenticare che prima di lasciare questo luogo, non si può fare a meno di compiere una visita alla Scala dei Turchi.

Scendendo verso sud, ecco “Marinella” con la villetta di Montalbano: siamo come detto a Punta Secca di Santa Croce Camerina e se vi ci trovate in estate, perché non fare un bagno.
E non si può lasciare “Marinella” senza fotografare la villetta di Salvo: entrarvi sarà un po’ più complicato, dipende da chi l’ha in affitto. Quando, nel corso del mio tour, ho bussato alla porta, mi ha aperto un turista tedesco che infastidito – ero forse la decina persona in poco più di mezz’ora che chiedeva di visitare l’abitazione – mi ha invitato bruscamente a lasciar perdere.

Pochi chilometri ed eccoci al commissariato di Vigàta. Per trovarlo ci siamo dovuti spostare a Scicli, al palazzo del municipio: cinque o sei scalini, davanti ai quali, nella fiction, Salvo Montalbano parcheggia sempre la sua “Fiat Tipo” grigia degli anni ’90.
Impossibile ovviamente visitare il suo ufficio o quello del suo vice, Domenico Mimì Augello, interpretato da Cesare Bocci: in municipio sono gli uffici del sindaco e del suo segretario.

Scicli

Ma a Scicli, per qualche momento si può anche dimenticare le vicende del poliziotto televisivo più famoso: passeggiare tra i palazzi, le sue case, le sue chiese barocche e le antiche stradine, è qualche cosa di straordinario. Una camminata per le vie di Scicli è come fare un salto nel passato: la cittadina è la tipica espressione del barocco siciliano, elegante, raffinata.
Scicli, nel 2002, proprio grazie al suo Barocco siciliano, è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO (WHL).
Non solo, imperdibili sono anche gli insediamenti tardo-bizantini dell’area archeologica di Chiafura.

E già che si è in zona, altra tappa Patrimonio dell’Unesco, con oltre cinquanta chiese e i numerosi palazzi, ecco Ragusa e il piccolo borgo di Ibla con un panorama mozzafiato sulla vallata circostante, con le casupole e stradine sulle quali regna il maestoso Duomo di San Giorgio, espressione del barocco ibleo. Un solo consiglio: qualunque momento è buono per una visita, ma visto di sera, con la cupola illuminata, il Duomo e il borgo sono uno spettacolo straordinario.
Non solo. La Chiesa di Santa Maria delle Scale, sempre a Ragusa, fa da sfondo a uno scippo nell’episodio Il gatto e il cardellino, e scorci del Giardino Ibleo si trovano in La luna di carta. Inoltre, il Circolo di Conversazione di Ibla è stato il set delle scene dell’episodio L’odore della notte e la trattoria La Rusticana è quella che nella fiction si chiama Da Calogero.

Il castello di Donnafugata

Siamo tornati a Vigàta, per una puntata al suo carcere, presente spesso nelle puntate dei racconti di Camilleri: in realtà siamo a Noto, altra splendida città barocca, anche questa assolutamente da visitare. Tra l’altro a Noto vi una gelateria, il Caffè Sicilia, dove gli amanti del gelato assicurano che vi si fa il migliore d’Italia.
Infine, a chiusura del nostro tour non  poteva mancare Donnafugata e il suo castello dove, più che al commissario, il maniero è legato all’attore: è qui che Luca Zingaretti, nel giugno del 2012, ha sposato l’attrice Luisa Ranieri.

Nella foto di Gianni Giacchi, un momento della realizzazione di un episodio del Commissario Montalbano